Fiera del libro. Da contenuta a «sarà per un’altra volta»

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Fiera del libro. Da contenuta a «sarà per un’altra volta»

Era stata concepita in forma notevolmente contratta, praticamente ridotta all’essenziale, da sistemarsi in via eccezionale alla Galleria dei Sacri cuori dal 5 al 13 dicembre. Ma anche così “piccola” non ha retto il peso dell’ultimo lockdown per il contenimento dei contagi da SARS-CoV-2. La Fiera del libro salta, dunque, per ragioni di forza maggiore, insieme con tutte le altre manifestazioni fieristiche della stagione, mercatini di Natale compresi. La direzione si dice “consapevole dei rischi per la salute pubblica” e pronta a organizzare l’evento appena possibile, per “avere l’esperienza del contatto immediato tra lettori e scrittori”, indispensabile sia per chi scrive che per chi legge.

 

La sentenza del dietrofront è arrivata piuttosto tardi, a cose fatte, essendo tutti i programmi allestiti e tutti i materiali pubblicitari stampati o diffusi virtualmente. Con i libri già nella chiesa dei Sacri cuori. Che fare? Trasferire i programmi in Rete? Non se ne parla nemmeno.

Il bello della Fiera del libro polese è appunto nell’immediatezza dell’incontro. Per cui ogni iniziativa si rimanda ai tempi in cui sarà possibile realizzarla nell’unica maniera adatta al caso: esclusivamente dal vivo.

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