DDI. Marin Lerotić, addio al… veleno

Il parlamentare e membro del Consiglio cittadino lascia il partito

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DDI. Marin Lerotić, addio al… veleno
Marin Lerotić. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

La Dieta Democratica Istriana perde un altro pezzo. Dopo Boris Miletić anche il deputato Marin Lerotić lascia il partito, perché a suo dire sarebbe diventato una forza politica “marginale” in cui a farla da padrone sono la malagestione, gli intrighi politici e l’opportunismo. “La posizione politica assunta dal partito è sconcertante. Non mi riconosco più in questa Dieta Democratica Istriana, ormai da tempo ossessionata da un’illogica battaglia conflittuale di potere interna al partito”, ha spiegato Lerotić, che punta il dito contro gli attuali leader della Dieta, accusati di inseguire interessi personali. Lerotić spiega quindi che la sua è stata una decisione “sofferta, ma la più giusta da fare”. “Per oltre trent’anni la DDI è stata sinonimo di progresso, sviluppo e inclusione. Siamo stati una forza politica all’avanguardia e uno dei partiti regionalisti di maggior successo sia in Croazia che in Europa, capace di fare dell’Istria la prima Regione del Paese, sotto ogni punto di vista. Purtroppo, quella DDI non esiste più”, ha continuato l’ormai ex dietino, il quale ritiene che l’attuale Presidenza non abbia in alcun modo giustificato la fiducia ottenuta dai tesserati. “Non hanno né programmi, né idee”. Così Lerotić, che con rammarico definisce l’attuale DDI una forza politica moribonda, senza arte né parte. “Il rating o gradimento della DDI non è mai stato così basso. E purtroppo, non vedo alcun segnale di ripresa”, ha poi commentato Lerotić, aggiungendo che non intende passare a nessun altro partito. “Da oggi sono un deputato al Sabor indipendente, così come sarò indipendente anche in seno al Consiglio cittadino di Pola”, ha concluso.

Dalibor Paus.
Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Per Dalibor Paus, presidente della DDI, le dimissioni di Marin Lerotić, giungono a sorpresa, ma non sorprendono. “Non soltanto Lerotić è insoddisfatto, anche noi lo siamo, naturalmente di lui”, ha commentato Paus, aggiungendo che l’astio nei confronti degli attuali vertici della DDI nasce il giorno della fuoriuscita dal partito del suo mentore Boris Miletić, assieme a cui ha falsificato i sondaggi che hanno poi portato alla perdita del potere a Pola. “Da quando sono stato nominato presidente – ha continuato Paus – né Lerotić né chiunque altro ha goduto della protezione che Miletić gli ha sempre assicurato. “Niente giochi. Il posto all’interno del partito deve essere conquistato attraverso azioni concrete e il duro lavoro”, ha proseguito Paus, che ha pure invitato Lerotić a rinunciare al seggio parlamentare e a restituirlo al partito che lo ha candidato. “La DDI ha attualizzato problematiche che Lerotić e Miletić per anni hanno evitato di discutere. Naturalmente mi riferisco all’abusivismo edilizio e alla lotta alla corruzione”, ha spiegato Paus.

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