CI di Pola. La scure della pandemia sulle attività comunitarie

Ultima riunione dell’anno in sede: si passa alla posta elettronica e alle videoconferenze

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CI di Pola. La scure della pandemia sulle attività comunitarie

Difficile fare piani in una situazione di incertezza come questa dovuta al coronavirus. Alla Comunità degli Italiani di Pola le hanno studiate tutte, ma anche così facendo, le previsioni per la stagione degli eventi dell’autunno in corso e dell’inverno in arrivo restano avvolte da un velo di inconsistenza per causa maggiore. Il punto della situazione con la presidente Tamara Brussich, che venerdì sera è tornata a convocare la Giunta esecutiva, probabilmente l’ultima dell’anno in sede: d’ora in poi i contatti e le decisioni verranno prese preferibilmente per posta elettronica o in videoconferenza.

 

Attività con… riserva
Ricapitolando, tra settembre e ottobre hanno ripreso le attività regolari il Gruppo di ceramica artistica e la Sezione sportiva, mentre il Gruppo di mosaico non si è deciso a fare altrettanto. È stato istituito anche un piccolo Gruppo di ginnastica dolce o correttiva, su iniziativa della fisioterapista Graziella Benčić, ma è probabile che si estingua prima ancora di decollare, vista l’età delle aspiranti ginnaste che rientra nella fascia a rischio. I cori (Mariani e Carillon) hanno ripreso a esercitarsi nella sala polivalente (le rispettive aule non soddisfano il protocollo d’emergenza Covid-19), mentre il Centro studi di musica classica “Luigi Dalla Piccola” si sta organizzando per trasferire le lezioni di solfeggio in Rete e mantenere in sede solo quelle individuali, per cui i rischi della diffusione del contagio sono minori. Per la presidente Brussich, si tratta di una buona soluzione, almeno per ora, anche se poi occorrerà aggiornarsi in base alla situazione epidemiologica corrente, che a onor del vero cambia di ora in ora.

Tamara Brussich e Sara Filiplić

Nel centenario di Gianni Rodari
Per l’allestimento del programma in onore al centenario della nascita di Gianni Rodari, la Comunità degli Italiani e principalmente Liana Fortunato Diković (Biblioteca civica) e Tamara Brussich (Scuola dell’infanzia “Rin Tin Tin”), hanno investito una considerevole quantità di tempo e impegno, per cui sarebbe un vero… dramma ridimensionarlo ulteriormente o – guai – rinunciarci completamente. Il calendario degli eventi in questo caso prevede: un mini simposio sul ruolo di Gianni Rodari e la letteratura per l’infanzia con relatrice e moderatrice Elis Deghenghi Olujić dell’Università degli studi di Pola (il 12 novembre), una mostra dei lavori dei bambini degli asili ispirati ai racconti di Rodari e un seminario per maestre d’asilo e insegnanti elementari (il 13 novembre), un laboratorio a tema per bambini e ragazzi su prenotazione (i giorni 13 e 14) e due spettacoli di prosa per ragazzi con le rispettive repliche, a cura della compagnia locale Naranča e un’altra di Pavia, ingaggiata dal Consolato (nei giorni dal 13 al 15 novembre) nonché il Salotto di Gianni Rodari, ossia un convegno sulle traduzioni croate del celebre scrittore italiano. Queste le speranze, poi per quanto attiene alle possibilità di farcela, bisognerà aspettare che il tempo (la situazione epidemiologica futura) dica la propria.

Futuro prossimo
Tra gli appuntamenti imminenti, si ricorderà la Santa Messa al Duomo di Pola in occasione della Giornata dei Defunti (2 novembre, ore 11) promossa dal Consolato generale d’Italia a Fiume (quest’ano senza cori). Le iniziative che la Comunità degli Italiani di Pola propone invece come parte del Programma “Dicembre in Città”, sono state dirottate tutte sull’estivo, nella speranza che non faccia freddo. In caso di pioggia, non se ne farà nulla, perché “in sala non si entra”. Ci sarebbero in cantiere un modesto spettacolo con San Niccolò con tombola per i ragazzi (il 6 dicembre), un breve concerto di Natale (il 19 dicembre) e un Veglione di Capodanno a mezzogiorno, con l’esibizione del Trio Val. Il Veglione tradizionale e il ballo liscio saltano per ovvi motivi. La produzione del Calendario 2021 e dell’Albo dei ricordi polesani (un libro di fotografie di “come eravamo” nei decenni tra gli anni Trenta e Sessanta) procedono senza interruzioni, ma bisognerà ingegnarsi a concepire una cerimonia di presentazione a prova di contagio. Procede anche l’allestimento del nuovo sito Internet che, a differenza del precedente, dovrebbe essere aggiornato a intervalli regolari, perché altrimenti non ha senso mantenerlo. In condizioni di pandemia, a maggior ragione.

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