«Cose da pazzi» all’SMSI

Undici allievi del Burgenland e altrettanti delle seconde e terze classi della «Dante Alighieri» stanno affrontando assieme un programma che ha come scopo perfezionare a vicenda le rispettive conoscenze del tedesco e del croato nell’ambito di un progetto dal nome particolare

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«Cose da pazzi» all’SMSI
Canti e musica del foclore che unisce gli allievi della SMSI e di Novi Sad. Foto: VITO PAOLETIĆ

Stanno succedendo “Cose da pazzi” alla Scuola Media Superiore Italiana “Dante Alighieri” di Pola, affossando ogni buona regola cui si attiene severamente la didattica più tradizionale, limitata allo stretto curriculum ministeriale e all’approfondimento di tematiche legate esclusivamente alle singole materie. In realtà, le “cose da pazzi” sono quelle contenute nel progetto in corso che fa compiere un originale percorso formativo in lingua tedesca, funzionando a ruota libera che va contro la solita metodica d’insegnamento e di uscire di seminato tra mistero, fantasia, occulto, mitologico, (para)normale, reale, surreale e onirico. Ebbene sì, dopo due anni di chiusura Covid forzata, torna a Pola lo storico scambio di stage tra la Dante e la realtà liceale di Eisenstadt. Undici allievi del Burgenland e altrettanti delle seconde e terze classi della SMSI stanno condividendo un’esperienza tutta particolare per la quale oltre che perfezionare a vicenda le rispettive conoscenze del tedesco e del croato, si tesse amicizia giocando con una forma di apprendimento che scaturisce dall’approccio interdisciplinare, linguistico, scientifico-tecnologico, matematico-logico e artistico-letterario alla sfera dell’immaginario, anche folle e macabro.

Uno scambio pluriennale
L’idea e la regia della settimana progetto in corso è del prof. Vito Paoletić che porta avanti il programma di scambio pluriennale con gli allievi croato-austriaci del Burgenland e che stavolta ha concesso ampio spazio di manovra ai docenti di casa e a quelli ospiti. Che cosa sta succedendo? Ebbene, al di là della specificità di una scuola della Comunità Nazionale Italiana, si sperimenta in più lingue, forti del fatto che il progressivo aumento dell’insegnamento/apprendimento di più idiomi apre le porte del territorio con le sue esigenze turistiche, dell’Europa (dove il tedesco è la lingua madre più parlata) e del mondo. Non è facile l’incontro con la lingua tedesca, richiede concentrazione, analisi approfondita e assimilazione lenta e meditata, ma tutti questi alunni oggi coinvolti nel progetto “Cose da pazzi” possono essere davvero dei testimonial della dimensione ludica che l’apprendimento linguistico può acquisire.

Comitive in gita con la guida di Vito Paoletić.
Foto: SMSI

Agenda fitta di appuntamenti
Ieri mattina si è avuto modo di accertare di persona il viaggio attraverso il territorio istriano compiuto nella dimensione del recondito con il laboratorio della prof. Tina Brajković. Intrattenimento garantito grazie ai solchi energetici, ossia alle leggendarie linee dei draghi, prese in prestito dalla cultura dell’estremo oriente, che secondo miti vigenti si incrociano in punti nevralgici a Montona, nella zona di Parenzo, nei colli di Pizzughi e Mordelle. Giorni fa si era stati ricevuti a Palazzo municipale, dal vicesindaco in quota CNI Bruno Cergnul e diventati protagonisti al magnifico corso di biologia marina nell’insenatura di Valsaline. Con gli esperti dell’istituto di ricerca Meeresschule austriaco si è stati subacquei e poi biologi, collezionisti di organismi marini e campioni da analizzare con il microscopio.
Il programma odierno? “Andremo in gita con il treno a Sanvincenti – informa Vito Paoletić – per una passeggiata e una visita a Castel Morosini-Grimani, cogliere le sfide enigmatiche della escape-room, imparare le leggende del popolo locale, fare conoscenza con gli occulti personaggi della notte, il vampiro Jure Grando, la strega Mare. Alla sera, poi ci si ritroverà tutti assieme negli ambienti della SAC Uljanik di Pola, per toccare con mano lo strumentario e la cultura del folclore istriano e nazionale, fino a dare vita ad un vero e proprio laboratorio di usi e costumi. Una volta conclusa questa graditissima esperienza, i nostri allievi si prepareranno a restituire la visita in inverno, speriamo nel periodo di carnevale”.

In viaggio sulle linee istriane del drago.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Le esperienze estive
L’opera di promozione della parlata alemanna e l’utilissima interkuturelle komunikation alla Dante non è portata avanti soltanto dalla progettazione con Eisenstadt. A parte il fatto di avere all’attivo tre docenti di tedesco – Vito Paoletić, Tina Brajkvić e Antonella Puh – ci si avvale anche della collaborazione volontaria di Nelly Hutzel e di Leticia Macan Schönleben (in tirocinio universitario), mentre si è ancora reduci da un’estate
iper-produttiva per quanto concerne gli stage nei Paesi dell’area linguistica germanica. Grazie all’energia inesauribile messa in campo dal prof. Vito Pauletić, la “Dante Alighieri” detiene un accordo di collaborazione niente meno che con la nota Bauhaus Unniversität, che a suo tempo aveva offerto giornate progetto con laboratori e attività e che quest’estate ha assegnato 6 borse studio ad altrettanti nostri allievi per uno stage di studio a Weimar. Nel medesimo tempo, l’allieva Veronica Ravarotto ha seguito il corso di lingua in Germania, dopo aver vinto una delle 12 borse di studio messe in palio dal governo tedesco, altri allievi della Dante si sono uniti al Campus del progetto sul Danubio, ad Ulma in Germania, che unisce i Paesi dell’area danubiana. Ancora una volta si è partecipato da membri attivi al progetto Erasmus che è l’incontro dei giovani a Grafenbach, piccolissima località rurale tra i monti della Carinzia, quest’anno dedicato alla sicurezza in rete e al cyberbulling, mentre l’ultima iniziativa in ordine di tempo è stato l’incontro di Novi Sad, sempre promosso nell’ambito del programma degli incontri danubiani di Ulm, che ha offerto laboratori creativi di teatro e folclore. Tutto ciò non solo per imparare le lingue, ma anche per abbattere i muri e costruire ponti nel nome dell’amicizia e dei veri valori tra giovani europei e non.

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