Criminalità informatica: fenomeno in crescita

Le frodi in Rete sono ormai una costante. Ne parliamo con Vedrana Milovan del Servizio d’intelligence criminologica presso il Dipartimento Anticrimine della Questura istriana

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Criminalità informatica: fenomeno  in crescita
Vedrana Milovan del Servizio contro la criminalità informatica della Questura istriana. Foto: FREDY POROPAT

Un fenomeno in costante crescita, con moltissime sfaccettature che possono trarre in inganno le persone, precisamente derubarle tramite Internet e sempre con lo stesso fine: guadagnare illegalmente. Della problematica sempre più attuale abbiamo parlato con Vedrana Milovan del Servizio d’intelligence criminologica presso il Dipartimento Anticrimine della Questura istriana, il quale, oltre che di pedofilia online si occupa appunto di questo genere di criminalità, ossia di rintracciare i malviventi che attraverso una miriade di trucchi del mestiere riescono a mettere le mani su importi che a volte sono ingentissimi.

Ci può illustrare quali sono i reati che rientrano nell’ambito della criminalità informatica?
Va detto innanzitutto che la legge definisce due diversi tipi di reato: frode e frode informatica. La prima in generale consiste, per esempio, nel penetrare attraverso un personal computer all’interno di un altro PC o server che gestiscono i servizi, con lo scopo di rubare dati e informazioni, oppure per ottenere tali servizi gratuitamente e illegalmente. Inoltre viene realizzata senza che la vittima sia subito a conoscenza dell’inganno. I malviventi spesso riescono a ottenere il codice PIN o CVV per accedere poi al conto bancario del proprietario. I casi più frequenti di frode informatica sono legati alle transazioni illecite sui conti bancari. Allo stesso tempo i malviventi possono trovare in qualche modo la carta bancaria con tanto di PIN persi dai titolari e poi prelevare facilmente del denaro dai conti altrui, acquistare articoli online… Nelle truffe realizzate tramite Internet invece l’autore inganna “direttamente” la vittima allo scopo di ottenere qualcosa in cambio. Si svolgono esclusivamente tramite Internet; sui social network, tramite indirizzi di posta elettronica e piattaforme false in Rete. Solitamente le persone truffate denunciano i casi alla Polizia, però si presume che un elevato numero sia comunque restio a rivolgersi alle forze dell’ordine. Probabilmente a causa di un senso di disagio oppure perché hanno subito danni di poco valore o ancora si sentono responsabili dell’accaduto…

Si presume quindi che in alcuni casi i danni risultino molto ingenti…
Assolutamente. A volte i danni ammontano a diverse decine di migliaia di euro. I delinquenti con molta abilità utilizzano l’ingegneria sociale, in inglese social engineering, che riguarda essenzialmente la psicologia della persuasione. Nel concreto si tratta di diversi metodi, o meglio manipolazioni psicologiche, con le quali vengono raggirate le persone basandosi sui loro sentimenti. Sono frequenti le truffe “romantiche”, come pure il desiderio di un guadagno facile, grazie anche alla mancanza d’istruzione delle persone che infine cadono nei tranelli.

Si può dedurre di conseguenza che i malfattori, oltre a essere perfidi e maligni, hanno una buona conoscenza dell’informatica…
Certamente devono avere delle basi in materia. Poi vengono a galla la loro abilità e… creatività, tanto che costantemente riusciamo a individuare nuovi trucchi e artefatti con i quali vengono commessi dei reati. Allo stesso tempo possiedono capacità comunicative, sanno essere convincenti e attendibili, sempre con lo stesso fine: raggirare le persone. Questo fenomeno si allarga rapidamente e negli ultimi 5 anni è in forte crescita, tanto che ogni mese riceviamo una decina di denunce legate alla criminalità informatica.

Quali sono le vittime più frequenti?
A cadere maggiormente nei tranelli sono i giovani, che nell’intento di guadagnare soldi in poco tempo si dedicano al commercio di criptovalute, oro e azioni. Per loro sfortuna lo fanno servendosi di pagine web e piattaforme fasulle, grazie alle quali i malviventi, nella stragrande maggioranza dei casi residenti in altri Paesi, dopo avere ottenuto il denaro, le cancellano. Il che non vuol dire che non saranno rintracciati dalle forze dell’ordine.

Come risalire agli autori delle frodi e delle truffe?
Se i reati vengono commessi in Croazia è più facile risolverli grazie anche ai contatti con le varie istituzioni statali. Per quelli commessi all’estero al fine di risalire agli autori il procedimento viene inviato all’Europol o all’Interpol, che a loro volta si rivolgono ai competenti organi giudiziari. Va detto nella circostanza che i dati digitali come pure i modus operandi rimangono sempre “salvati” sia nei computer delle vittime che in quelli dei delinquenti e che il traffico su Internet non è completamente anonimo. Per la precisione, i malviventi per mettere in atto i loro loschi obiettivi sono costretti a usufruire dei servizi offerti in Rete. Ovvio che gli agenti di Polizia in questo campo vengono istruiti su che cosa e dove cercare.

Prevenzione della criminalità informatica. Quanto è stato fatto e quale sarebbe il suo messaggio ai lettori?
A mio avviso la prevenzione ha dato risultati positivi, anche se sono ancora molte le persone che vedendo delle offerte attraenti su Internet alle fine vengono beffate. Va detto infine che il grado di protezione dei cittadini è a bassi livelli in quanto non tengono conto dei propri dati personali oppure bancari. Uno degli esempi più frequenti ricade nel classico tranello dei giochi a premi, quando i singoli, dopo essere stati contattati da pagine web fasulle, nella speranza di ottenere un premio forniscono i propri dati ai truffatori. Quest’ultimi poi, sempre tramite Internet, possono fare quello che vogliono e usare i dati per altri reati. Il mio messaggio è di non abbassare mai la guardia. Prima di tutto verificate l’autenticità delle pagine web e proteggete i vostri dati personali e bancari. Infine, se per caso diventate vittima di truffa, denunciatelo alla Polizia.

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