
È una delle piaghe più gravi della società, a causa dei suoi costi significativi in termini di mortalità prematura, spesa sanitaria, giustizia penale, produttività persa e impatto su famiglia e comunità: stiamo parlando del consumo di droghe, in costante diffusione ed espansione a livello mondiale, grazie agli enormi profitti ricavati dalle attività illecite dei narcotrafficanti. Ieri, 26 giugno, è stata celebrata la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di sostanze stupefacenti e a ricordarla in piazza del Popolo ai mercati cittadini è stata la Questura istriana insieme a diversi partner: il Servizio per la salute mentale e prevenzione dalle dipendenze presso l’Istituto regionale di salute pubblica, la Città di Pola, la Croce rossa cittadina, il Centro famiglia, nonché le associazioni “Institut” e “Stvaranje” (quest’ultime due impegnate tra l’altro nella riabilitazione dei tossicodipendenti e alcolisti). L’obiettivo proposto come sempre era quello di sottolineare la nocività del consumo di droghe e il suo legame con la criminalità; indicare gli stili di vita sani nonché rilevare l’importanza della collaborazione congiunta tra le varie organizzazioni nella prevenzione e nella lotta contro l’abuso di droghe.
Sequestri notevoli
“Nei primi cinque mesi dell’anno – a detta di Dino Hajdarević a capo del Servizio per la criminalità organizzata della Questura istriana – sono stati evidenziati 50 reati di droghe mentre 220 persone sono state denunciate al pretore per violazione della Legge sull’abuso di sostanze stupefacenti, ossia di possesso illecito per uso personale. Nel succitato periodo le forze dell’ordine hanno effettuato 310 sequestri: nel concreto sono finiti in mano alla polizia circa 10 chilogrammi di marijuana, 440 grammi di anfetamina, 310 grammi di cocaina, nonché quantità minori di eroina, diverse droghe sintetiche e medicinali che si trovano sulla lista degli stupefacenti. Due i sequestri di maggiore portata: il primo nell’abitato di Gambozzi, quando in possesso di un indiziato sono stati rinvenuti oltre 5 chilogrammi e mezzo (per la precisione 5.645,20 grammi) di marijuana imballata in diversi sacchetti nylon e 9 piante di cannabis sativa che stava coltivando, il secondo invece nel Polese quando in una retata sono stati sequestrati 220,7 grammi di anfetamina, 471 pasticche e 1,6 grammi di MDMA, nonché 287,4 grammi di marijuana”.
“Sopprimere la criminalità legata al traffico di sostanze stupefacenti è una delle priorità della polizia istriana – ha continuato Hajdarević –, per cui anche quest’anno abbiamo lavorato intensamente per spezzare le catene degli spacciatori, continuando le attività intraprese l’anno scorso. Ciò ha portato ad un aumento del numero dei reati e delle persone arrestate per spaccio di droga. Il nostro fine è quello di tutelare per quanto possibile i cittadini, in particolar modo i bambini e i giovani, dalla droga, così Hajdarević, che, interpellato in merito, ha reso noto che in Istria sinora è stato evidenziato solamente un caso legato al consumo della micidiale e fatale ‘Fentanyl’, chiamata ‘droga degli zombie” e 50 volte più potente dell’eroina. “Fortunatamente, stando alle nostre conoscenze, al momento in Regione non è presente. Tre-quattro anni fa un uomo nel Polese ha procurato questo stupefacente tramite il ‘dark web’, un nuovo trend nel procurare gli stupefacenti, che stiamo analizzando cercando di istruirci, e purtroppo è deceduto per overdose”.

Educazioni rivolte ai giovani
A parlare di prevenzione è stata Alica Rosić – Jakupović, responsabile appunto di questo Settore della Questura, la quale ha puntualizzato che la polizia nel corso di tutto l’anno scolastico nelle scuole elementari e medie della penisola promuove il progetto preventivo a carattere nazionale “Zdrav za 5”, finalizzato alla sensibilizzazione dei giovani in merito a tutti i tipi di dipendenze, all’elevamento della coscienza sulla responsabilità della propria e della salute altrui, nonché all’adozione di uno stile di vita sano. “Attraverso 105 ore di lezione hanno preso parte al progetto 2.490 bambini e 198 dipendenti scolastici; abbiamo svolto numerose attività preventive quali gli incontri sportivi per gli alunni delle elementari, i quiz del sapere nel campo, tavole rotonde con gli allievi delle medie. Particolarmente intensa, in collaborazione con le altre istituzioni, l’attività nel corso del Mese contro le dipendenze, dal 15 novembre al 15 dicembre. Va detto infine che il progetto “Zdrav za 5” viene modificato, in quanto sinora era riservato agli alunni delle classi VIII, e su richiesta degli istituti scolastici ora svolgeremo delle lezioni sull’alcol e sulle altre dipendenze pure nelle VII, partendo dal fatto che all’età di 14 anni i bambini diventano già responsabili dei propri reati e trasgressioni, per cui è importante far conoscere loro i rischi che corrono quando consumano alcolici e stupefacenti”.

Stupefacenti e gioco d’azzardo
Helena Mitrović a capo del Servizio per la salute mentale e prevenzione dalle dipendenze ha fatto notare che lo stesso l’anno scorso è stato frequentato da 2.410 persone delle quali 536 per il consumo di droghe alle quali vanno aggiunti 85 familiari. Tra i curati, 463 hanno cercato aiuto per dipendenza da oppiacei, 30 per la marijuana, 28 per l’anfetamina, 14 per la cocaina, e una per il consumo eccessivo di ecstasy. “Il numero degli utenti che hanno cercato aiuto per abuso di sostanze stupefacenti nel 2024 è rimasto invariato rispetto all’anno precedente – ha rilevato Mitrović –. Il numero dei consumatori di oppiacei è pure rimasto inalterato ed è stabile negli ultimi 6 anni. Comunque è visibile una minima diminuzione degli eroinomani evidenziati, in quanto questa droga non rappresenta più ‘un trend’, però d’altra parte è in crescita il consumo di cocaina. Droghe a parte, preoccupa il fatto che a cercare aiuto è un numero sempre maggiore di dipendenti del gioco d’azzardo”, ha concluso Mitrović. “L’abuso di droghe non è solamente un problema personale – ha tenuto a puntualizzare Ivana Sokolov, assessore cittadino alle Attività sociali, giovani e sport -, questa è una domanda che cerca una risposta comune. Ed è per questo che crediamo nell’importanza della collaborazione tra tutte le istituzioni, dal sistema educativo a quello sanitario, dalla polizia ai vertici municipali. In collaborazione con la Questura, la Città sostiene l’organizzazione di educazioni per gli alunni delle scuole elementari, laboratori, relazioni e campagne preventive. Inoltre, insieme alla Herculanea è stata sostenuta l’iniziativa promossa dall’associazione “Institut” per la raccolta organizzata dei rifiuti infettivi, o meglio delle siringhe usate. A disposizione dei cittadini sono sempre il telefono SOS nonché la piattaforma online per le chiamate anonime”- ha concluso Sokolov.

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