Igor Orlić: «Responsabilità, trasparenza e apertura»

Intervista al candidato sindaco di Dignano della DDI

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Igor Orlić: «Responsabilità, trasparenza e apertura»
Foto: MANUEL PALJU

Trent’anni di incontrastato dominio. Poi, nel 2021, il flop alle urne e la prima esperienza in assoluto tra i banchi dell’opposizione. Ora, la Dieta Democratica Istriana punta a riconquistare Dignano. E spera di riuscirci grazie al candidato sindaco Igor Orlić. Candidato al quale abbiamo chiesto di parlarci del suo programma, della sua visione della città del futuro e del team che ha voluto accanto a sé.

Che cosa l’ha spinta ad accettare questa candidatura?
Innanzitutto il desiderio di recuperare il rapporto di fiducia tra cittadini e pubblica amministrazione. Ma anche l’urgenza di avviare un processo di grande cambiamento. Il sindaco ha il dovere e l’obbligo di stare tra la gente e di mantenere la parola data. Non può nascondersi dietro la porta del proprio ufficio. Ho deciso di candidarmi con l’obiettivo di cambiare lo stato attuale delle cose e proporre ai cittadini un’amministrazione locale capace, completa, responsabile, aperta e vicina a tutti. Insieme al mio team e al mio vice Enea Codacci daremo nuovo slancio a Dignano.

Di recente ha presentato alla stampa i punti chiave del suo programma elettorale. In quell’occasione ha dichiarato di ambire a qualcosa di nuovo per il Dignanese. Cosa intendeva nello specifico?
A una cultura politica sana basata sulla responsabilità, la trasparenza, l’apertura e il lavoro serio. Ma anche a una nuova energia, a nuovi progetti concreti e a un’amministrazione cittadina sempre disponibile e disposta all’ascolto. Provengo dal mondo dell’imprenditoria, dove non ci sono rinvii e le chiacchiere sono bandite. Contano soltanto i risultati. E questo è ciò che porterò alla Città. Le persone sono stanche delle promesse, vogliono soluzioni concrete, risposte tempestive e parità di trattamento. È giunto il momento che Dignano diventi la città delle opportunità e non più delle occasioni mancate.

Quali sono le altre linee guida del suo programma?
Il nostro è un programma realistico, fattibile, scevro di vuote promesse, nato da un approfondito confronto con i cittadini. Comprende progetti e investimenti nelle infrastrutture, nello sport. Puntiamo inoltre alla costruzione di strutture residenziali, senza dimenticare l’agricoltura, il turismo e il sociale, tutti settori che avranno di certo il nostro appoggio e supporto. Rivolgeremo le nostre attenzioni anche agli anziani, alla lotta all’abusivismo edilizio, al recupero e allo sviluppo equilibrato di ogni nostra singola località. Gestire poi le risorse destinate ai nostri progetti in modo oculato, sfruttando al massimo le opportunità offerte dai fondi dell’Unione europea e dai finanziamenti di altre fonti esterne. Dunque, ridurremo gli sprechi, cercando di spendere le risorse previste nei nostri futuri bilanci laddove sia strettamente indispensabile e necessario.

Come da Lei anticipato, l’abusivismo edilizio è una vera e propria piaga che tiene in ostaggio il territorio. Come pensa di intervenire?
È vero, l’abusivismo edilizio è il cancro del Dignanese. Negli ultimi quattro anni sono stati compiuti passi avanti contro questa diffusa pratica di illegalità. Non è sufficiente, però. Chi segue e rispetta le Leggi e le regole pretende lo stesso da parte di chi per anni le ha infrante, senza ostacoli, creando il caos sul territorio (soprattutto a Peroi e Barbariga). In qualità di sindaco combatterò l’abusivismo, ma anche l’altrettanto diffusa pratica del bivacco libero.

Ci presenta la sua lista per le elezioni?
È composta da persone di indubbia integrità e onestà. Abbiamo alcuni volti nuovi, tanti giovani, ma anche persone che già hanno dato il loro contributo allo sviluppo del Dignanese. Abbiamo insegnanti, imprenditori, agricoltori… tutti determinati a dare il via al cambiamento e a lavorare sodo in seno al Consiglio cittadino. Non promettiamo miracoli, ma promettiamo di lavorare giorno dopo giorno con responsabilità, con il cuore e con la testa.

Quattro anni fa la DDI ha perso il potere a Dignano. Oggi, ritiene che i tempi siano maturi per un ritorno sullo scranno più alto di Palazzo municipale?
Quattro anni fa i cittadini hanno espresso chiaramente il loro pensiero. Lo abbiamo recepito. Siamo cambiati e la DDI è oggi qualcosa di diverso. È un partito più aperto e molto più responsabile. Detto questo rispondo “sì”, la Dieta Democratica può tornare al potere. Ovviamente, la decisione finale spetta agli elettori.

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