Donatori di sangue. Il richiamo del cuore

Negli ambienti della Comunità degli Italiani polese la cerimonia di premiazione di chi, nonostante tutto, non rinuncia a stendere il braccio

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Donatori di sangue. Il richiamo del cuore

Nonostante tutte le difficoltà dovute all’emergenza dell’epidemia di coronavirus, si è svolta anche quest’anno la tradizionale premiazione dei donatori di sangue. Il sentito e solito emotivo appuntamento si è svolto ieri mattina negli ambienti della Comunità degli Italiani polese, nella ricorrenza del 25 ottobre, Giornata nazionale del donatore di sangue (la prima azione in Croazia si svolse appunto nella succitata data del 1953). Nella circostanza sono state rispettate tutte le misure epidemiologiche.

Tutti i donatori premiati ripresi nell’Estivo della CI di Pola

Un contributo inestimabile
Sono stati 24 i donatori (16 i presenti in sala) ai quali sono stati assegnati i riconoscimenti, per aver donato il sangue 50, 75, 100 e 125 volte. Alla cerimonia sono intervenute Jasna Vekić e Lorena Lazarić Stefanović, rispettivamente direttrice e presidente della Croce rossa polese, nonché il vicesindaco, Elena Puh Belci. “Non posso non esprimere la mia gratitudine a voi donatori, vicini a tutte le persone anche in questi tempi molto difficili – ha tenuto a puntualizzare la Vekić -. Sta di fatto, che sia i cittadini che voi stessi come benefattori forse a volte non riuscite a quantificare l’enorme importanza legata alla donazione di sangue. Un grazie sentito per tutte le grandi quantità che avete donato, ma ciò che è più importante è rappresentato dal fatto che potete ancora farlo in quanto siete delle persone sane. Voglio ribadire infine che il vostro contributo alla società è di valore inestimabile”. “Voglio porgere un sentito ringraziamento alla Croce rossa polese per non aver desistito dall’organizzazione di questo tradizionale evento in circostanze quasi estreme – ha aggiunto la Puh Belci -. Un messaggio anche a coloro che forse si sono un po’ ‘impigriti’ e non donano più con frequenza il sangue. Vorrei rivolgere un appello anche ai datori di lavoro di incentivare i propri dipendenti a donare il sangue, in quanto poi possono usufruire dei benefici, ossia di due giornate lavorative libere. Purtroppo, la chiusura del cantiere navale ‘Scoglio Olivi’ ha avuto ripercussioni anche nella donazione di sangue da parte dei suoi lavoratori. Auguro a tutti voi una buona salute”, così il vicesindaco, che a sua volta ha fatto 5 donazioni di sangue. Infine, l’intervento della dottoressa Lazarić Stefanović, la quale ha rilevato l’importanza di questo tradizionale incontro. “Non potevamo permetterci di non celebrare questa ricorrenza – ha fatto notare -. Facendo un paragone tra i donatori e l’epidemia, la lotta al Covid -19 è da definirsi in una sola frase: il rispetto e l’aiuto all’intera società. Ovvio che è necessario sensibilizzare sempre l’opinione pubblica in merito alla donazione di questa linfa vitale”, ha concluso la Lazarić Stefanović.

Kemal Šabić assieme a Lorena Lazarić Stefanović ed Elena Puh Belci

Tante grazie a…
Si è proseguito con l’assegnazione dei riconoscimenti. Il ‘campione’ in assoluto è Kemal Šabić con 125 donazioni; seguono con 100 Zlatko Bašlin, Igor Kontošić, Esnaf Novljaković, Robert Savić e Bosiljko Tadić. Inoltre, a donare 75 dosi di sangue sono stati Alen Kršulj e Zoran Moravac, mentre 50 Jure Bedalov, Dorijano Bubić, Mauro Burić, Zlatko Cetina, Mirko Drageljević, Mile Juričić, Alen Kalister, Davor Maksić, Milorad Miškić, Milomir Petrović, Ognjen Rogošić, Ivan Sabo, Tomislav Sučić, Milislav Zarić, Jasmin Zukanović e Tomislav Zule.

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