I liceali di Montebelluna alla CI

Nell’ambito dello scambio culturale con la Scuola media superiore italiana «Leonardo da Vinci» di Buie gli allievi della «Primo Levi» hanno fatto visita a Pola. Dopo una relazione sul passato e il presidente del sodalizio di via Carrara i ragazzi hanno partecipato anche a un quiz prima di conoscere la città

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I liceali di Montebelluna alla CI
La relazione di Alessandro Lakoseljac. Foto: FREDY POROPAT

Nell’ambito dello scambio culturale tra scolaresche, ieri mattina gli allievi del Liceo scientifico “Primo Levi” di Montebelluna (Veneto), che in questi giorni stanno partecipando appunto allo scambio con la SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie, assieme a quest’ultimi hanno fatto tappa a Pola, iniziando dalla Comunità degli Italiani di Pola prima di visitare il centro storico e ovviamente l’Arena. La comitiva di entrambe le scuole, quella veneta formata da 23 alunni dalla I alla IV classe del “Primo Levi” e altrettanti delle classi III e IV della “Leonardo da Vinci”, è stata accolta da Alessandro Lakoseljac, membro della Giunta esecutiva e bibliotecario del sodalizio polese. Presente anche la presidente dell’Assemblea CI Debora Radolović. Alessandro Lakoseljac che in un’abbondante mezz’ora si è soffermato in primo luogo sulla storia (toccando immancabilmente il passato della nostra città) della Comunità polese: dalle sue origini alla fondazione, sino ai giorni nostri. Gli allievi hanno quindi appreso che il Circolo Italiano di Cultura è stato fondato nel Dopoguerra, ossia nel 1946 avendo sede in via Zara, per poi ‘traslocare’ in quella attuale, che fu inaugurata il primo gennaio del 1949 e portava il nome di Antonio Gramsci, filosofo, politico e comunista italiano. Si è parlato anche di Porta Ercole, la più antica a Pola e ora vanto pure del Circolo simboleggiando la sua entrata come pure dello spazio che era abbandonato sino all’Impero astroungarico quand’è sorta una birreria frequentata solamente da austriaci, poi un ricreatorio per ragazzi negli anni ‘20, sino a divenire sede fissa della Comunità degli Italiani di Pola che è stata rinnovata nel 1999 grazie ai mezzi finanziari stanziati dalla ‘madre patria”.

La CI oggi
Al giorno d’oggi il Circolo è un centro culturale che salvaguardia la cultura e l’identità italiana e che promuove la convivenza; un centro di attività progettuali degli istituti scolastici italiani polesi (asilo, scuola elementare e media), che offre agli oltre 7mila soci numerose attività. Tanto che nell’ambito opera la Società artistico – culturale “Lino Mariani” con le sue diverse sezioni musicali, diversi gruppi artistici (coro, ceramica e mosaico), offre l’istruzione musicale ai più giovani grazie al Centro di musica classica “Luigi Dallapiccola”, corsi di lingua italiana promossi dalla Società “Dante Alighieri”…; in più costantemente vengono organizzati spettacoli, conferenze, serate culturali, concerti e via dicendo.

Un quiz in forma digitale
A fine della relazione, e dopo aver visto un video sulla CI i ragazzi hanno avuto modo prendere parte ad un quiz, manco a dirlo in forma digitale, mostrando il loro sapere su quanto sentito durante la relazione. Il direttore scolastico del Liceo scientifico “Primo Levi” Ezio Toffano e la referente dello scambio e vicepreside dell’istituto veneto Rossella Zanni si sono detti molto soddisfatti del fatto di essere per la prima volta a Pola, e di avere svolto finalmente uno scambio culturale tra il Veneto e la nostra regione, grazie anche all’aggiornamento professionale e al seminario per lo scambio di esperienze per docenti “Le due rive”, che l’anno scorso si è svolto a Buie, dov’è nata l’idea del gemellaggio. In seguito alla visita a Pola la comitiva in giornata ha fatto visita a Sanvincenti e a Duecastelli, mentre oggi prima di ripartire per il Veneto si fermerà a Momiano e Visignano. Una lodevole iniziativa quindi, volta ad avvicinare ulteriormente e rafforzare i legami tra il Veneto e l’Istria appunto grazie a questo tipo di scambi culturali ed esperienze formative, dovute in primo luogo al coinvolgimento e all’entusiasmo dei rispettivi docenti.

Alessando Lakoseljac, Debora Radolović, Ezio Toffano e Rossella Zanni con i doni ricevuti.
Foto: FREDY POROPAT

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