Dopo i fatti, arrivano le interpretazioni, i commenti, le condanne. L’imprenditore e consigliere municipale, uno dei più stretti collaboratori del sindaco, Kristijan Biteri, avrebbe aggredito e colpito con una spranga di ferro gente del vicinato. Telegrafica la prima dichiarazione in merito del sindaco Zoričić: “Dopo i fatti sono partite le indagini degli inquirenti che non posso assolutamente commentare. Siccome non ho l’accesso ai video, appena avrò una comunicazione ufficiale dalle forze dell’ordine mi rivolgerò al pubblico sulle conseguenze della faccenda e sulla posizione del collega Biteri in seno al Consiglio municipale. Ovviamente non accetto nessuna forma di violenza, né entro nel merito del contenzioso perché si tratta di affari privati. Ne riparleremo al termine dell’inchiesta”.
Tolleranza zero verso la violenza
Tra le prime reazioni a caldo, quella del consigliere Sean Soldatić (HDZ), tra i sostenitori del sindaco: “Condanno la violenza, lo scontro fisico che si è consumato nel centro storico di Pola e che ha visto coinvolto il consigliere municipale Kristijan Biteri della lista civica del sindaco Filip Zoričić. Come collettività abbiamo l’obbligo di diffondere la cultura della tolleranza zero verso ogni tipologia di violenza, ma tra le tante la peggiore e la meno tollerabile è quella di un politico in luogo pubblico”, ha scritto Sean Soldatić sui social.
Gli ha fatto eco la presidente del Consiglio Marija Marković Nikolovski, ultimamente in rotta di collisione col sindaco che in precedenza aveva appoggiato: “Condanno ogni forma di violenza. Sono sconcertata e disgustata dal comportamento del consigliere Biteri”. Questa la lapidaria considerazione della presidente.
La leader dell’opposizione, Dušica Radojčić (Možemo), ha adottato lo stesso atteggiamento di ripugnanza e condanna della presidente. A suo dire, sono quattro anni che in aula si ascolta il “linguaggio di strada” del consigliere Biteri, che ora ha finito per portare in piazza anche la violenza. Per questo ha deciso di sporgere denuncia ma ci si aspetta come minimo la sua rimozione da ogni incarico pubblico. Secondo Radojčić, “sono noti anche gli scatti d’ira del sindaco” per cui non ha da stupire che la violenza si propaghi anche tra quelli da cui si fa accompagnare.
Serve un’esame di coscienza
Valter Boljunčić (IDS-DDI) è dell’opinione che la violenza non è mai la soluzione ad alcuno dei problemi che si presentino: “La violenza non risolve nulla. Kristijan Biteri ha partecipato a una rissa essendo consigliere municipale, e per di più vicepresidente del Consiglio municipale, un ruolo che ha il suo peso. Durante la legislatura si è fatto un gran parlare di sicurezza e prevenzione, sono state acquistate telecamere di sorveglianza e ingaggiati operatori di vigilanza privata proprio per evitare episodi di questo genere. Di norma le opposizioni esigono le dimissioni dei responsabili, ma io direi che i responsabili dovrebbero farsi un esame di coscienza e prendere la giusta decisione, e sappiamo tutti di quale decisione stiamo parlando”.
Sanja Radolović (SDP) dichiara di non avere visto il video del pestaggio che starebbe circolando sui cellulari e non sa se è vero quel che si dice. “Ho letto che la polizia sta indagando. Non è mia abitudine commentare le dichiarazioni di chiunque, né dei politici né di altri soggetti coinvolti fintanto che non siano stati resi noti i fatti. Tuttavia, siccome si tratta di un persona che riveste un ruolo pubblico, dovesse essere vero ciò che si racconta, si tratta di un comportamento inammissibile e il consigliere dovrebbe esserne consapevole. Stiamo parlando del vicepresidente del Consiglio municipale…”.
Una reazione immediata anche dal consigliere indipendente Marin Lerotić, a suo tempo tesserato DDI. “Se sono esatte le informazioni sul vicepresidente del Consiglio municipale Biteri, che cioè si sia trovato coinvolto in un pestaggio in strada e che abbia aggredito con una spranga alcuni dei nostri concittadini, allora è palese che debba prima rispondere penalmente ma deve anche rassegnare le dimissioni da tutte le cariche pubbliche che ricopre. Che razza di gente si porta dietro una spranga per percuotere? È vergognoso il modo in cui l’amministrazione municipale ci rappresenta ed è orrenda l’immagine che dipinge della città. Vlado Gotovac era solito dire: ‘Proteggete la Croazia dalla bassezza e dall’odio’. Sembrerebbe che proprio quelli che amano citarlo ne tradiscano i precetti morali”, ha concluso Lerotić.
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