Filip Zoričić: «Ho già vinto smantellando il monopolio del potere DDI»

«Se deciderò di ricandidarmi ve lo farè sapere quando avrò conformato i miei propositi con i bisogni della mia famiglia. Vi dico solo che ci sono vicino, soprattutto se mi guardo intorno e vedo di quale pasta è fatta certa concorrenza»

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Filip Zoričić: «Ho già vinto smantellando il monopolio del potere DDI»
Stabilimentno balneare di Stoia: il restauro slitta all’anno prossimo. Foto:

Conferenza stampa chiarificatrice dopo l’approvazione del Bilancio di previsione e gli inevitabili postumi. Ieri mattina il sindaco Filip Zoričić si è affrettato a convocare la stampa per fare il punto della situazione, smentire le “malelingue” e interpretare il mistero del voltafaccia dei socialdemocratici che il giorno prima hanno promosso il Bilancio (chiamandolo persino “coraggioso”) per rimangiarsi ogni parola il giorno dopo e depennare con un colpo di scena i tre anni di “esemplare collaborazione”. “Una cosa è certa – ha detto – la nota diffusa ieri non è stata scritta dalla sezione polese, ma dai vertici del partito, perché è così che funzionano i partiti e agli ordini di scuderia si obbedisce. Personalmente non ho nessun problema con la concorrenza: alla fine si va tutti alle urne e chi avrà i favori dell’elettorato avrà anche i miei complimenti e i migliori auspici. La mia carriera non dipende da questa carica e personalmente ritengo di aver già vinto tutto smantellando il monopolio del potere e mandando in rovina la DDI, oggi di fatto dissolta. Mi basta e mi avanza, perché sono certo che la cassa pubblica non sarà mai più il bancomat di una casta politica eterna. Se poi deciderò di ricandidarmi, abbiate pazienza e tornerò a convocarvi per dichiararmi non appena avrò conformato i miei propositi con i bisogni della mia famiglia. Vi dico solo che ci sono vicino, soprattutto se mi guardo intorno e vedo di quale pasta è fatta certa concorrenza…” Questo il lascito politico di Zoričić a fine legislatura.

Buste paga rinforzate
Il lascito materiale. Innanzitutto gli aumenti degli stipendi ai dipendenti pubblici, prima, a suo giudizio, relamente sottopagati. In tre anni e mezzo, tra il 2021 e il 2025, la paga base è aumentata del 40%, la tredicesima (Natale) del 76%, la quattordicesima (giugno-agosto) del 163% e tutti i dipendenti indistintamente hanno guadagnato 100 euro d’integrazione mensile per le spese pasto. Secondo il sindaco si tratta di aumenti più che sensibili che hanno tenuto conto anche della forte disparità tra le diverse tipologie dei titoli di studio con correzioni più energiche per i dipendenti alla base della piramide (licenza media). “Anche per questo dopo una fuga di cervelli si assiste a un risveglio dell’interesse per il lavoro dipendente nella pubblica amministrazione”, ha detto il sindaco. Idem per le società erogatrici di servizi: Herculanea e Vodovod hanno avuto un aumento medio del 36%, Kaštijun il 27% più gli aumenti della tredicesima e della quattordicesima, Plinara ben il 61% perché era rimasta indietro troppo a lungo, Pula parking il 20%, Pula Usluge il 36%, più gli aumenti per i bonus, Pulapromet il 60% e Vigili del fuoco, con i negoziati in fase finale, avranno a conti fatti un aumento tra il 30 e il 50% complessivo. Gli enti culturali: Pula Film Festival 45%, Teatro popolare 36%, Biblioteca civica 35% e Università Popolare 45% (più gli aumenti degli importi integrativi). Gli asili hanno avuto in due anni, benché scioperando e forzando, un aumento salariale del 50% per la paga base e una serie di aumenti ciclici nei prossimi due anni, cosa che porterà la categoria allo stesso livello di retribuzioni della scuola primaria. Generalmente parlando il Bilancio di previsione per il 2025 è aumentato di un terzo (139 milioni di euro contro il 100 di quest’anno) a beneficio di molti. In quattro anni lo stanziamento per le politiche giovanili è aumentato del 106%, quello per le politiche sportive del 40 per cento, l’educazione prescolare ha avuto un aumento del 91%, l’istruzione primaria del 110%, la cultura dell’81%, welfare e salute del 25% e cultura tecnica del 52%.

Il bilancio 2024 consolidato
Per quanto attiene il Bilancio consolidato per l’anno in corso, che terrà banco in aula il 9 dicembre, il sindaco ha messo in evidenza le maggiori variazioni rispetto alla previsione: il 30% in più di fondi per il fondo prima casa, dotazioni maggiori per i giovani che avranno una sede in via Laginja (ex McDonald’s) e per il Campus universitario, che guadagna 70.000 euro in arredi, ma anche gli investimenti in due nuovi asili nido, sovvenzioni maggiorate di 30 euro per bambino agli asili privati che coprono il fabbisogno pedagogico scoperto dagli asili pubblici e aumenti per la sartoria sociale Tekop Nova. Slittano all’anno prossimo gli importi stanziati per il restauro dello stabilimento balneare di Stoia dopo una serie di bandi finiti male. A questo punto la firma del contratto d’appalto è attesa per la seconda metà di dicembre, sempre che non vi siano altri ricorsi. Per tutta questa serie di modifiche e per le posticipazioni di alcune tra le maggiori opere pubbliche pianificate per quest’anno, il bilancio 2024 cala del 10% rispetto al piano e ammonterà a 99,4 milioni di euro (non più 109 milioni).

Pragrande in anticamera
Un argomento che ha messo a dura prova la fedeltà dei consiglieri della maggioranza è l’opera grandiosa della sua rigenerazione verde di Pragrande, il suo risanamento idrogeologico e la sua riforestazione. Il progetto di riqualificazione doveva partire in tempi brevi, terminare entro il 2027 e costare non più di 3 milioni di euro del Piano Investimenti Territoriali Integrati (ITI). Qualche settimana fa è stato cancellato dalla lista delle opere ITI 2021-2027 senza troppi preamboli, il suo preventivo è cresciuto ad esorbitanti 20 milioni di euro e sono cambiate le fonti di finanziamento. Così almeno sarebbe dovuto essere, ma il Consiglio municipale ha detto no.
La proposta è stata bocciata a larga maggioranza di voti e le hanno messo i bastoni tra le ruote gli stessi consiglieri che solitamente fanno quadrato col sindaco. Qualcuno ha gridato allo scandalo e alluso a interessi di parte, ma il sindaco ha risposto per le rime: “Pragrande andrà avanti come opera di rigenerazione verde urbana senza possibilità di cementificazione perché così hanno chiesto di fare i cittadini partecipando alla consultazione pubblica. Proseguirà in due fasi distinte in rapporto alla proprietà: prima i terreni pubblici e poi gli altri. Per quanto attiene il preventivo, chiederemo un secondo e poi tutti i pareri necessari perché nessun preventivo è la Sacra scrittura. Il progetto è complesso perché include seri interventi di rissanamento idrogeologico e deve tener conto dei rischi alluvionali che sono un problema di non poco conto. La collaborazione con l’associazione degli architetti è stata costruttiva e continueremo a farne largo uso”, ha detto il sindaco alludendo al fatto che il progetto è passibile di significative variazioni. Potrebbe, tanto per fare un esempio, perdere i laghi artificiali e risparmiare 5 milioni di euro.

Pragrande rimane in anticamera.
Foto: DARIA DEGHENGHI

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