Dignano celebra sé stessa e il patrono

Il Consiglio cittadino ieri in seduta solenne, poi festa in piazza con musica, polenta e vin de rosa

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Dignano celebra sé stessa e il patrono

Sobria ma solenne, la seduta del Consiglio cittadino di Dignano in occasione della Giornata della Città e del patrono, San Lorenzo. Le misure adottate per contenere il contagio da SARS-CoV-2 ha ridotto il numero dei presenti e questioni di spazio hanno fatto sì che la seduta si svolgesse nella sala polivalente della Comunità degli Italiani di Dignano. Dai vicini di casa, insomma, essendo i palazzi cittadino e comunitario affacciati su Piazza del popolo.

 

Ai presenti, i saluti della presidente del Consiglio, Romina Bilić: “Abbiamo assunto la guida della Città consapevoli dei grandi problemi che ci saremmo trovati ad affrontare, ma pronti e determinati a risolverli per restituire alla nostra realtà lo splendore, l’unità e la proverbiale convivenza che ci rendono unici. Affrontiamo i compiti con il cuore, pieni di entusiasmo, sapendo di possedere competenze, responsabilità, esperienza e quel pizzico di giovinezza che certo non guasta… Vogliamo fare di Dignano il centro delle eccellenze, del sapere e dello scambio di esperienze, una città consapevole della sua ricchezza culturale. Sono tempi difficili… la pandemia castiga anche noi, ma il mondo va avanti. Le sfide sono grandi, ma le nostre possibilità ancora maggiori”, ha detto ai presenti.

Ha fatto seguito l’intervento del sindaco. “Solitamente – ha detto Edi Pastrovicchio -, in quest’occasione si fa il bilancio di un anno di attività. Certo, non posso farlo, essendo il mio incarico iniziato da breve; posso però dire qual è stata la situazione che abbiamo trovato e la mia visione di Dignano, spero realizzata tra qualche anno. Lo stato di cose trovato indica che Dignano è finanziariamente del 40 p.c. al di sotto di quanto rappresentato. Non è solo per conseguenza del Covid; è successo anche negli anni precedenti la pandemia e in situazioni tali bisogna ben ponderare le mosse. Nonostante ciò, la precedente gestione ha voluto progetti quali il recupero del Parco cittadino, un peso di 4 milioni di kune, che si sarebbero potuti investire diversamente e meglio. Per dire, Median non ha l’acqua corrente. Ma ci sono anche altri problemi: Valdenaga versa indennizzi a Dignano, ma non ha infrastruttura. Idem per via Vernal. Ma non occorre andare fuori le mura: ci sono problemi anche in centro. Non mi dispiace avere rinunciato al progetto del ‘Vecio torcio’: ben presto si sarebbe dimostrato una minaccia per le finanze cittadine. Abbiamo bisogno di ben altro. A Dignano nord si sta costruendo la viabile per la zona d’affari, con i mezzi del meccanismo ITU. Spero si farà lo stesso l’anno prossimo a Gallesano. Sono in corso altri interventi infrastrutturali relativi al progetto Vodyoung. Verrà il giorno in cui potremo permetterci pure di rifare il Vecio torcio”.

Sarà recupero modulare, a detta del sindaco, perché non si può fare tutto e subito: non saranno grandi progetti, ma piccoli passi. Un problema molto sentito, quello dell’edilizia abusiva, delle discariche altrettanto abusive…

Ancora una volta ha ribadito la politica delle porte aperte, la disponibilità a sentire gli altri, l’istituzione dei Comitati rionali.

”In maggio ho trovato a Palazzo molta gente brava, laboriosa, competente; resta però la sensazione che l’organizzazione non fosse stata delle migliori e allora abbiamo provveduto in questa direzione. Vedo Dignano, tra qualche anno, come un luogo nel quale la gente potrà vivere dei frutti del lavoro e in conformità con le condizioni e gli standard di vita del XXI secolo”. In conclusione, i ringraziamenti a collaboratori, partner, organizzazioni e ai media.

Tra i presenti pure Edi Pastrovicchio. Il sindaco di Valle, per la precisione, che si è rivolto ai presenti con brevi parole di circostanza. “Queste elezioni hanno castigato chi ha dimenticato di essere qui al servizio dei cittadini; ma vincere ci dà una grande responsabilità. I cittadini si aspettano risposte immediate. Auguri, e che l’anno sia migliore di quanto non lo sia stato finora”.

Breve intervento del presidente della Regione istriana, Boris Miletić. “Sono due mesi che ricopro l’incarico di zupano – ha detto -. Vi invito a fare tutti insieme un’Istria migliore. Già siamo particolari: le presenze turistiche danno 1,4 turisti per abitante; abbiamo ottimi prodotti agricoli; noi dell’amministrazione dobbiamo essere responsabili”. Bene anche nella lotta alla pandemia e questo lascia sperare che si riuscirà a capitalizzare gli sforzi anche in termini economici. Impossibile parlare di Dignano, senza dire dell’olio, o dell’Infobip. Ed è in queste direzioni che si deve guardare: alla tradizione e al futuro.

Per la cronaca, c’è stato un intermezzo musicale con Irena e Mauro Giorgi.

Auguri a Dignano, quindi. Che ieri sera ha festeggiato in piazza con musica, polenta e vin de rosa.

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