
Edi Pastrovicchio non è capace, non è competente e non è all’altezza del ruolo che ricopre, per cui farebbe meglio a rassegnare le sue dimissioni seduta stante, per il bene di Dignano. Questo, in estrema sintesi il giudizio di Igor Orlić, leader della sezione locale della Dieta Democratica Istriana. La sua reazione arriva spedita dopo il dietrofront per l’opera di restauro del convento dei Cappuccini. “La Città di Dignano ha avuto cinque milioni di euro da spendere in investimenti territoriali integrati (ITI) e non ha preso un soldo. La scorsa settimana è stata pubblicata la lista definitiva dei progetti del quadro pluriennale 2021-2027 per l’area urbana di Pola che include Pola, Dignano, Barbana, Fasana, Lisignano, Medolino e Sanvincenti del valore iniziale di 33 milioni di euro. Con l’elenco consolidato delle opere che ora vale 27 milioni, Dignano non ha avuto nulla, benché potesse avere 4,4 milioni di euro”. La motivazione? L’impossibilità di entrare in possesso dell’immobile, attualmente occupato da una famiglia di otto persone. Non avendo l’amministrazione municipale trovato il modo di risarcirli, e prevedendo che la pratica potrebbe richiedere altri due o tre anni, Dignano ha rinunciato alla sua parte di contributi ITI.
Per la DDI una scusa come tutte le altre per mascherare l’inettitudine di un’amministrazione cittadina che non è in grado di risolvere alcun problema del territorio e quindi nemmeno un restauro. “Com’è possibile che tutti gli altri enti locali facciano largo uso dei contributi europei per i progetti territoriali integrati, mentre solo Dignano non è in grado di reggere il passo?”, si chiede Orlić e aggiunge che questa non è la prima volta che Dignano perde gli incentivi ITI: “Tre anni fa hanno rinunciato alla riqualificazione del Torcio, benché il progetto fosse in avanzato stato di realizzazione, solo perché il sindaco non ha voluto veder realizzato un restauro messo a punto dalla Dieta. La pressione fiscale del contributo di costruzione e l’imposta sul redditto è tra le più elevate ma non vi è alcun progetto di sviluppo, solo scuse e giustificazioni senza copertura. Dignano è letteralmente ferma tre anni e mezzo per l’incapacità del sindaco di amministrarla. Gli abbiamo dato 100 giorni, ma abbiamo visto subito che le sue doti di amministratore sono scarse. La sua inettitudine ha portato l’apparato amministrativo allo sfacelo. Il sindaco è stato abbandonato anche dai suoi più stretti collaboratori, ma c’è di peggio: se ne sono andati anche impiegati e funzionari capaci. Chiunque raccoglierà l’eredità di Pastrovicchio nel 2025 avrà delle brutte gatte da pelare per rimettere l’organigramma in sesto”, ha dichiarato Orlić senza avanzare la propria candidatura. “Anche adesso la DDI ha almeno cinque candidati migliori di Pastrovicchio”, ha detto, e aggiunto che la formazione politica verrà fuori con i nomi a tempo debito. E se Pastrovicchio dovesse rassegnare le dimissioni come richiesto? “Si va alle urne, e la DDI avrà la sua lista”, ha detto.
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