Il bike-sharing nel Dignanese

Prossimamente saranno disponibili 30 bici elettriche da prelevare o consegnare in cinque postazioni

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Il bike-sharing nel Dignanese
Ante Gustin, Saša Moharić, Edi Pastrovicchio e Diriana Delcaro Hrelja. Foto: CARLA ROTTA

Sutra. Ovvero, domani. In effetti, nel caso, SUTRA sta per Suistanable Transport in Adriatic Coastal Areas and Hinterland, progetto che fa parte del Programma di cooperazione transfrontaliera INTERREG V-A Italia-Croazia e ha quale obiettivo primario promuovere la mobilità sostenibile nelle città costiere dell’Adriatico orientate al turismo creando nuove soluzioni di trasporto multimodale, le quali contribuiranno al miglioramento della qualità della vita di residenti e non-residenti e incrementeranno l’attrattiva turistica dell’area. Si guarda al futuro, insomma e quindi, pur non trovando nella traduzione una giustificazione da acronimo, comunque non si sbaglia a dire “domani”.

Dignano ecologica. Ci si muoverà (chi lo vorrà, naturalmente) in sella alle bici elettriche; 30 per la precisione, distribuite in cinque postazioni sul territorio (Dignano, Gallesano e Peroi). Il progetto (di prossima conclusione) è stato illustrato ieri in sede di conferenza stampa. Presenti all’incontro il sindaco, Edi Pastrovicchio, la vicesindaco in quota CNI, Diriana Delcaro Hrelja, il responsabile dell’Ufficio cittadino per l’Economia e la Tutela dell’ambiente, Saša Moharić e Ante Gustin, della Nextbike.

Un nuovo modello di mobilità
“Siamo partner progettuali assieme ad altri 9 soggetti: le Città di Caorle, Chioggia, Pescara, Ravenna, l’organizzazione “UTI Riviera Bassa Friulana”, l’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia, le Città di Spalato e Parenzo e la Regione di Spalato e della Dalmazia – ha specificato il sindaco di Dignano, Edi Pastrovicchio –. Una società ecologica sostenibile è una delle priorità dell’Unione europea e in questo senso le politiche europee sono chiare: si è cominciato a voltare pagina con la pubblicazione del Piano verde dell’Ue e si è proseguito con le strategie e le leggi scaturite da detto Piano, il tutto per addivenire alla transizione verde dell’Ue e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il progetto vuole aprire a un nuovo modello di movimento, tenendo conto da una parte della necessità di sviluppo, dall’altra della tutela dell’ambiente.”
Saša Moharić, responsabile dell’Ufficio cittadino per l’Economia e la Tutela dell’ambiente, ha trattato il progetto più da vicino. “SUTRA ha un budget di 2.897.000 euro, la Città di Dignano ‘partecipa’ con 309.500, di cui l’85 p.c. a capitale perduto derivante dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale. Il progetto era decollato nel 2019, però i due anni pandemici ne hanno rallentato la realizzazione, per cui i 30 mesi d’implementazione sono diventati 50. Quello che vogliamo raggiungere con SUTRA è, come detto, un nuovo modello di mobilità, con soluzioni multimodali. L’applicazione mobile consentirà l’uso della bici e fornirà la mappa del Dignanese, per cui si potranno creare percorsi personali. le attività pilota hanno un costo di 231.020,63 euro, IVA inclusa”.
Il Dignanese, quindi, si appresta a inaugurare la stagione turistica (ma, naturalmente, le bici sono a uso e consumo anche della popolazione locale) con le 30 bici di cui si è detto, e 5 postazioni di ricarica (che poi sono quelle di prelievo e consegna del mezzo), a Dignano, Gallesano e Peroi.

Geolocalizzazione immediata
Ante Gustin, della Nextbike, ha illustrato le caratteristiche tecniche delle bici elettriche e le condizioni d’uso; incluso un abbonamento annuale. Ha specificato che il sistema implementato a Dignano sarà collegato a quello di 400 città nel mondo (36 in Croazia), nelle quali con una registrazione si può usufruire di una e-mountainbike (Pola, lo ricordiamo, ha le city-bike). Le bici sono dotate di gps, per cui sono geolocalizzate in ogni attimo; hanno cinque livelli d’assistenza. Per l’utilizzo, attraverso l’applicazione si ottiene un PIN con il quale ci si registra nel sistema, scannerizza il numero della bici, che poi è utilizzabile. L’affitto è alla mezz’ora, ma con un abbonamento si può usufruire di un numero infinito di mezz’ore. Specifichiamo: a trattenere la bici per un’ora, la prima mezz’ora sarà inclusa nell’abbonamento, la restante a pagamento, a meno che non si… restituisca la bici e non ci si registri di nuovo. La mezz’ora d’uso dovrebbe costare 1,33 euro. La velocità del mezzo è stata calibrata a 25 km/h, ma volendo (cioè pedalando), si può andare oltre. Ancora, un batteria full charge basta a percorrere 100 km, ma ogniqualvolta il mezzo viene restituito nelle apposite gabbie della postazione, si ricarica. Il modello di bici è praticamente universale, con sellino adattabile all’altezza della persona. Che per utilizzare il mezzo deve essere maggiorenne e dare alcune coordinate richieste all’atto dell’accesso all’applicazione (coordinate bancarie o altro per il pagamento). Su un account si possono usare 4 bici (mettiamo, per qualche gita familiare). A quando le prime pedalate? Tra due-tre settimane: serve ultimare ancora qualche operazione e poi si partirà. E tra sei mesi, dopo un’analisi, si vedrà il classico chi-come-dove e si potrà pensare all’ampliamento, a una diversa disposizione, a un potenziamento dei singoli punti.

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