
Cordiale incontro, e si spera proficuo, quello dei rappresentanti della Società “Dante Alighieri” di Pola e del Comitato “Dante Alighieri” di Siracusa, ieri in sede della Comunità degli Italiani di Pola. Va puntualizzato innanzitutto che la Società Dante Alighieri, con sede a Roma e fondata nel 1889 allo scopo di tutelare e diffondere la lingua e la letteratura italiana nel mondo, conta oltre 500 sede locali, sparse in 80 Paesi del mondo in tutti i continenti. La delegazione di Siracusa, composta da Sebastiano Rizza e Paolina Ruscica, responsabili del settore Erasmus+ presso il proprio Comitato, è stata ospitata dalla presidente e dalla vicepresidente della “Dante” polese Kristina Fedel Timovski e Debora Radolović, tra l’altro preside della SMSI “Dante Alighieri” di Pola e dell’Assemblea CI. Si è trattato del primo incontro tra le due associazioni, promosso da Rizza, il cui obiettivo era quello di intraprendere la collaborazione e la partecipazione ai progetti Erasmus+, programma di mobilità studentesca dell’Unione europea. Per la Società di Pola, a detta della presidente, l’idea era quella di allargare la rete con le conoscenze delle “Alighieri” nel mondo e sondare la possibilità di portare a termine progetti comuni. Il tutto con gli scambi di docenti, visite di studio reciproche e quant’altro.
“La ‘Dante Alighieri’ di Pola – ha spiegato Fedel Timovski -, oltre a organizzare corsi di lingua italiana, promuove manifestazioni, concerti e incontri vari, che purtroppo non sono frequenti, in quanto i finanziamenti scarseggiano e vengono elargiti solamente dalla Regione istriana e dalla Città di Pola. Il nostro obiettivo è quello di cercare di attirare nuovi membri e un nuovo pubblico, e in merito in parte ci siamo riusciti grazie all’apertura di un nostro sito Internet con dei contenuti interessanti, che mettono in risalto l’organigramma, gli obiettivi prefissati, le attività culturali e i corsi di italiano che organizziamo. Un particolare riscontro positivo hanno avuto i podcast ideati e curati da Luisa Sorbone, che sono dedicati alla lingua e alla letteratura italiana. Continueremo con questo progetto considerato che viene sostenuto dalla Regione istriana”. Da parte sua Radolović in qualità di preside ha reso noto che la Scuola media superiore italiana ha già delle esperienze con l’Erasmus+, tra cui le visite a Ponziano e Piacenza svolgendo dei particolari tipi di formazione denominati “job shadowing”. “L’altro versante riguarda le scuole croate – così Radolović -, dove l’italiano viene insegnato come lingua straniera. Com se non bastasse da settembre a causa della riforma modulare la lingua italiana sparisce, in quanto non viene valutata come lingua dell’ambiente; in pratica ‘si sono dimenticati’ della nostra minoranza. Oggi l’italiano è una L2, però diventerà una materia facoltativa, con sole due ore aggiuntive in cinque giorni”. “Se c’è la volontà si può ripristinare questa vicenda, però se è una scelta politica è un’altra storia – così Rizza –. Quest’oggi abbiamo firmato un accordo di collaborazione tra le parti su un nuovo progetto Erasmus+, però noi possiamo offrirvi solamente l’aiuto con la nostra esperienza nel programma. Stando alle esperienze personali consiglierei di fare dei consorzi con altri istituti scolastici in merito ai progetti, che poi vengono accettati più facilmente dall’agenzia nazionale”, ha puntualizzato Rizzo. Con questo incontro è stato fatto il primo passo quindi, e l’accordo unanime dei presenti è stato quello di contattarsi a vicenda e nel settembre prossimo fare il punto sulle prossime mosse da intraprendere.
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