
Un’area verde unica nel suo genere, un luogo in cui cultura e conoscenza si intrecciano, permettendo ai visitatori di scoprire tutte le stagioni dell’olivo e il suo prodotto più prezioso: l’olio. Questo vuole essere il Parco degli Olivi di Fasana: un’importante progetto fortemente voluto dall’Ente locale per il turismo, che insieme all’amministrazione comunale desidera regalare a cittadini e turisti un oliveto didattico, o meglio un vero e proprio museo all’aperto che racconti la storia millenaria dell’olivicoltura nel Fasanese. La notizia non giunge del tutto inaspettata. Dell’iniziativa si è infatti parlato già nei mesi scorsi. Tuttavia, soltanto ora sono stati svelati maggiori dettagli. Ci ha pensato la direttrice della Pro loco, Melita Peroković, affiancata dall’assessore comunale, Dimitrije Šabić, Romina Resanović, dell’azienda municipalizzata “Komunalac”, Živko Cetina, presidente dell’Associazione agricola “Agroudruga” di Fasana, Katarina Celija (Studio KAPPO), responsabile della pianificazione paesaggistica e Anselmo Tumpić (Studio Tumpić-Prenc), responsabile dell’identità visiva del Parco.
Tracce bimillenarie
Ma perché realizzare un parco dedicato all’olivicoltura? Alla domanda ha risposto Melita Peroković, che ha spiegato come le prime tracce della presenza dell’olivo nell’area fasanese risalgano già a due millenni fa, testimoniando una tradizione piena di storia. “Grazie alle proprietà nutritive e al sapore pronunciato dell’olio, l’oliva era uno dei prodotti più apprezzati nell’antichità. E ciò contribuì a fare di Fasana uno dei centri produttivi ed economici più importanti del Mediterraneo”, ha continuato la direttrice, aggiungendo che le indagini, i rilevamenti e i ritrovamenti archeologici hanno contribuito a confutare tale tesi. Nel Fasanese sono stati infatti ritrovati i resti di antichi frantoi, di un paio di ville marittime e rustiche di epoca romana, di un complesso laboratorio per la produzione e la cottura di anfore, di un porto e di un antico serbatoio per l’acqua. Tornando al Parco, la responsabile della Pro loco ha detto che l’idea del progetto è quella di trasformare l’attuale oliveto comunale di Fasana sud in “un luogo speciale dedicato al nostro prezioso olio e in uno spazio dove presentare e raccontare a cittadini e visitatori la nostra lunga tradizione olivicola, le varietà di olivo presenti nel parco e molto altro ancora”. Il tutto in modo coinvolgente e significativo utilizzando le più moderne tecnologie.
I primi passi
Prima di svelare ulteriori dettagli, Peroković e gli altri presenti hanno ricordato che tutto nasce nel 2022, quando Comune ed Ente per il turismo decisero assieme di sistemare il vecchio oliveto di Fasana sud e di avviare uno studio – affidato a Marin Krapac e Danijela Poljuh (entrambi dell’Istituto per l’agricoltura e il turismo di Parenzo) sulle varietà e sull’età degli olivi del futuro parco. Dopodiché, nel 2023 è stato realizzato il progetto del parco tematico. Infine, lo scorso anno, il Comune di Fasana e la Pro loco hanno richiesto e ottenuto tutti i permessi necessari all’avvio dei lavori.
Peroković ha quindi svelato che l’inaugurazione del Parco degli Olivi è fissata per il 4 maggio. Dopo i brevi interventi di Romina Resanović, Živko Cetina e Dimitrije Šabić, che hanno espresso soddisfazione per il progetto, la paesaggista Katarina Celija ha spiegato che, sebbene il programma dei lavori preveda interventi edili e scavi, nessuno dei cento olivi dell’oliveto sarà abbattuto. “Al massimo, se dovesse essere necessario, sarà sradicato e poi ripiantato a qualche metro di distanza. Celija ha poi proseguito dicendo che il progetto prevede la realizzazione di una breve passeggiata che attraverserà il Parco da un punto all’altro e collegherà il viale degli Olivi alla passeggiata lungomare.
Più o meno al centro del Parco sarà, invece, realizzato uno spiazzo in cemento, sul quale saranno riportate le riproduzioni dei sigilli stampati in passato sulle anfore ritrovate nel Fasanese. È prevista inoltre l’installazione di una postazione interattiva (una quest’anno, un’altra l’anno prossimo) con giochi, quiz e tanto altro dedicati ai bambini dai 4 ai 10 anni.
E ancora, accanto agli olivi saranno installati dei pannelli informativi, il cui design è stato presentato dal loro autore Anselmo Tumpić, ispiratosi alle mani, per secoli gli unici strumenti impiegati nella raccolta e la lavorazione delle olive. Si apprende così, che i pannelli informativi (dedicati agli adulti) e quelli interattivi (dedicati, invece, ai più piccoli) saranno incorniciati da grandi mani protese verso la cima degli olivi.
Due esemplari… sconosciuti
Svelati i dettagli del progetto e annunciata la data d’inaugurazione del Parco, Peroković ha rilevato che dagli studi effettuati sugli alberi d’olivo del Parco, due – a sorpresa – sono risultati non appartenere a nessuna specie conosciuta. E poiché spetta alla Pro loco e al Comune dare un nome alle due nuove varietà, l’Ente per il turismo ha lanciato un concorso pubblico, al quale può partecipare chiunque. Le proposte vanno inviate entro il 25 febbraio all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Il vincitore sarà deciso da una Commissione ad hoc composta dalla storica dell’arte, Gorka Ostojić Cvajner, dalla direttrice Melita Peroković, dall’assessore Dimitrije Šabić, dalla traduttrice, interprete e olivicoltore, Nicoletta Balija e da Marin Krapac, dell’Istituto per l’agricoltura e il turismo di Parenzo. Il vincitore si aggiudicherà 5 litri d’olio ottenuto dalle olive raccolte nell’oliveto comunale, presto Parco degli Olivi di Fasana. Il costo complessivo del progetto, finanziato dal Comune e dalla Pro loco, è di 214mila euro.

Foto: MARKO MRĐENOVIĆ
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