Da Bergamo alla scoperta di Pola

Più di 80 allievi del Liceo Artistico statale Giacomo e Pio Manzù soggiornano in Istria nell’ambito di una cooperazione instaurata con la SMSI «Dante Alighieri». Una delle tappe d’obbligo per conoscere la «città romana» è stata la visita all’anfiteatro

0
Da Bergamo alla scoperta di Pola
Gli studenti del liceo artistico di Bergamo dentro l’anfiteatro. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

È in corso la mappatura sistematica dei monumenti romani di Pola. Ma non sono dei grandi esperti scienziati a occuparsi di quella che risulta proporsi quale analisi morfologica e iconografica dei nostri spazi cittadini d’epoca antica studiati nella loro architettura, configurazione e significanza al fine di riconoscerne l’identità ed il valore. Protagonisti della ricerca delle caratteristiche e insieme della cronologia della città antica che fu parte integrante del vasto impero, sono oltre 80 allievi del Liceo Artistico statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo, giunti in Istria nell’ambito di una cooperazione instaurata con la Scuola Media Superiore Italiana Dante Alighieri di Pola. La missione di ieri mattina era stata quella di inaugurare il percorso didattico avente come argomento la valorizzazione di Pola romana attraverso uno scambio tra scolaresche di evidente, grande valenza civica e culturale.

Abbiamo incrociato la numerosa comitiva dentro e fuori all’Arena, i ragazzi intenti ad ammirare le bimillenarie pietre, in sosta davanti alle vestigia e anche entusiasti di fare qualche acquisto di qualità nel negozio di souvenir gestito dal Museo archeologico istriano. Da qui è partita quest’escursione che si colloca all’interno del progetto Monitor 440 “Le vie nella storia per una condivisa identità europea”, ideato dalla prof.ssa Barbara Mocibob, docente del liceo bergamasco, e approvato dallo stesso Ministero italiano. L’attività, iniziata a settembre, si svilupperà nel corso di tutto l’anno scolastico al cui termine si terrà a Bergamo un convegno alla presenza di studenti, docenti e di autorità del mondo della scuola, mentre è già prenotata la visita di restituzione da parte della scolaresca della Dante.

Ricostruzione architettonico-urbanistica
Sotto la guida del dirigente scolastico bergamasco Cesare Emer Botti, della stessa prof.ssa Barbara Mocibob coadiuvata dal contributo di altri docenti, sono sbarcati a Pola praticamente quasi tutte le sezioni didattiche dell’istituzione lombarda. Fatta eccezione per l’indirizzo figurativo, sono andati alla ricerca di Pola romana gli allievi dell’indirizzi audiovisivo multimediale, d’architettura, di design e di grafica pubblicitaria. A spiegare l’attività messa in campo a passeggio tra i monumenti di Pola, è la docente guida, esperta nel campo audiovisivo multimediale: “I ragazzi, in questi giorni – così Barbara Mocibob, di origine polesana – avranno l’occasione di ammirare Pola con un focus particolare sulla città romana, che li vedrà operativi sia per una ricostruzione architettonico-urbanistica, ovviamente eseguita a livello scolastico, la quale li metterà alla prova per vedere se tutto quanto imparato in cinque anni di liceo ha dato i suoi frutti. I grafici progetteranno della segnaletica indicante il percorso principale dove si affacciano le principali emergenze architettoniche romane di Pola”.

Un progetto d’insieme
“L’indirizzo di design e architettura – ha continuato la nostra interlocutrice – creeranno progetti e info point collocati in corrispondenza delle principali emergenze architettoniche antiche, intese quali punti nodali fortemente in vista e riconoscibili. L’indirizzo audiovisivo-multimediale documenterà, a sua volta, tutto il lavoro, non solo quello prodotto in questi giorni a Pola, ma anche a Bergamo, fino a creare una sorta di docufilm a testimonianza dell’attività realizzata per fasi da fare confluire in un progetto d’insieme grazie all’approccio interdisciplinare. Per fare ciò abbiamo la fortuna di collaborare con la Dante Alighieri e la dirigente Debora Radolović che ci ha accolto. Quindi, noi ricambieremo l’ospitalità della Dante e così come oggi gli allievi della SMSI polese stanno facendo da Cicerone ai nostri ragazzi attraverso Pola, a Bergamo i nostri allievi faranno altrettanto. Prevediamo di tornare con una piccola delegazione di allievi dell’indirizzo audiovisivo multimediale a Pola in aprile per esporre i risultati conclusivi della progettazione”.

