
Il Comune di Fasana avrà presto una sua emittente radiofonica. Il Consiglio comunale – riunitosi in seduta mercoledì sera – ha approvato, con 8 voti a favore e 3 contrari, l’ordinanza del sindaco Radomir Korać inerente l’istituzione di una nuova società a responsabilità limitata a controllo pubblico (Riviera Fasana), tra le cui molteplici attività figurano proprio il lancio e la successiva gestione di una radio. Dapprima una Web radio o radio online, che trasmetterà in forma digitale il proprio palinsesto attraverso Internet. In un secondo momento, ottenute le autorizzazioni all’uso delle frequenze, la Web radio diventerà una vera e propria radio FM. Il suo compito sarà informare i cittadini e fare conoscere le bellezze e le storie più suggestive del territorio.
L’iniziativa è stata brevemente illustrata dal primo cittadino, secondo cui la radio sarà uno strumento nuovo e innovativo con cui parlare di Fasana: un racconto che avrà spesso una finalità informativa e quindi utile per i cittadini, ma anche un mezzo per narrare ciò che fa la comunità. Il sindaco ha quindi aggiunto che il progetto dovrebbe partire già quest’anno. Per quanto riguarda, invece, la futura società a controllo pubblico, Korać ha spiegato che l’unico fondatore sarà il Comune di Fasana. Il primo cittadino ha proseguito dicendo che – oltre alla gestione della futura radio – “Riviera Fasana” si occuperà anche di turismo, ristorazione, nautica, coltivazione e benessere, ma anche della gestione dei beni immobili pubblici e di tutte le strutture sportive presenti sul territorio. “Entro breve partiranno i lavori di riqualificazione del Centro di aggregazione giovanile ed entro la fine dell’anno sarà ultimata la prima fase di costruzione del nuovo centro sportivo. Tra poco meno di due mesi daremo inizio alla costruzione dello Skate park… Il Comune non potrà occuparsi e gestire tutte queste strutture. Ecco perché abbiamo optato per la costituzione di una società ad hoc cui affidare questa responsabilità”, ha chiarito Korać, aggiungendo poi che la nuova azienda si occuperà pure di editoria e marketing.
Sebbene le argomentazioni del primo cittadino abbiano convinto la maggioranza dei consiglieri, qualcuno ha espresso comunque qualche dubbio in merito alla necessità dell’istituzione di una nuova società. Primo fra tutti, Raul Marsetič, la cui paura è che la Radio, e forse anche la controllata, non riescano ad autofinanziarsi, accumulando di conseguenza debiti su debiti. “Gli esempi non mancano. Altre amministrazioni locali hanno lanciato proprie radio, che difficilmente riescono a coprire le spese con la pubblicità e il marketing”, ha commentato il consigliere della Dieta Democratica Istriana. Tra chi ha espresso dubbi circa la bontà del progetto e ha votato contro l’iniziativa non poteva mancare la più acerrima “nemica” del sindaco Korać, Lidija Zulma Udovički Sanchez de Lozada, che presentatisi in aula dopo mesi e mesi di assenza non ha perso occasione per attaccare il primo cittadino. “Non vedo alcun motivo per il lancio di una società o di una radio prima che qualsiasi struttura sia stata costruita. Non ne abbiamo bisogno. O forse, visto che l’anno prossimo si vota, non è che la radio serva al sindaco per auto-promuoversi?”, si è chiesta la consigliera, la cui provocazione non ha ottenuto alcuna replica da parte di Korać, trinceratosi dietro a un “no comment” anche alla successiva frecciata di Lidija Udovički, che al primo cittadino ha chiesto se non fosse il caso di rassegnare le dimissioni o perlomeno di spiegare ai cittadini i motivi della sua recente imputazione da parte dell’Ufficio per la lotta alla corruzione e la criminalità organizzata legata ai casi di malversazione su pratiche edilizie che esattamente un anno fa hanno coinvolto ben 33 persone, tra cui anche lo stesso sindaco.
La seduta di mercoledì sera è quindi proseguita con la presentazione e la disamina del Bilancio consuntivo 2023 e dei rendiconti del Programma delle opere edili 2023 e del Piano di manutenzione delle infrastrutture pubbliche. I tre documenti sono stati tutti approvati con la maggioranza dei voti.
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