
Domenica prossima, a Dignano – come del resto in molte altre città e comuni dell’Istria – si vota non soltanto per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio cittadino, ma anche per l’elezione del vicesindaco in rappresentanza della Comunità Nazionale Italiana. Tre sono i candidati. L’unico sostenuto da una formazione politica – la Dieta Democratica Istriana – è Enea Codacci, che non si è sottratto alle nostre domande. Ecco cosa gli abbiamo chiesto e cosa ci ha risposto.
Perché ha deciso di candidarsi, ma soprattutto perché ritiene di essere la persona giusta per il ruolo di vicesindaco in rappresentanza della CNI?
Mi sono candidato perché desidero contribuire al miglioramento della nostra città, promuovendo la trasparenza, la partecipazione e l’ascolto, tutti valori in cui credo fermamente. Intendo inoltre contribuire alla costruzione di un’amministrazione più vicina e sensibile ai reali bisogni dei cittadini. Ovviamente, la decisione di candidarmi nasce dal mio profondo rispetto per le nostre due CI di Dignano e Gallesano e per il loro lavoro. Ritengo di essere la persona giusta per questo ruolo poiché possiedo le competenze e l’esperienza necessarie, anche per aiutare il futuro primo cittadino nella gestione della Città.
Che cosa ritiene di poter dare alla locale CNI? O meglio, quali sono oggi, secondo Lei, gli interessi degli Italiani del Dignanese, e come andrebbero perseguiti?
Il mio obiettivo prima è essere d’aiuto e impegnarmi a sostenere e implementare tutti i progetti e le iniziative che potrebbero migliorare la qualità della vita dei nostri connazionali e di tutti i residenti. Per quanto riguarda gli interessi della CNI del Dignanese, ritengo che la tutela dell’identità, della lingua (dialetto compreso), degli usi e costumi, delle tradizioni e della cultura italiana in generale sia al primo posto. Ad ogni modo trattasi di interessi che intendo ulteriormente promuovere attraverso l’organizzazione di eventi culturali, corsi di lingua italiana (aperti anche ai cittadini di nazionalità diversa da quella italiana) e programmi educativi che possano contribuire al rafforzamento dell’identità italiana. Un progetto particolarmente significato e sensibile che vorrei avviare riguarda la progettazione di una Struttura di accoglienza bilingue. Penso che questa iniziativa possa essere realizzata grazie a una partnership tra CI di Dignano e Gallesano, Unione Italiana, Città di Dignano e altre istituzioni nazionali ed internazionali.
É soddisfatto dell’attuale livello di presenza e visibilità del bilinguismo nel Dignanese?
Non posso negare che, a livello locale, il bilinguismo sia presente. Tuttavia, condivido il pensiero di molti miei connazionali nel ritenere che ci siano ancora ampi margini di miglioramento. Dunque, occorrerebbe potenziare l’uso della lingua italiana non solo nella sfera della pubblica amministrazione, ma anche in quella privata, così come dovrebbe essere potenziata anche la segnaletica stradale bilingue e la toponomastica. Un’iniziativa utile potrebbe consistere nel fornire supporto concreto e aiutare i liberi professionisti a tradurre i loro materiali di lavoro come le insegne, i listini prezzi, i documenti…
Nel Dignanese operano due Comunità degli Italiani. È soddisfatto dell’attuale livello di cooperazione e collaborazione tra le due CI e l’amministrazione cittadina?
Questa è forse una domanda che andrebbe rivolta ai rappresentanti delle due Comunità. Tuttavia ritengo che, nel corso del tempo, si sia mantenuto un costante rapporto di collaborazione e rispetto reciproco tra i due sodalizi e la Città. Comunque, si può e di deve sempre aspirare a qualcosa di meglio. In quest’ottica, credo sia necessario puntare a una comunicazione ancora più stretta e continua, soprattutto per quanto riguarda tematiche più complesse e delicate come il rafforzamento dell’autonomia delle nostre scuole e degli asili.
Che cosa si sente di dire ai suoi concittadini?
Che rappresentarli sarebbe per me un onore oltre che un impegno serio. Semplicemente perché credo nel potenziale del nostro territorio, delle nostre CI e credo nel valore della collaborazione tra cittadini e istituzioni. Se avrò l’onore di essere eletto, prometto di impegnarmi con totale dedizione a lavorare, ad ascoltare la voce dei miei concittadini e a portare avanti progetti capaci di migliorare la qualità della vita di tutti. La mia visione di Dignano è quella di una città sostenibile, inclusiva e aperta a qualsiasi opportunità di crescita e sviluppo. Insieme possiamo costruire un futuro migliore, valorizzando il nostro passato e le nostre tradizioni, promuovendo l’innovazione e rafforzando il nostro senso di comunità.
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