El Portego tra passato e presente

0
El Portego tra passato e presente

Rinnovato nella grafica e nei contenuti, organizzati per aree tematiche, è uscito il nuovo numero dell’annuario “El Portego”, voce ufficiale della Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano, tra le cui pagine è racchiusa tutta la cronologia delle molteplici attività dell’associazione nell’anno trascorso, dalle iniziative culturali, a quelle sociali, gastronomiche e sportive. Vi sono inoltre alcuni articoli su temi e aspetti specifici del territorio, sia di attualità che storici. Ricco anche il corredo di immagini, sapientemente scelte dai responsabili di redazione, che anche questa volta hanno deciso di concentrarsi soprattutto sulla storia, sull’arte, sulla letteratura, sulle tradizioni, nonché sugli usi e sui costumi del passato. Senza dimenticare, però, il presente.

Un’edizione più ricca che mai

Insomma, l’edizione numero 16 de “El Portego” si presenta più ricco che mai. Lo assicurano i presidenti della Comunità e della Giunta esecutiva del sodalizio, Diriana Delcaro Hrelja e Pietro Demori, ma soprattutto lo assicura Debora Moscarda, redattore capo del periodico e autrice dell’editoriale di apertura della rivista comunitaria, che questa sera (ore 19.30) – in occasione dei festeggiamenti dei patroni di Gallesano, Santi Pietro e Paolo – sarà presentata e distribuita gratuitamente al pubblico. Debora Moscarda sostiene che l’annuario non è soltanto una raccolta di foto e di testi, ma è il racconto di tante storie. Quelle dei gallesanesi, che sfogliando “El Portego” si ritroveranno a pensare e a ripensare, attraverso gli scatti, alle storie della loro vita da ragazzi, ma anche di esperienze, amicizie, antipatie, tante risate e qualche inevitabile delusione passata. Naturalmente, nell’editoriale si ringraziano l’Unione Italiana e la Città di Dignano, senza il cui contributo economico “El Portego” non potrebbe uscire.

La parlata dialettale

Le pagine successive dell’annuario sono dedicate a un’intervista all’attuale presidente della Comunità, Diriano Delcaro, che ricordiamo ricopre pure la carica di vicesindaco di Dignano. Ampio spazio è stato poi dato alla sesta edizione del Premio letterario “Michele Della Vedova”, il cui obiettivo è mantenere viva e promuovere la particolare parlata dialettale di Gallesano. Sfogliando le pagine della rivista si trovano poi un articolo dedicato alla mostra dei presepi dello scorso mese di dicembre e i risultati di un lavoro di ricerca e studio sui vecchi toponimi della cittadina istriana. E ancora, un intero capitolo è stato riservato ai matrimoni siglati a Gallesano tra Cinquecento e Seicento. La ricerca riporta anche alcuni aneddoti sui matrimoni celebrati in passato.

Le tradizioni da conservare

Particolarmente interessante ai lettori gallesanesi potrebbero poi risultare i passi dedicati ai forni e alle vecchie osterie locali, ma anche l’album fotografico con tanti scatti ormai ingialliti in cui tanti anziani si riconosceranno di certo. L’annuario è inoltre un concentrato di storie d’infanzia raccontate da tanti non più giovani residenti. Come se non bastasse, anche quest’anno, i responsabili della “voce” della Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” hanno dato spazio alla tradizione culinaria locale, inserendo due ricette per preparare un saporito piatto di gnocchi e le famose sardele ‘n savor. Infine, nelle ultime pagine di quest’edizione de “El Portego” i lettori troveranno alcune piccole curiosità e le regole e le modalità di partecipazione al settimo Concorso letterario “Michele della Vedova”. Presentato l’annuario, Diriana Delcaro Hrelja, Pietro Demori e Debora Moscara hanno ringraziato i tanti gallesanesi che con i loro racconti e con le loro fotografie di famiglia hanno contribuito alla realizzazione del giornale comunitario.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display