Dignano. Stop a bullismo e cyberbullismo

Conferenza sull’uso informato delle tecnologie digitali. Consigli utili per i giovani ma anche per i genitori

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Dignano. Stop a bullismo e cyberbullismo
Alica Rosić-Jakupović. Foto: VANJA STOILJKOVIC

Si è concluso con una conferenza al Quantum campus dell’Infobip il Pink Shirt Day a Dignano, organizzato il secondo anno di seguito dalla locale Università popolare aperta, assieme alla Città e alle scuole e asili del territorio. Alla Giornata contro il bullismo e le discriminazioni sociali quest’anno si sono uniti pure l’Infobip e la Questura istriana, che nell’occasione ha tenuto la conferenza “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i giovani – sfida per i genitori”. Quest’anno, quindi, oltre alla corsa lungo via Merceria per bambini e ragazzi, si è pensato di includere anche i genitori, visto anche l’aumento dei casi di bullismo e, in un mondo che è ormai tutto online, di cyberbullismo. La relatrice Alica Rosić-Jakupović ha illustrato come riconoscere le forme di violenza tra i giovani, soprattutto attraverso le nuove tecnologie, spiegandone i rischi, le cause e le conseguenze, nonché quali comportamenti vanno puniti e come reagire e a chi rivolgersi quando si sospetta di bullismo.
Il bullismo, è stato sottolineato, è un fenomeno da sempre diffuso nelle scuole, destinato ad aumentare e a evolversi. Negli ultimi anni, in seguito all’introduzione di Internet, il bullismo è degenerato in cyberbullismo. Si tratta di una forma di bullismo che prevede l’uso delle nuove tecnologie per mettere paura, molestare, infastidire, fare sentire a disagio. Si sente spesso parlare di suicidi dovuti a insulti o critiche ricevuti su qualche sito Internet o meglio su qualche social network quali Facebook e Instagram. Ultimamente, tramite gruppi Viber e WhatsApp.
Un problema sempre più grave, che va affrontato con azioni sinergiche in grado di impattare sia sul fenomeno quando è in atto, sia per prevenirlo. È fondamentale quindi parlarne quanto più, negli asili, nelle scuole, con i genitori, svolgendo un profondo lavoro di sensibilizzazione.Quando si sospetta di maltrattamento, rivolgersi con piena fiducia alle istituzioni competenti, innanzitutto alla Polizia: il bullismo va castigato.

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