DDI. Un sito web per combattere l’edilizia abusiva

La pagina www.bespravnagradnja.hr, lanciata da 17 Città e Comuni guidati dal partito regionalista, farà vedere la reale portata dell’annoso problema

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DDI. Un sito web per combattere l’edilizia abusiva
L’edilizia abusiva in Istria è un problema ben radicato. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Ispettorato inefficace e DDI in guerra contro l’abusivismo. Si potrebbe riassumere così la conferenza stampa della DDI a Zagabria, al Sabor, poco prima dell’avvio del dibattito della Legge (abbastanza mal vista, bisogna dirlo) sul demanio marittimo. Hanno dato voce allo scontento per il grande disordine edilizio il presidente della DDI, Dalibor Paus e il presidente del Club dei parlamentari dietini, Emil Daus, presente il parlamentare Marin Lerotić.
La questione dell’abusivismo edilizio ben s’inquadra con la Legge sul demanio marittimo: gli esponenti dietini hanno ribadito l’impellente necessità di procedere con la tutela della fascia costiera in quanto bene pubblico, aspetto sul quale per anni si è glissato.
“Si discute della tutela della fascia costiera e al contempo in Istria e in tutta la Croazia vengono su interi paesi abusivi, edificati su terreni agricoli e in aree protette. Da lungo tempo segnaliamo il problema; l’Ispettorato che ha sede a Zagabria non ha abbastanza quadri – fioccano denunce e segnalazioni, che spesso e volentieri vengono ignorate o a queste si risponde con notevole ritardo. Noi segnaliamo, lo Stato non ci sente. E allora abbiamo deciso di provvedere da soli – le Città e i Comuni hanno fatto fronte unico e avviato una pagina web che farà vedere la reale portata del problema. Invitiamo i cittadini e darci una mano”, ha detto il presidente della DDI, Dalibor Paus.
La pagina web www.bespravnagradnja.hr è stata lanciata da 17 Città e Comuni nei quali la DDI è al potere: vi si potranno leggere i punti in cui sono sorte strutture abusive e il loro numero. Inoltre, i cittadini avranno l’opportunità di segnalare le strutture che ritengono in odore di abusivismo.
“Invitiamo le Città e i Comuni della Croazia ad aderire all’iniziativa, in modo da risolvere assieme il problema a livello nazionale. Abusivismo edilizio ed ecocidio trascendono il partitismo e la risposta deve quindi essere adeguata, al di là della colorazione politica. Dobbiamo unire le forze per tutelare gli interessi dei singoli e ogni metro di terra, in Istria e nel resto della Croazia”, ha concluso Paus.
Emil Daus ha sottolineato che il Club dei parlamentari dietini chiede urgenti modifiche alla Legge sull’Ispettorato all’edilizia.
“Chiederemo che le competenze in merito di divieto dei lavori al di fuori delle aree edificabili per gli edifici in muratura vengano demandate alle guardie comunali, che potranno così fermare i lavori e fare intervenire l’Ispettorato. Una modifica per certi versi piccola, ma che consentirebbe di reagire prontamente per tutelare l’ambiente. Sarebbe, insomma, un primo passo, e oltre non si può aspettare.
A lungo termine, dopo questo bicchiere d’acqua sul fuoco, la DDI chiede che le competenze dell’Ispettorato vengano decentrate e affidate all’autogoverno locale.

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