Destituiti due capireparto dell’ospedale

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Destituiti due capireparto dell’ospedale

Quasi si barrica dietro il diritto di non dover rivelare i motivi che l’hanno portata a destituire i capireparto di due divisioni ospedaliere, la Divisione di Chirurgia generale e il Reparto di Anestesia e Rianimazione. La direttrice dell’Ospedale di Pola, dottoressa Irena Hrstić, in una dichiarazione rilasciata ai media commenta così la decisione di destituire prima della scadenza del loro mandato, il caporeparto di Chirurgia generale, dott. Nadomir Gusić e il caporeparto di Anestesiologia, dott. Aleksandar Šuput.

No comment sui motivi

“Non parlerei dei motivi che mi hanno portata a destituire i due capireparto, anche se voglio dire subito che non è stato certamente a causa dei problemi incontrati con i turni dei medici ospedalieri nell’Unità di Pronto intervento medico dell’Ospedale di Marina. Al loro posto ho nominato con incarico ad interim, medici di comprovata esperienza, certamente capaci di fare il loro lavoro. Si tratta del dott.
Renato Vidos, già responsabile del Reparto di Chirurgia toracovascolare, e della primario dottoressa Lada Kalagac, anestesiologa (entrambi connazionali nda). Intanto, l’Emergenza ospedaliera ha firmato un contratto a termine con 3 medici, di cui due giunti dall’Istria e uno dalla Regione di Zagabria. Il concorso da noi pubblicato ha riguardato sei posti di lavoro, per cui ci attendiamo e speriamo di poter assumere ancora qualche medico”.

Tutto è sotto controllo

La direttrice non è nemmeno d’accordo con quanto riportato da un quotidiano, a propostio dell’affaticamento e dello stress che proverebbero i medici dovendo prestare servizio sia nei reparti che in Emergenza, e viceversa. Secondo lei, l’Unità in parola ha sempre funzionato in questo modo, ossia attingendo dai reparti ospedalieri specialisti come chirurghi, internisti e neurologi. A seconda del bisogno del momento e dei codici del cosid
detto “triage” (che è il trattamento usato nei diversi casi d’emergenza con cui la struttura si deve confrontare all’arrivo dei pazienti). Risulta certo che l’Unità ha registrato un calo d’interesse nei confronti della medicina d’urgenza, da quando questa era stata riformata nel 2011. “C’è un calo di personale che è oramai continuo, però non possiamo dire di avere dei grossi problemi in Emergenza Medica; ci sono sì delle cose da risolvere, però riusciamo ancora a tenere
tutto sotto controllo”, ha precisato ancora la direttrice ospedaliera.
Lo stesso discorso vale secondo lei, anche per l’emorragia del personale medico, che non definirebbe grave, o allarmante, nonostante si sia giunti in struttura alle lunghe liste d’attesa per cui per visite di controllo e accertamenti diagnostici si attende un anno e anche più. Attualmente, gli specialisti ospedalieri sono 173; nel 2016 hanno lasciato la corsia 8 medici specialisti, nel 2017 altri 6: il 50 per cento di costoro ha aperto studi privati oppure lavora per la sanità privata.

La reazione del Consiglio dei dipendenti

La destituzione straordinaria dei due ormai ex capireparto avrebbe generato la reazione del Consiglio dei dipendenti, contrario all’allontanamento di quelli che sono stati definiti “due validi medici”. “Se ho la responsabilità della gestione dell’ospedale, e devo garantire che la struttura funzioni, lo Statuto interno mi da la possibilità di decidere che cosa sia meglio fare quando si presenta un momento di crisi” è quanto ha ancora dichiarato Irena Hrstić, che non ha voluto però commentare i motivi che l’hanno indotta all’incirca un mese fa, a rassegnare le proprie dimissioni, che il Consiglio d’Amministrazione non aveva accettato. 

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