Da Orvieto a Pola per conoscere i drammatici eventi storici

Viaggio del ricordo: 32 studenti dell’Istituto Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale accompagnati dai docenti hanno fatto tappa ieri mattina alla Scuola media superiore italiana «Dante Alighieri»

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Da Orvieto a Pola per conoscere i drammatici eventi storici
Gli studenti e i docenti di Orvieto davanti alla Scuola media superiore italiana “Dante Alighieri”

Un prezioso momento di formazione, conoscenza, ricerca e approfondimento delle tragiche vicende del Confine orientale italiano, per promuovere tra le giovani generazioni la storia e la memoria relativa alle Foibe e al dramma dell’Esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. È questo il “Viaggio del ricordo”, un singolare progetto didattico e di arricchimento formativo promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito della Repubblica d’Italia e da FederEsuli (Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati) che focalizza la Memoria come elemento essenziale per contrastare fenomeni di intolleranza, xenofobia e fanatismo ideologico, ricordando che la storia è parte integrante della cultura e della tradizione di una comunità. L’obiettivo didattico-formativo, educativo, ma anche culturale dell’iniziativa, è quello di conoscere e comprendere i drammatici eventi del Novecento per offrire agli studenti e alle studentesse la possibilità di coniugare la storia e la memoria attraverso l’apprendimento esperienziale e la riflessione condivisa, per un’educazione alla pace e al rispetto dei diritti umani. Purtroppo, non a tutti è concessa questa opportunità. Non è il caso dell’IIS ACP (Istituto Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale) di Orvieto, ammesso assieme ad altre scuole secondarie di primo e secondo grado a partecipare all’edizione 2024/2025 del “Viaggio del Ricordo. Viaggio che per i 32 migliori studenti dell’Istituto è ormai iniziato da qualche giorno.

Gli ospiti di Orvieto

I saluti di benvenuto
Dopo avere visitato la Foiba di Basovizza, Trieste e Pirano, nella mattinata di ieri, i ragazzi e le ragazze di Orvieto – accompagnati dai professori di letteratura italiana e storia, Marella Pappalardo e Riccardo Cipolla, dalla prof.ssa di religione Lorena Frustagatti e dalla prof.ssa di storia dell’arte Valentina Bassano – hanno raggiunto Pola. Precisamente la Scuola media superiore italiana “Dante Alighieri”. Ad accoglierli e porgere loro il saluto di benvenuto, con il tradizionale scambio di doni, è stata la preside dell’Istituto, Debora Radolović, che dopo lo scambio di saluti e dei convenevoli di rito, ha scelto di non parlare subito della scuola, ma di dare “un’infarinatura generale sulla Comunità Nazionale Italiana”, spiegando ai ragazzi concetti come identità e appartenenza. La direttrice scolastica si è quindi brevemente soffermata sull’esodo, sulla strage di Vergarolla e sui motivi (ostinazione, testardaggine, tenacia, profondo legame con la terra…) che, nonostante la paura e le innumerevoli difficoltà, hanno spinto molti italiani a non lasciare l’Istria. Parlando della CNI, la preside non ha potuto poi fare a meno di menzionare le istituzioni della CNI, ma anche “La Voce”. “È il nostro quotidiano. Ci rappresenta”, è stato il suo commento. Ovviamente, l’attenzione si è poi spostata sulla “Dante Alighieri” e la sua offerta formativa. Agli ospiti di Orvieto, Debora Radolović ha, dunque, raccontato che la SMSI di Pola ha avuto nel corso degli ultimi 70 e più anni diverse sedi, sempre provvisorie.

Debora Radolović presenta l’aula di fisica

Le sfide della scuola CNI
“Finalmente, dopo decenni di attesa abbiamo una sede tutta nostra”, ha spiegato la direttrice, ricordando che l’attuale edificio è stato inaugurato il 10 ottobre 2001 dagli allora presidenti delle Repubbliche italiana e croata, Carlo Azeglio Ciampi e Stjepan Mesić. Illustrato poi l’ordinamento scolastico croato e le varie sfide che le istituzioni scolastiche italiane sono costrette ad affrontare a causa di alcune illogicità del sistema scuola in Croazia, Debora Radolović ha tenuto a ribadire come la SMSI, sebbene scuola italiana, sia aperta a tutti, indipendentemente dalla comunità nazionale di appartenenza. Altri argomenti approfonditi sono stati l’istroveneto, l’istrioto, i progetti della “Dante” e – come accennato in precedenza – i percorsi formativi offerti.

Il tour negli spazi della scuola

Storia dolorosa e tormentata
La parola è stata quindi ceduta ai ragazzi ospiti, che alla preside hanno chiesto informazioni circa l’orario giornaliero delle lezioni, sul sistema scolastico e tanto altro ancora. L’incontro non poteva proseguire se non con un tour della scuola. Agli ospiti di Orvieto sono state così presentate le aule, i laboratori, il refettorio e la palestra, che hanno colpito positivamente non soltanto gli studenti, ma anche i docenti. “È una scuola bellissima, curatissima e ricca di contenuti”, è stato, infatti, il commento della prof.ssa Marella Pappalardo, che dopo avere saputo del progetto ha subito risposto all’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione e del Merito per la presentazione di manifestazioni di interesse per la partecipazione degli studenti al “Viaggio del ricordo”. “Sono felicissima che il nostro Istituto abbia vinto il bando. Come, tra l’altro sono contentissima e onorata che i nostri ragazzi abbiano avuto l’opportunità di visitare le terre di origine degli esuli e di conoscere i rimasti e la loro dolorosa e tormentata storia”, ha proseguito la docente che, sempre a proposito del “Viaggio del ricordo” sostiene essere “un’occasione per i giovani per vivere un’esperienza nuova, conoscere una storia purtroppo taciuta per troppo tempo per motivi ideologici e politici”. “Credo che questo viaggio aiuterà i ragazzi a capire gli orrori, il dolore, la sofferenza e gli inevitabili sconvolgimenti che, inevitabilmente, ogni guerra provoca”, ha concluso la prof.ssa, che assieme ai colleghi ha regalato alla “Dante Alighieri” in segno di ringraziamento e ricordo una splendida serigrafia bozzetto di una delle vetrate del Duomo di Orvieto che ritrae la formella con l’offerta di Gioacchino e Anna, realizzata nel 1990 da una docente dell’Istituto. Salutata la preside Debora Radolović, la comitiva orvietana si è incamminata in direzione del centro per una visita alla Città. Per gli studenti, il “Viaggio del ricordo” proseguirà con una visita a Rovigno (in programma oggi) prima del rientro in sede.

La consegna della serigrafia

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