
“Un’esperienza unica, straordinaria, indimenticabile”. Queste le parole che il presidente del Consiglio comunale di Fasana, Timotej Pejin, ha usato per descrivere l’esperimento amministrativo scaturito dalla scissione delle frazioni sud-occidentali dal territorio di Dignano. “Uno scorporo che nel 2001 ha portato alla nascita del Comune di Fasana, che da allora non ha fatto che crescere, trasformandosi in un centro turistico rinomato e vitale e in uno dei Comuni croati con il più alto tasso di crescita”, ha continuato il presidente, che insieme al sindaco di Fasana, Radomir Korać, ai consiglieri comunali, ai cittadini e ai tanti, anzi tantissimi ospiti presenti, ieri sera ha festeggiato il 22.esimo anniversario della fondazione del Comune di Fasana. La grande festa, tenutasi negli spazi del Centro multimediale, è stata per il presidente dell’organo collegiale un’ottima occasione per sottolineare come la decisione di lasciare Dignano per costituire un nuovo Comune sia stata non soltanto azzeccata, ma anche pienamente giustifica dagli eccellenti risultati ottenuti da tutte le amministrazioni che si sono avvicendate negli anni. Augurata una buona Giornata del Comune a tutti i residenti e salutati gli ospiti presenti – tra i quali l’assessore all’Agricoltura della Regione istriana, Ezio Pinzan, la vicesindaco di Pola, Ivona Močenić, il sindaco della Città di Delnice, Katarina Mihelčić, il primo cittadino di Kumrovec, Robert Šplajt, il comandante della Comunità dei Vigili del fuoco della Repubblica di Croazia, Slavko Tucaković, il parroco di Fasana Ilija Jakovljević, la direttrice della Pro loco locale, Melita Peroković – Pejin ha dichiarato ufficialmente aperta la seduta solenne del Consiglio comunale. La parola è andata al sindaco Radomir Korać, che ha approfittato dell’occasione per tracciare un sunto di questi primi 22 anni. A tale proposito ha rilevato che fin dal primo giorno il Comune e tutte le amministrazioni alla sua guida hanno avuto un unico obiettivo: migliorare la qualità della vita di tutti i residenti. “Penso che l’obiettivo sia stato raggiunto”, ha commentato il sindaco, che ha posto poi l’attenzione su alcuni progetti realizzati in quest’ultimo anno. Tra questi Korać ha citato l’ultimazione e l’inaugurazione del primo Eco centro del Fasanese, il potenziamento dell’illuminazione pubblica, la posa di nuove tubature della rete di smaltimento delle acque reflue e altro. Il sindaco ha inoltre ricordato che la sua amministrazione si è data molto da fare anche sul piano dell’ottenimento della documentazione necessaria per potere dare il via a nuovi progetti. Primo fra tutti il Centro sportivo e d’aggregazione sociale di Valbandon, per il quale è stato di recente rilasciato il permesso di costruzione. Il primo cittadino ha poi parlato di asili e scuola. Per quanto riguarda i primi, Korać non ha potuto che lodare l’operato delle due scuole materne del territorio. Per quanto riguarda, invece, l’elementare il sindaco ha evidenziato che, grazie alle insistenze del Comune, di recente sono stati rilasciati i permessi edili per l’ampliamento della stessa, che il primo cittadino ha tenuto a ricordare essere di responsabilità della Regione, a cui è stato chiesto di intervenire e avviare i lavori quanto prima.
La seduta è quindi proseguita con la tradizionale consegna degli attestati di riconoscenza e ringraziamento che, quest’anno, sono spettati (post mortem) all’imprenditore e industriale italiano fondatore del villaggio turistico Bi-Village, Giuseppe Biasuzzi, per l’enorme contributo dato allo sviluppo del turismo fasanese e alla responsabile di lunga data delle politiche sociali del Comune, Nataša Novak. Altri due riconoscimenti sono stati consegnati al parroco di Fasana, Ilija Jakovljević, che quest’anno festeggia vent’anni di sacerdozio e all’ex direttrice dell’asilo “Sunce”, Ljiljana Brajković, per l’immenso contributo dato all’educazione e alla formazione di generazioni e generazioni di piccoli fasanesi. Gli ultimi tre attestati di ringraziamento per l’eccellente lavoro svolto e per la collaborazione con l’amministrazione comunale sono andati ai Consigli delle minoranza nazionali italiana, serba e bosgnacca del Fasanese. A nome del Consiglio della minoranza nazionale italiana il riconoscimento è stato ritirato dal presidente della locale Comunità degli Italiani, Luciano Paris.
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