Continua il braccio di ferro tra l’investitore e i Verdi

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Continua il braccio di ferro tra l’investitore e i Verdi

In questi giorni è ripresa a Valovine la costruzione dell’impianto per la pratica dello sci nautico (ski lift), che nelle ultime settimane ha animato gli animi di tanti, anzi tantissimi cittadini e degli ambientalisti dell’Associazione “Zelena Istra – Istria Verde”, che ritengono il progetto dannoso per l’intero ecosistema marino e la colonia di Pinna nobilis che abita i fondali dell’insenatura polese. Con la ripresa dei lavori, puntuale pure l’ennesimo appello lanciato dall’Associazione ambientalista alla Città di procedere alla chiusura del cantiere, visto che gli investitori non hanno provveduto al rinnovo del contratto di concessione, scaduto il 10 luglio. Gli ambientalisti caldeggiano inoltre la revoca della concessione, sollecitando la Città a non rinnovare il contratto.

Mappatura della fauna marina
Diametralmente opposto a quello degli ambientalisti è il punto di vista della “Warm Up”, l’azienda responsabile della costruzione dello ski lift, che lo stesso giorno della ripresa dei lavori ha diramato un comunicato per informare i cittadini circa le misure di tutela dei fondali e della fauna marina adottate nell’ambito della realizzazione del progetto.
A tale proposito, i vertici della “Warm Up” fanno sapere di avere commissionato un approfondito studio sulla fauna marina di Valovine e non soltanto. Su disposizione dei responsabili del progetto sembra sia stata realizzata anche l’identificazione della posizione geografica di tutte le colonie di Pinne nobilis e delle altre specie animali dei fondali dell’insenatura, che assieme allo studio sulla fauna marina, nei prossimi giorni sarà inviato all’indirizzo del ministero della Tutela dell’ambiente e della natura. Entro la fine della settimana o all’inizio della prossima, inoltre, lo studio preliminare sullo stato dei fondali marini nell’insenatura di Valovine sarà accessibile a tutti gli interessati.
Tutela dei fondali
Nel prosieguo del comunicato, la “Warm Up” fa inoltre sapere che i dati ottenuti dalla geolocalizzazione delle colonie di Pinna nobilis permetteranno agli addetti ai lavori di proseguire la realizzazione dello ski lift senza pericoli per la fauna marina. I responsabili del progetto continuano dicendo che – oltre a non avere alcuna intenzione di distruggere l’ecosistema – una delle loro priorità sarà quella di arricchire la fauna ittica di Valovine, dando vita a un progetto di tutela dei fondali e creando un’apposita struttura sottomarina. La “Warm Up” assicura poi che lo ski lift e il futuro Wake Park di Valovine non avranno alcun impatto sull’ambiente. Anzi. Secondo i vertici dell’azienda responsabile della costruzione dell’impianto per la pratica dello sci nautico, lo ski lift, alimentato da motori elettrici, non potrà che portare benefici all’intero ecosistema marino attraverso l’arricchimento di ossigeno delle acque. In conclusione, i nuovi gestori dell’area marina di Valovine ricordano che prima del loro arrivo l’insenatura di Valovine e i suoi fondali erano pieni di rifiuti. Rifiuti che sono stati prontamente rimossi. (mm)

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