“L’abbattimento degli oltre venti bagolari dei Giardini è soltanto il triste prologo di quanto ci aspetta. La domanda che dobbiamo porci non è più se, ma quando saranno abbattute altre piante. Oggi, domani, dopodomani?”. A chiederselo e a chiederlo è Petar Ćurić, ex consigliere dell’HDZ e ora leader della nuova iniziativa civica “Protiv sječe” (Stop al taglio) voluta dai cittadini come segno di protesta contro il taglio incontrollato delle maestose piante dei Giardini. “Verso la fine del 2019 – continua Ćurić – gli esperti dissero che ciascuno degli 86 bagolari aveva qualche problema e che 32 piante erano infestate dai funghi”. A questo punto Ćurić si chiede per quale motivo sono state abbattute “soltanto” 24 piante e non 32. “Qualcuno mente”, ha quindi commentato il leader dell’iniziativa civica, più che convinto che il destino di tutti i bagolari dei Giardini sia ormai segnato. “Li abbatteranno tutti. È solo questione di tempo”. Così Ćurić, che non ha potuto fare a meno di notare che nessuno parla delle altre piante secolari di Pola, come i bagolari di via della Stazione, che più o meno versano nelle stesse condizioni delle 24 piante dei Giardini cadute sotto i colpi delle motoseghe dell’amministrazione Zoričić.
Detto questo, l’ex consigliere non ha potuto esimersi dal chiedere al sindaco il motivo per il quale anche i bagolari di via della Stazione non rappresentino un pericolo per i cittadini.
“Secondo me perché la verità è che si stia tentando di nascondere qualcosa ai polesi, piazzando informazioni incomplete se non addirittura false”, ha detto Ćurić, che a nome dell’iniziativa civica chiede il censimento del verde urbano, ma anche la campionatura e la categorizzazione di tutti gli alberi di Pola. Per maggiori informazioni sull’iniziativa civica e le sue attività, i cittadini possono visitare la pagina www.facebook.com/protivsjece.