Che il mare nasconda soprese non lo scopriamo certo ora. Ci sono quelle belle e quelle brutte. Quest’ultime ce le ha regalate nel fine settimana l’insenatura di Stignano dove dalle acque sono stati estratti un furgone, una Mercedes e una barca affondata.
È questo il risultato di un’azione di pulitura dei fondali organizzata dall’Associazione Zelena stopa (Traccia verde) di Samobor capitanata dal fotogorafo e attivista ecologico Romeo Ibrišević. A dare man forte agli ecologisti sono stati i subacquei della Società Ariel di Lisignano.
Quella di Stignano è una delle tante iniziative promosse da Romeo Ibrišević che vuole sensibilizzare sia l’opinione pubblica che il Ministero competente sull’importanza della tutela dell’ambiente e della natura. Il recupero delle carcasse dall’insenatura di Stignano fa parte di un progetto di lunga data avviato da Ibriševič nel 2004 e che si chiama appunto “Puliamo la Croazia dalle carcasse d’automobile”. Da allora ne sono state rimosse nientemeno che 14mila sia dal mare che circonda le isole della Dalmazia, dai Parchi naturali del Velebit, Žumberak e Medvednica, dal lago di Bottonega, dai fiumi tra i quali il Quieto…
”La nostra associazione ha un numero di membri limitato, ma ci diamo da fare in diverse azioni ecologiche. Siamo aperti alla collaborazione con tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente”, ha dichiarato Romeo Ibrišević.
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