Città: casse colabrodo causa morosi

I crediti non riscossi ammontano a quasi 92 milioni di kune. I cittadini ne devono 35 milioni, le persone giuridiche 56,9. Consistente il debito di Scoglio Olivi, che l’amministrazione difende con l’ipoteca

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Città: casse colabrodo causa morosi

Una voragine nel Bilancio cittadino che ha continuato ad allargarsi per anni. Quasi 92 milioni di kune di insoluti. Sono i crediti mai riscossi che la pubblica amministrazione detiene nei confronti di cittadini e imprese. A darne notizia è la stessa Città di Pola, che in questi giorni ha pubblicato sul proprio sito Internet il prospetto riepilogativo dei crediti in sofferenza. Crediti la cui riscossione è tutt’altro che certa.
Tornando ai poco meno di 92 milioni di insoluti, l’Ufficio per le relazioni con il pubblico precisa che il debito netto complessivo contratto dai cittadini nei confronti della Città di Pola ammonta a 35 milioni di kune, mentre quello contratto dalle imprese o da altre persone giuridiche ammonta a 56,9 milioni. I cittadini che devono soldi all’amministrazione locale sono attualmente 9.253. Il numero delle persone giuridiche debitrici è invece pari a 1.630. Sia gli uni che le altre sono indebitati anche nei confronti delle aziende municipalizzate, che vantano crediti non riscossi per un importo complessivo di 50,6 milioni di kune. Come se non bastasse, cittadini e imprese devono un ulteriore milione e mezzo di kune agli enti pubblici del Polese. Dall’Ufficio per le relazioni con il pubblico fanno poi sapere che 11,3 dei complessivi 91,9 milioni dovuti all’amministrazione polese sono da ascrivere all’ormai ex principale realtà imprenditoriale ed economica dell’Istria: il Gruppo Uljanik, che deve ben 7,6 milioni anche ad alcune società controllate dalla Città. Città che – non appena dichiarato il fallimento dello stabilimento navalmeccanico – ha avviato le procedure per il recupero del credito, attivando l’ipoteca su alcuni immobili di proprietà del cantiere. Naturalmente, la pubblica amministrazione ha adottato misure anche per il recupero dei crediti non riscossi nei confronti dei cittadini e delle imprese, sia inviando ingiunzioni di pagamento che avviando le procedure di pignoramento.

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