Gallesano, il regno delle cioche

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Gallesano, il regno delle cioche

Polenta e lumache, il dubbio è tutt’altro che amletico: c’è chi le adora e chi invece le odia. I primi a Ferragosto corrono a Gallesano a farsene una bella scorpacciata alla “Festa delle cioche”, gli altri corrono comunque a Gallasano e si godono gli spettacoli e poi vanno a rifocillarsi con birra e ćevapčići. L’importante è che nessuno si perda l’occasione: la sagra delle lumache a Gallesano è una delle più pittoresche dell’Istria meridionale, in quanto coniuga scoppiettanti tradizioni locali e cultura popolare di nuovo conio, come piace ai più. Insomma ancora una volta la Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” ha fatto centro. In mattinata tutta una serie di eventi preparatori e… collaterali: la gara di bicicletta classica, la gara di bicicletta “chi fa meno”, l’apertura della mostra di Valter Zanco “25x Istria magica”, la maxi frittata con lumache in piazza Grande, il campionato di pulizia delle lumache “Netemo le cioche” e i laboratori artistici per ragazzi, sempre in tema del gasteropode simbolo di Gallesano.

La sfida sui carretti
Nel pomeriggio, un crescendo di eventi sempre più interessanti: la mostra di Elvir Blekić “Dettaglio di Gallesano” alla Comunità degli Italiani e finalmente, dalle 18 in poi, gli appuntamenti più apprezzati della sagra. La gara dei carretti con cuscinetti a sfera, altrimenti detti
baliniere, la “Carixada”, è stata super emozionante, come sempre. A due a due i concorrenti si sono lanciati in una corsa senza freni lungo via Michele della Vedova. Il vincitore di ogni duello ha poi affrontato il vincitore dell’altro duello e così sino alla fine, nel duello supremo dei migliori: Matteo e Luciano, il primo trionfante, l’altro sconfitto, ma tutti ugualmente divertiti, come divertito e divertente è stato Šandor Slacki, perfetto nel ruolo di presentatore, intrattenitore e animatore della serata. Nessuna competizione, invece, per la tradizionale scalata dell’albero della cuccagna: una sola squadra ha raggiunto la preziosa vetta del palo unto di grasso facendo leva sulla sola forza di muscoli e ossa per accaparrarsi un bel prosciutto crudo, un’enorme mortadella, una grossa forma di formaggio e una bella botte di vino. Ora ne avranno fino a Natale.

Presenti i vertici dell’UI
E finalmente le cioche. In guazzetto col pomodoro e le spezie selvatiche di Gallesano ad affogare la copiosa porzione di polenta, ma non solo. Quest’anno anche polpette di
lumache con contorno. E se si pensa alla frittata e cioche della mattinata, si può ben dire che abbiamo avuto il modo di gustarle in tutte le salse.
Eppure non bastano mai: la coda per comprare la porzione si snoda su tutto il campo sportivo dietro alla Comunità degli Italiani. Impressionante l’affetto che il pubblico riserva alla pietanza che sente di essere un vero e proprio emblema della località. Tra i commensali anche i neoeletti vertici dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, Marin Corva e Paolo Demarin, rispettivamente presidente UI, presidente della Giunta esecutiva e presidente dell’Assemblea. Presente pure il deputato CNI, noché vicepresidente del Sabor, Furio Radin.
Manco a dirlo, la serata è proseguita fino alle ore piccole con lotteria, premiazioni, fuochi d’artificio e naturalmente il concerto del Duo Melody Night Express per due giri di valzer in allegria. Festeggiato anche l’Oleificio Baioco che quest’anno compie un secolo. I promotori Pietro Demori e Diriana Delcaro, rispettivamente presidente e vicepresidente della locale CI, ma anche tutti i partecipanti, i soci, gli attivisti e i volontari della squadra della Festa delle cioche ne possono andare fieri.

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