Un riconoscimento lusinghiero, quello ottenuto dalla Comunità di cultura tecnica di Pola, alla quale recentemente è stato assegnato il Premio annuale di cultura tecnica “Faust Vrančić” per il 2023 da parte del Ministero della Scienza e istruzione. Si tratta del riconoscimento più prestigioso a livello nazionale che in pratica conferma la qualità e la continuità (tra l’altro combacia con i trent’anni della sua fondazione) della Comunità di cultura tecnica polese, annualmente impegnata in una miriade di programmi e attività, dedicati in primo luogo alla formazione educativa dei giovani, a partire dagli asili sino ad arrivare agli studenti universitari; ma non solo, sono coinvolti cittadini che appartengono anche alla terza età. Per parlare dell’attività della Comunità di cultura tecnica polese abbiamo incontrato Anton Pletikos, di professione ingegnere meccanico e segretario della Comunità dal 2008, che ricopre il ruolo di coordinatore della stessa, e accanto alla contabile Mirijana Petean e Jasna Verk, responsabile del Centro per le attività tecniche di Veruda, è un impiegato fisso della Comunità.
Attività continua
“La nostra Comunità è nata il 30 luglio del 1994 – così Pletikos –, come erede della Tecnica popolare di Pola, attiva ancora dal 1950, e che nel tempo ha cambiato diverse denominazioni. Nell’insieme dunque si tratta di 8 decenni di lavoro che hanno portato a risultati significativi nel lavoro pedagogico, scientifico, e specialistico nella cultura tecnica, e delle associazioni di categoria che sono oltre 20. A parte i finanziamenti, svolgiamo i lavori di contabilità, partecipiamo a manifestazioni in qualità di co-organizzatori, celebriamo i giubilei delle nostre associazioni, organizziamo esposizioni nonché competizioni”. Pletikos ha puntualizzato che nell’ambito della Comunità di cultura tecnica di Pola operano il Centro per la cultura tecnica di Veruda, nonché il Centro per la popolarizzazione della scienza e delle innovazioni della Regione istriana. Il primo ha iniziato con le proprie attività cinque decenni fa e può definirsi un’istituzione extra scolastica di carattere istruttivo-educativo e che è un vettore diretto nell’alfabetizzazione scientifica e tecnica dei bambini e dei giovani.
Il coinvolgimento degli alunni
“Il Centro di Veruda – ha proseguito Pletikos –, seguendo i programmi della Comunità di cultura tecnica, organizza corsi-laboratori di base e avanzati in vari campi: cultura stradale, automodellismo, robotica ed elettronica, informatica, fabbricazione, radiogonometria amatoriale, modellismo navale aerospaziale, fotografia digitale… Inoltre, viene equipaggiato costantemente, i programmi vengono perfezionati. Nel 2023 ai vari laboratori hanno preso parte 240 alunni, a quelli estivi altri 58”. Il Centro per popolarizzazione della scienza e delle innovazioni della Regione istriana è stato fondato nel 2015 in collaborazione con l’Agenzia regionale per lo sviluppo – IDA, ed è l’unico di tale tipo in Croazia. Il fine è quello di attrezzare il Centro ubicato a Pola, che è dedicato ai ragazzi delle scuole elementari sino alle classi finali di quelle medie, estendere la scienza tra i più giovani, far riscoprire loro l’interesse e l’amore verso la stessa e verso la ricerca: il tutto grazie a esperimenti interattivi per i quali esiste l’attrezzatura adatta.
L’Orto scientifico
“Tra i progetti di maggior importanza portati a termine lo scorso anno rientra senz’altro l’equipaggiamento e l’apertura dell’Orto scientifico – ha puntualizzato Pletikos –, ubicato nel cortile della Comunità e che sinora era uno spazio trascurato. Ora comprende delle impostazioni interattive di fisica, pannelli sulla tutela della natura sull’efficienza energetica quali il Pitagora… elettrico, la Ciminiera rotante, il Carosello animato, la Campana tubolare grazie alla quale viene intonato ‘L’inno alla gioia’… Viene usato dalle scolaresche e/o dagli asili 2-3 volte alla settimana, durante le ore di lezione. Poi abbiamo due laboratori di fisica, il primo comprende l’elettronica e il magnetismo, e il secondo meccanica, ottica e meteorologia e vengono seguiti da Mario Turić e Igor Macuka; inoltre quello di chimica, seguito da Josip Bilić ed Ener Špada. L’anno scorso per di più abbiamo equipaggiato il laboratorio FabLab (Fabrication laboratory), diretto da Filip Šugar e basato sulla modellazione 3D. Il tutto ovviamente per la popolarizzare dello STEM. I giovani d’oggi in gran parte ‘concentrati’ sui telefonini hanno così la possibilità di vedere dal vivo come funziona la tecnologia”, ha aggiunto Pletikos, che si è soffermato pure sul Festival della scienza, che a livello nazionale si svolge dal 2003 e a Pola grazie alla Comunità di cultura tecnica dal 2012 e comprende una cinquantina di relazioni.
“Va menzionata la terza edizione della Scuola estiva dei pedagoghi di cultura tecnica che si tiene in agosto, e in particolar modo la grande azione annuale ecologica, promossa ancora nel 1996 dalla Comunità con il sostegno della Pro loco e dai club di sub e di radioamatori, grazie alla quale viene pulita minuziosamente la costa nel Polese. L’anno scorso per esempio abbiamo pulito la baia al ‘Bianco’, e va detto che con gli anni diminuisce la quantità dei rifiuti raccolti”, ha detto ancora Pletikos.
Quest’anno la Comunità di cultura tecnica organizza due importanti eventi: l’apertura di una mostra di modelli navali, ovvero di velieri, in sede della Comunità, all’1 di clivo Glavinić e la pubblicazione della monografia della Comunità di cultura tecnica di Pola attualmente in fase di finalizzazione. “La Comunità di cultura tecnica di Pola è certamente una parte integrante della nostra cultura”, ha concluso Anton Pletikos.
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