Fisella. «Možemo!» chiede più soldi per il monitoraggio

La sezione polese della piattaforma politica propone di destinare 40mila euro dal Bilancio 2025 per potenziare la stazione che controlla la qualità dell’aria

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Fisella. «Možemo!» chiede più soldi per il monitoraggio
L’impianto della Calucem di Fisella. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

La questione inquinamento atmosferico, a Pola, continua a tenere banco e… a preoccupare i residenti del quartiere Stoia, le cui ripetute segnalazioni e denunce sono rimaste purtroppo inascoltate. Tant’è che, sebbene siano trascorsi ormai un paio d’anni dalle prime proteste, la situazione non è cambiata e gli sforamenti del livello delle polveri sottili nocive per la salute pubblica continuano a essere all’ordine del giorno. Parola di Možemo!, i cui vertici – capitanati dalla parlamentarre Dušica Radojčić – hanno deciso di scendere in campo al fianco dei residenti intorno al cementificio della Calucem di Stoia cui, come a chiunque altro, deve essere garantito il diritto a respirare aria pulita. Affinché l’appoggio non resti una semplice dichiarazione di intenti, in questi giorni il gruppo consiliare di Možemo! ha depositato un primo emendamento alla proposta di Bilancio 2025 presentata di recente dall’amministrazione Zoričić. Nello specifico, i consiglieri cittadini del movimento politico chiedono al sindaco di destinare 40mila euro al potenziamento della stazione di monitoraggio della qualità dell’aria di Fisella. “La stazione di Fisella – ricordano i rappresentanti di Možemo! – è la più vicina all’impianto della Calucem di Stoia, una delle aree più inquinate del polese”. I vertici della formazione politica giustificano l’investimento ricordando che la stazione di Fisella, sebbene parte integrante della rete nazionale di monitoraggio della qualità dell’aria, misura soltanto i livelli di ozono a livello del suolo e i livelli di ossido di azoto. Možemo! tiene inoltre a ricordare che nel 2009, con la sospensione dei finanziamenti, sono state fermate le misurazione delle polveri sottili. Dunque, secondo i responsabili del movimento, da ormai una quindicina d’anni i residenti di Pola e, in particolare, di Stoia non hanno alcuna informazione attendibile circa le emissioni di polveri fini PM 2,5 e PM 10 nocive per la salute o i livelli di ammoniaca, idrogeno solforato, monossido di carbonio e diossido rilasciati dal cementificio. “Emissioni e livelli che, tuttavia, sono eccome rilevati dalle vie respiratorie dei cittadini”, sentenziano i consiglieri di Možemo!, aggiungendo che le emissioni di sostanze dannose sono anche ben visibili sotto forma di depositi di polvere sui balconi e sulle auto parcheggiate. Tornando alla stazione di Fisella, i consiglieri chiedono sia potenziata con l’installazione di analizzatori capaci di monitorare in tempo reale i livelli di solfato (SO4), nitrato (NO3), di ammonio (NH4), idrogeno (H), cadmio (Cd), piombo (Pb), arsenico (As) e via dicendo. Tuttavia, visti i precedenti e la scarsa propensione del sindaco ad ottemperare alle richieste delle opposizioni, i firmatari dell’emendamento dubitano che la loro proposta possa essere presa in considerazione dai vertici cittadini.

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