Fasana. Premi agli «strateghi» del turismo esperienziale

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Fasana. Premi agli «strateghi» del turismo esperienziale

​Fasana è ormai nota per essere una meta super turistica. È una delle destinazioni istriane che maggiormente hanno saputo creare intorno a sé un’aura particolare, quasi magica, capace di attirare le più disparate tipologie di turisti. Il merito di questo successo non può che essere attribuito all’Ente per il turismo, che più di altri ha riconosciuto le potenzialità del turismo esperienziale, un nuovo trend per chi ama viaggiare, una nuova forma di turismo che pone al centro le passioni, un nuovo concetto di viaggio che offre la possibilità di vivere esperienze uniche, diverse e irripetibili.

Se Fasana, da piccolo borgo di pescatori, è riuscita in un decennio a trasformarsi in una delle più ambite destinazioni turistiche della penisola istriana, il merito è anche dei cittadini, degli enti e delle associazioni locali, delle imprese turistiche, dei titolari dei bed & breakfast e dei piccoli affittacamere privati, il cui contributo allo sviluppo, alla promozione e alla valorizzazione turistica del territorio è stato fondamentale. Un contributo che la Pro loco ha deciso di ricompensare attraverso la consegna del Premio “Anfora”, un riconoscimento che di anno in anno l’Ente per il turismo del Comune di Fasana assegna ad aziende e residenti distintisi – come rilevato in precedenza – per il contributo dato alla promozione del turismo locale. Quest’anno, la giuria nominata dalla Pro loco e composta da Tereza Kesovija Lupetina, Mitar Gavočanov e Uroš Martinović, ha deciso di consegnare, mercoledì sera, il Premio Anfora all’Ente Parco Nazionale delle Isole Brioni, alla Parrocchia SS. Cosma e Damiano e al cantautore e musicista fasanese, Erik Balija. Le tre anfore in ceramica sono state consegnate ai vincitori dal sindaco, Radomir Korać, e dalla direttrice della Pro loco, Melita Peroković, la quale ha ricordato che il Parco Nazionale – che di recente ha festeggiato il 35.esimo anniversario della sua fondazione – ha contribuito e continua a contribuire sia alla promozione che allo sviluppo dell’intero territorio comunale.
L’amore per il territorio è (anche) in versi
In rappresentanza dell’Ente Parco, il Premio Anfora è stato ritirato da Lorena Žunic. La responsabile del turismo fasanese ha successivamente ringraziato la Parrocchia SS. Cosma e Damiano e il parroco, Ilija Jakovljević per la collaborazione e per l’impegno profuso nella conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio d’arte sacra di Fasana. Melita Peroković ha poi dichiarato che l’amore per Fasana ha ispirato la quasi totalità delle canzoni di Eirk Balija, le cui note e versi hanno contribuito a promuovere il territorio. Oltre ai tre Premi Anfora, mercoledì sera sono stati assegnati anche diversi attestati di riconoscenza. Tre sono spettati alle affittacamere Dragica Lemić, Jagoda Devescovi e Mara Blažević, che negli ultimi anni hanno investito nelle loro strutture e visto aumentare notevolmente il numero di ospiti. Una delle premiate, Jagoda Devescovi, ha dichiarato di avere tre appartamenti a Fasana sud, che affitta dal 1997. “Ho alcuni ospiti che da oltre vent’anni tornano a Fasana” ha detto la premiata, la quale ha affermato che la migliore promozione è il “passaparola”. Altri riconoscimenti sono stati assegnati dalla Pro loco al ristorante “Šurida” e al “Miracolina Bike Bar”. Soddisfatto dal riconoscimento ottenuto, il titolare del ristorante “Šurida”, Rajko Petković, ha dichiarato che, nonostante il suo locale si trovi lontano dalla riva e dal mare, i suoi ospiti apprezzano soprattutto la qualità del servizio e dei piatti offerti. Petković ha poi dichiarato che, come tanti altri ristoratori, ha qualche difficoltà a trovare figure professionali preparate. Altri riconoscimenti sono stati infine assegnati all’Associazione di pesca sportiva “Sardella” per la promozione della pesca sportiva e del turismo sostenibile e alla Società Nostra Infanzia di Fasana, i cui piccoli soci continuano a fare incetta di premi. I riconoscimenti sono stati ritirati da Boris Vuksanović, dell’Associazione di pesca sportiva, e da Melita Benčić.

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