Gli allievi della Dante a fare da guide
Dunque, a fare da coprotagonisti di questa piacevole gita in ambiente urbano erano ieri anche gli allievi della Dante, che hanno vestito i panni di guide turistiche, formate durante le lezioni impartite dalla docente di storia Marta Banco, anch’essa nel ruolo di Cicerone principale. Divisi in cinque gruppi gli allievi ospiti hanno passato in rassegna piazza Foro e il Tempio d’Augusto, piazza Port’Aurea e il suo Arco dei Sergi, Porta Ercole, Porta Gemina e il ninfeo. La tournée d’istruzione si è conclusa con un appuntamento al Palazzo municipale dove la delegazione bergamasca è stata ricevuta dal vicesindaco in quota CNI Bruno Cergnul, che ha espresso loro il caloroso benvenuto a nome della Città di romana memoria.
”Abbiamo avuto un’opportunità unica – così la preside della Dante, Debora Radolović – di far scoprire Pola ai ragazzi di Bergamo, di offrire a una comunità lombarda, a una scuola d’eccellenza l’occasione di realizzare un prezioso progetto. È un’istituzione che ci onora della sua presenza. Diamo a loro tutta la disponibilità a facilitare la scoperta di Pola. È un opportunità per conoscerci a vicenda e, speriamo, per portare avanti nuove idee e attività assieme”.

Un elemento di condivisione del sapere e delle culture
Sarebbe stato pittoresco e alquanto curioso parlare nel dialetto della lingua lombarda appartenente al ramo lombardo orientale afferente al ceppo delle lingue gallo-italiche con Cesare Emer Botti, dirigente del Liceo Liceo Artistico statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo. Lo stesso preside ci ha scherzato sopra dicendo che “l’è dura parlar Bergamasc” pur vantando le nostre comuni radici storico-culturali: le mura di Bergamo sono state costruite dai veneti e ancora recano in vista la simbologia della repubblica marciana.
È soddisfatto di essere a Pola e come mai questo interesse specifico proprio nei confronti di Pola romana? “L’interesse è nato da questo progetto ministeriale che ha messo da parte delle somme previste per l’ampliamento dell’offerta formativa. La nostra docente aveva già avviato un percorso riguardo gli esuli Dalmati, su Pola e la Croazia ed è risultato interessante ampliare le conoscenze riguardo a tutte quelle costruzioni del periodo romano proiettate nel nostro tempo come anche tenere in mente una visione futura. La Croazia entra a gennaio nell’eurozona e quindi anche questo diventa un elemento di condivisione del sapere e delle culture, in una prospettiva di pace in un’Europa unita. In questo momento, quando il mondo si sta dividendo è importante rimanere insieme. Questo è anche un valore che come scuola cerchiamo di trasmettere ai nostri ragazzi”.

Cesare Emer Botti.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Legare la parte teorica alla gita d’istruzione 
Sul soggiorno a Pola abbiamo parlato con Elisa Alvaro, dell’indirizzo audiovisivo multimediale: “Il nostro compito è quello di creare il docufilm. Di concreto ci siamo suddivisi il lavoro: qualcuno fa delle fotografie, altri producono dei video. Lo scopo finale è generare un elaborato che permetta a noi, ma anche a chi non ha partecipato al viaggio, di vedere i vari momenti d’attività e soprattutto documentato quello che si fa di particolare a Pola. Vi sono altri allievi che, in realtà, lavorano sul progetto restando a Bergamo. È un modo per legare la parte teorica e quella più tangibile della gita d’istruzione. Siamo degli inviati speciali, autori di una tappa progettuale intermedia”. Che ne dite di Pola e dell’Arena? “Siamo appena arrivati l’altra sera e la città, vista sotto le luci della sera, mentre eravamo in giro da soli, è già piaciuta. Siamo impressionati dall’Arena. Colpisce il fatto che dopo tanti secoli sia ancora così bella e integra.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display