I trasporti individuali sono irrazionali

Il direttore della Pula Parking, Branislav Bojanić, sull’annosa questione dei posteggi specialmente in centro

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I trasporti individuali sono irrazionali
Il parcheggio in Carolina. Foto: DARIA DEGHENGHI

Parcheggi, l’altra faccia della viabilità. La seconda delle due sessioni antimeridiane della Conferenza sulla mobilità sostenibile di ieri ha avuto per argomento l’insufficienza di posteggi in centro città, l’aumento dei prezzi e le prospettive per il futuro.
Nel ruolo di relatore il direttore dell’azienda municipale Pula Parking, Branislav Bojanić. A suo avviso siamo ancora vittime di una concezione del posteggio databile agli anni Ottanta, quando ogni abitante della città si aspettava di diritto almeno tre posti garantiti e possibilmente gratuiti a testa, o meglio per automobile: uno subito sotto casa, uno davanti al posto di lavoro in qualunque luogo si trovi, e uno infine per il posto preferito del tempo libero, che si tratti di un locale, di una palestra o di una località balneare indistintamente.
Ma una politica come questa non è più possibile perseguire per un dato di fatto molto semplice: quarant’anni fa il numero delle automobili non era paragonabile a quello odierno. Oggi in città abbiamo un veicolo a motore pro capite e quindi, in totale, qualcosa come 60mila vetture sempre presenti, senza contare tutte quelle migliaia di automobili che si riversano in città in giugno, luglio e agosto: i mesi di punta della stagione turistica.
Ma c’è di peggio. Le nostre automobili sono in movimento un’ora e mezza o due ore al giorno (secondo la media mondiale) per cui a Pola viaggiano anche meno. Il resto del tempo occupano spazi pubblici o privati sempre più risicati.
La conclusione è ovvia: i trasporti individuali sono irrazionali dal punto di vista finaziario, urbanistico, ambientale, energetico e sociale. Queste sono le brutte notizie, e le buone? Non ve ne sono di buone. Secondo Bojanić il problema del parcheggio in città non avrà mai una soluzione definitiva, ma solo soluzioni provvisorie.
E tra le soluzioni provvisorie, il direttore ne ha elencate alcune che si stanno prendendo in considerazione più o meno seriamente a cicli: la nave-parcheggio o autosilo galleggiante, i parcheggi rotanti, gli autosili tradizionali… L’autosilo classico a Pola rischia di lavorare soltanto durante la stagione turistica e di restare a corto di clienti fuori stagione. L’autosilo galleggiante nel porto è stato più volte scartato, ma non si capisce bene il motivo, mentre quella dei parcheggi a piattaforma rotante sono l’ultima delle proposte in auge che devono appena decollare.
Il dialogo è aperto. Resta da vedere quali soluzioni prevarranno.

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