Consiglio municipale di Pola. I parcheggi rendono, ma costano troppo e vanno assolutamente rivoluzionati

Presentati ai consiglieri cittadini i Bilanci 2024 delle 20 società partecipate o controllate

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Consiglio municipale di Pola. I parcheggi rendono, ma costano troppo e vanno assolutamente rivoluzionati
L’azienda dei parcheggi è milionaria, ma va ripensata. Foto: DARIA DEGHENGHI

Gestione e Bilanci consolidati delle controllate o partecipate nel 2024 sotto la lente d’ingrandimento del Consiglio municipale di Pola, chiamato a prenderne atto, promuoverle o bocciarle (e non cambia nulla, perché la rendicontazione è un obbligo, con o senza l’approvazione dell’aula). Infatti il sindaco Peđa Grbin che le ha avute in eredità dal suo predecessore si è limitato a prenderne atto senza nemmeno cercare di farle passare per proprie, anzi. Ogni cambio di guardia a Piazza Foro porta necessariamente a questa spaccatura tra “il prima e il dopo”. Sui banchi dei consiglieri dunque le relazioni sulla gestione con bilancio di esercizio di 20 società controllate o partecipate dalle Città di Pola ed enti pubblici o altre società erogatrici di servizi comunali (nettezza urbana, servizi cimiteriali, reti idrica, fognaria, del gas, trasporti pubblici, amministrazione condominiale, asili, vigili del fuoco, teatro, biblioteche pubbliche ecc). Entra nel novero in virtù del 15 per cento di quote persino la società di calcio polese NK Istra 1961, in perdita nel 2024 di ben 3,4 milioni di euro.

Un disastro dal nome Castion
La gran parte delle nove municipalizzate ha chiuso l’anno in pareggio o con un lieve avanzo, ma due sono in perdita. Solito pugno in testa il bilancio di gestione del Centro regionale di gestione rifiuti di Castion, che ha detto addio al 2024 con un disavanzo di 512.731 euro lordi. E non sarebbero un problema (o perlomeno non sarebbero un problema serio) se non fosse per l’accumulo dei deficit nei setti anni di attività che a questo punto supera i quattro milioni e mezzo di euro. Un disastro anche finanziario che si somma a tutti gli altri deficit aziendali, che sono tanti e ormai sono anche drammatici. Di recente l’Ispettorato all’ambiente ha limitato la capacità di trattamento dell’impianto a 390 tonnellate al giorno. Sono stati revocati i contratti con gli enti locali, i conferimenti sono diminuiti, ma gli odori sgradevoli sono nuovamente all’ordine del giorno e rimane il problema dei costi dello smaltimento dell’RDF in attesa che il Governo o chi per esso (si dice che ci sta pensando l’ente nazionale di energia elettrica, HEP) si decida a realizzare il primo inceneritore di rifiuti pubblico che metta fine ai ricatti dei privati.

Pula Parking milionaria
Diametralmente opposta la situazione nella società che si occupa di parcheggi e segnaletica stradale, ora investita anche dell’obbligo di rimuovere le carcasse di auto e i veicoli senza targa dalle superficie pubbliche (Pula Parking), che ha chiuso il 2024 con un avanzo di poco superiore al milione di euro lordi (830.000 al netto), una cifra esorbitante ma comunque inferiore all’utile di 1,4 milioni lordi dell’anno precedente, che naturalmente lo Stato ha fatto in fretta a tassare. La pratica di accumulare capitali in vista della costruzione dell’autosilo in zona Campo Marzio è stata duramente criticata dai consiglieri, e tuttavia è continuata anche nel 2024. Ora che l’attuale amministrazione intende rinunciare al progetto, resta da vedere come e a quali fini verranno spesi i soldi prelevati dalle tasche dei polesi e dei turisti per il posteggio. Una municipalizzata deve per definizione “perseguire obiettivi di interesse pubblico come la produzione di beni pubblici e la soddisfazione dei bisogni pubblici” e non “perseguire lo scopo di lucro”, cosa che l’ex direzione ha perso di vista aumentando nuovamente, anche nel 2024, il numero degli stalli in regime di pagamento (ora sono 3.272). In alternativa a un autosilo di sette livelli che “resterebbe vuoto per gran parte dell’anno”, il sindaco Grbin propone una soluzione “policentrica”: un nuovo parcheggio di 102 stalli con strada d’accesso per l’area Drosina, uno sterrato lungo la stazione ferroviaria per l’area nord e un autosilo per l’area est al fianco del nuovo ospedale generale di Pola.

Amministrazione e servizi
Pula usluge i upravljanje, l’ultima tra le aziende municipali nata dalla fusione delle vecchie Pula Sport (gestione impianti sportivi), Castrum (amministrazione condomini), Fratarski (manutenzione spiagge) e Tržnica (mercati), ha chiuso il 2024 con appena 10.192 euro di utile, in pratica un pareggio di bilancio, ma con forti disparità interne, come l’avanzo di 145.053 euro dei mercati e il disavanzo degli impianti sportivi che supera i centomila euro. Si registra anche l’ammanco di 50.097 euro del primo canile pubblico che sta facendo fatica a convincere gli enti locali dell’anello a fruire dei propri servizi. Luka Pula ha chiuso l’anno con un disavanzo sopportabile di 59.600 euro; Monte Giro non è mai in perdita, e infatti ha liquidato il 2024 con 54.000 euro di entrate superiori alle spese; l’azienda del gas (Plinara), che è una partecipata e non una controllata di Pola, presenta un avanzo di 220.115 euro; mentre la nettezza urbana (Herculanea) ha trattenuto in cassa 164.838 euro. In lieve aumento anche i ricavi dei trasporti pubblici, pari a 59.187 euro, mentre l’azienda idrica nata dalla fusione di tre ex municipalizzate (gli acquedotti di Pola e di Albona e la rete fognaria di Medolino), oggi denominata Vodovod Pula Labin registra un modesto guadagno di appena 4.512 perché l’azienda investe ogni centesimo disponibile nel potenziamento delle reti fognarie e idriche.

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