
Poco meno 800mila euro, 766mila per la precisione. È la somma che il Comune di Fasana conta di incassare dalla dismissione di parte del suo patrimonio immobiliare (terreni edificabili) non più considerato funzionale all’attività amministrativa. O perlomeno è la somma minima. I lotti – tutti edificabili – andranno, infatti, all’asta. Dunque, con gli eventuali rilanci dei potenziali acquirenti, l’amministrazione comunale potrebbe incassare una cifra anche più alta. Allo stesso modo, se l’asta dovesse andare deserta, il Comune potrebbe non incassare nulla. Non resta dunque che attendere il giorno dell’alienazione all’asta che, tuttavia, non è ancora stato stabilito. E il motivo è semplice: i vertici comunali non hanno ancora ottenuto il via libera del Consiglio. Nullaosta atteso per domani sera. Infatti, tra i punti all’odg della massime assise comunale convocata per domani figura pure “l’autorizzazione a procedere con la cessione all’asta di terreni di proprietà del Comune”. Terreni che, stando agli identificati numerici dei lotti, sono tutti ubicati all’ingresso di Fasana (in direzione di Pola), proprio di fronte al supermercato Plodine, anche se non a ridosso della strada regionale. Maggiori dettagli circa i lotti interessati sono disponibili nella delibera sulla vendita degli stessi, tra le cui righe si legge trattarsi di tre superfici di 834, 820 e 568 metri quadrati. Il prezzo a base d’asta per il primo dei tre terreni è fissato a 287mila euro, per il secondo a 283mila e per il terzo a 196mila euro. La delibera stabilisce inoltre che all’asta potranno partecipare sia i cittadini croati che quelli di altri Paesi membri dell’Unione europea. Potranno inoltre fare la propria offerta d’acquisto anche le persone giuridiche registrate in Croazia o in qualsiasi altro Paese dell’UE.
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