Fasana. Azione di pulizia dei fondali

L’iniziativa s’inserisce in un più ampio progetto di tutela delle acque dell’Adriatico

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Fasana. Azione di pulizia dei fondali

Sedie sdraio, lettini, reti da pesca, pneumatici, bottiglie di vetro e tanta, tanta plastica: è questo il “tesoro” subacqueo raccolto dai volontari che sabato mattina hanno partecipato alla sesta edizione dell’azione di pulizia dei fondali marini organizzata dall’Ente turistico di Fasana in sinergia con l’associazione di pesca sportiva “Sardela”, il Centro per le attività subacquee di Pola, gli asili “Sunce” e “More” di Fasana e Valbandon, la Scuola elementare di Fasana, la municipalizzata “Komunalac”, l’Ente del Parco nazionale delle Isole Brioni, il Centro di ricerche marine dell’Istituto “Ruđer Bošković” di Rovigno, il Dipartimento di Scienze naturali dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola e l’Ispettorato nazionale per la protezione dell’ambiente.

I piccoli dei due asili locali

All’iniziativa non poteva mancare la direttrice della Pro loco di Fasana, Melita Peroković, la quale ha spiegato che l’operazione di pulizia dei fondali è parte integrante del più ampio progetto “EcoFasana 2021”, il cui obiettivo è contribuire alla tutela delle acque dell’Adriatico e favorire interventi di vigilanza e sensibilizzazione, nonché incentivare i cittadini ad affrontare il problema dell’inquinamento marino.

I sommozzatori all’opera

”Il progetto – ha proseguito la direttrice – è finanziato dal Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMP), che ha concesso a tale pro all’Ente turistico di Fasana un contributo a fondo perduto di circa 69mila kune”. Melita Perković ha poi tenuto a sottolineare che l’iniziativa ha coinvolto i piccoli degli asili locali e gli alunni delle prime quattro classi della Scuola elementare, che hanno avuto l’opportunità di vedere all’opera i sommozzatori, ma anche di partecipare a degli interessanti workshop. A tale proposito, la responsabile della Pro loco ha rilevato che il primo dei tre laboratori è stato organizzato dall’Ente del Parco nazionale delle Isole Brioni, i cui addetti ai lavori hanno presentato ai piccoli gli organismi viventi che abitano i fondali del Canale di Fasana e le specie marine a rischio d’estinzione. Il secondo laboratorio è stato invece organizzato dall’associazione Bitkid101, che per l’occasione ha realizzato un gioco informatico di simulazione che ha permesso anche ai più piccoli, seppur virtualmente, di immergersi nelle acque del Canale di Fasana e aiutare i sub a ripulirli dai rifiuti. Il terzo e ultimo workshop è stato interamente dedicato al riciclo dei rifiuti. Rifiuti che, come rilevato in apertura, anche quest’anno sono stati estratti in grandi quantità dal porticciolo di Fasana e dalle aree vicine. Tra quelli recuperati dai sommozzatori, il più singolare è stato senza ombra di dubbio uno pneumatico gigantesco, molto probabilmente appartenuto a una ruspa o a un altro grande veicolo da lavoro. Ormai incrostato e stracolmo di ostriche, il gigantesco pneumatico è stato estratto dal fondale dinanzi alla spiaggia nord della località. Come spiegato dai sub, l’enorme oggetto deve essere caduto anni e anni fa da uno dei traghetti per il trasporto dei veicoli che quotidianamente fanno la spola tra Fasana e l’Isola di Brioni Maggiore.

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