Fondi UE per la riconversione dello «Štiglić»

La Casa per anziani ha ottenuto un supporto finanziario a fondo perduto di 2,2 milioni di kune

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Fondi UE per la riconversione dello «Štiglić»

Il Centro anziani “Alfredo Štiglić” di Pola ha ottenuto dall’Unione europea un supporto finanziario a fondo perduto di 2,2 milioni di kune. A darne notizie sono state la direttrice del Centro, Vesna Grubišić Juhas, la vicesindaco di Pola e candidata sindaco, Elena Puh Belci, e l’assessore alla Salute e all’Assistenza sociale della Regione istriana, Sonja Grozić Živolić, che hanno inoltre rilevato come i soldi ottenuti dall’UE tramite il Fondo per lo sviluppo regionale saranno destinati alla parziale riconversione del Centro anziani, che presto potrà offrire servizi, attività e prestazioni socio-sanitarie extraistituzionali. “Grazie al finanziamento ricevuto dall’Unione europea miglioreremo sia le condizioni che la qualità dei nostri servizi agli anziani”, ha commentato Elena Puh Belci, aggiungendo che anche questa pandemia ha dimostrato che le persone della terza età sono le più vulnerabili. “Il nostro obiettivo è contrastare qualsiasi situazione d’esclusione sociale degli anziani e prevenire la loro istituzionalizzazione impropria e precoce”, ha detto la vicesindaco, la quale ha ricordato che il progetto di riconversione parziale del Centro polese è stato candidato all’ottenimento di fondi UE lo scorso 28 dicembre. Ora che i finanziamenti sono stati approvati il progetto deve essere portato a termine entro la fine dell’anno. Lo ha detto Vesna Grubišić Juhas, la quale ha aggiunto che i 2,2 milioni di kune saranno investiti in due strutture distinte. La prima si trova in via Mažuranic; la seconda in via Budicin. “Entrambe saranno ristrutturate e trasformate in Centri diurni per gli anziani”. Così la responsabile del Centro la quale ha poi ricordato che la “Alfredo Štiglić” da ormai diversi anni sviluppa nuove e diverse forme d’assistenza socio-sanitaria extraistituzionale agli anziani, che grazie al Centro possono essere curati a domicilio. La direttrice ha poi fatto sapere che sono più o meno 700 le persone che ogni anni ricevono assistenza domiciliare da parte degli addetti ai lavori del Centro anziani. Vesna Grubišić Juhas ha poi rilevato che tutti i progetti e le iniziative della Casa di riposo sono portati avanti dal Centro in collaborazione con il fondatore (la Regione istriana) e la Città di Pola. Una collaborazione che nel 2003 ha portato all’apertura di un Centro diurno per le persone affette da demenza, mentre nel 2015, sempre grazie ai finanziamenti UE, è stato aperto in via Budicin a Pola un Centro gerontologico. “Ora, grazie a quest’ultima iniezione finanziaria potremo investire nella ristrutturazione di due nostre strutture, dove i nostri assistiti potranno ottenere assistenza, ma anche uno spazio d’aggregazione sociale moderno”, ha evidenziato la direttrice, aggiungendo che parte dei 2,2 milioni saranno investiti nell’acquisto di un nuovo furgoncino.

Vesna Grubišić Juhas

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