
La Giornata mondiale contro il cancro, che ricorre il 4 febbraio, nel triennio 2025-2027 verrà celebrata con lo slogan “United by unique” (“Uniti dall’unicità”) per sottolineare la centralità di ogni paziente come individuo con la propria storia e la propria patologia, necessariamente diversa da tutte le altre. Alle celebrazioni si unisce l’Istituto di salute pubblica della Regione istriana, con la dottoressa Danijela Lazarić Zec a diffondere tra i pazienti la consapevolezza della necessità della prevenzione anti tumorale, che sia primaria, secondaria o terziaria, indistintamente. “Ogni esperienza col cancro è sempre personale – si legge nella nota dell’epidemiologa – ma uniti si costruisce un mondo in cui siamo capaci di guardare oltre il referto medico, per vedere il paziente”. Solo con la crescente attenzione alla prevenzione che permette di evitare quattro casi su dieci, è possibile ridurre l’insorgenza e contenere la mortalità delle malattie oncologiche.
In Istria 1.258 diganosi all’anno
Il cancro è la seconda causa di decesso nel mondo, in Croazia e in Istria, seconda solo alle malattie del sistema cardiocircolatorio. Ogni anno in Istria si registrano in media nuove 1.258 diagnosi di tumore, 655 tra uomini e 603 tra donne, e ogni anno ne muoiono 704 pazienti, circa 406 uomini e 298 donne. Nell’età matura (40-74 anni), il cancro è la prima causa di morte in Regione. Il primato dei tumori “killer” varia secondo il sesso. Per gli uomini primeggiano il carcinoma polmonare-bronchiale, il cancro del colon e del retto, della prostata, della vescica urinaria e del fegato. Per le donne la graduatoria è diversa per ovvi motivi: il cancro al seno è al primo posto, seguono colon e retto, bronchi e polmone, Hodgkin e altri linfomi, utero e tiroide. L’Organizzazione mondiale della salute considera prevenibile tra il 30 e il 50 per cento dei tumori. Per esempio, è assodato che il fumo e l’alcol sono all’origine del 27 per cento dei carcinomi. Si ritiene che fino al 10 per cento delle neoplasie siano in qualche modo dovute a mutazioni genetiche, mentre la parte restane delle formazioni maligne è dovuta alla convergenza di fattori di rischio distinti ma concomitanti.
Le buone norme di vita
Il vademecum della prevenzione consapevole consigliato dalla dottoressa Danijela Lazarić-Zec individua cinque buone norme di vita. In primo luogo, movimento e nutrimento. Chi non fa ginnastica, almeno cammini, e in quanto ad alimentazione, vanno evitate farine e zuccheri raffinati, e consumati piuttosto cereali integrali, carni bianche, pesce, frutta e verdura. Da eliminare assolutamente bevande zuccherate, carni rosse, salami, sale e alimenti industriali elaborati e trasformati. Chi abbia bisogno di consiglio vada a cercarlo presso i consultori alimentari dell’Istituto di salute pubblica in via Nazor a Pola e nei suoi ambulatori dislocati di Pinguente, Albona, Pisino, Buie, Cittanova, Parenzo, Rovigno e Canfanaro. Gli orari di apertura si trovano sul sito Internet dell’ente di profilassi e la pagina Facebook del Consultorio, ma è possibile prenotare un appuntamento e richiedere un consiglio anche per telefono (052-529-022 e 099 380 4545) per tramite posta elettronica ([email protected]).
Le dipendenze fattore di rischio
Le dipendenze sono sempre un fattore di rischio e vanno curate ma è quasi impossibile farcela da soli. Per questo l’Istituto di salute pubblica offre aiuto con gruppi di sostegno e sessioni di supporto individuali sulla via della disintossicazione da sigarette, alcol e droghe. Basta cercare aiuto al Consultorio per la salute mentale chiamando lo 052-217-501 oppure inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Terzo, come profilassi del cancro alla cervice uterina si consiglia il vaccino contro il papilloma virus (HPV) in gioventù e visita ginecologica con pap-test ed ecografia vaginale ogni due. Contro i tumori del fegato, si consiglia il vaccino contro l’epatite virale B (HBV). I target di copertura vaccinale sono del 90 per cento delle ragazze (HPV) e del 95 per cento dei neonati (HBV). Per richiedere il vaccino basta contattare il medico di base. Quarto, si consiglia di aderire ai programmi di screening nazionale: colon e retto per uomini e donne tra i 50 e i 74 anni, seno per le donne tra i 50 e i 69 (se non prima). Per richiedere l’appuntamento basta chiamare il numero verde di prevenzione tumorale 0800 202 000 dalle 12 alle 15 nei giorni feriali oppure inviare un mail all’indirizzo [email protected]. Quinto e ultimo visitare il medico al primo segnale d’allarme correlabile a un tumore in via di formazione: nodi e gonfiori sottocutanei, tosse persistente, mancanza di fiato, difficoltà a deglutire o a defecare (costipazione, diarrea e sangue nelle feci), sanguinamento vaginale, urinario o gastrointestinale, perdita di peso e spossatezza, dolori, macchie cutanee irregolari, inappetenza, lesioni delle mucose, nausea e sudori notturni.
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