Castion. Aumenta la mole dei rifiuti

Nel gennaio di quest’anno sono state conferite 350 tonnellate in più rispetto allo stesso mese del 2022

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Castion. Aumenta la mole dei rifiuti
Il Centro per la raccolta dei rifiuti ci Castion. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Non sono poca cosa 350 tonnellate. Nel caso stiamo parlando di rifiuti. Ci chiediamo: quanto sarebbe alta un’ipotetica montagna di 350 tonnellate di scarti. Oppure, quale superficie coprirebbe. Nel mese di gennaio, al Centro regionale per la gestione dei rifiuti di Castion sono state conferite 350 tonnellate di rifiuti in più di quanto non ne siano stati conferiti nello stesso mese dell’anno scorso. Forse, in quest’ottica la quantità non sarà un salto eccessivo, però, con tutto quello che si ricicla, tra carta, plastica, vetro, lattine e biologico, questa benedetta quantità di scarti prodotti e conferiti in discarica (e quindi ci si limita al misto) dovrebbe diminuire. Perché a detta dei più e spesso la statistica delle varie municipalizzate lo dimostra, in quanto a differenziazione dei rifiuti stiamo diventando più bravi e allora i conti non tornano. A dire il vero, leggendo la statistica della stessa Castion, unicamente la municipalizzata Herculanea è stata al di sotto dei numeri dell’anno scorso. Lo ripetiamo: facciamo riferimento al solo mese di gennaio. Dati alla mano, la municipalizzata polese a tutto gennaio 2022 aveva versato nei box di Castion 1.400 tonnellate. quest’anno ne ha conferite 1.369. Ed è l’unica municipalizzata con i dati in discesa: le altre hanno tutte superato la quantità raccolta e conferita l’anno scorso. La medolinese Med eko a gennaio 2022 aveva smaltito 133 tonnellate di rifiuti, quest’anno 176; la dignanese Contrada ha chiuso gennaio con 126 tonnellate contro le 105 dell’anno scorso; il Servizio comunale di Rovigno quest’anno ha portato a Castion 490 tonnellate, contro le 397 di un anno fa. La parentina Usluga è salita dalle 528 dell’anno scorso alle 618 di quest’anno; l’Usluga di Pisino è salita dalle 173 tonnellate di gennaio 2022 a 213 di quest’anno. La municipalizzata Park di Pinguente ha registrato uno scarto minimo, passando dalle 60 tonnellate del 2022 alle 62 del mese scorso. In entrata a Castion anche 255 tonnellate di rifiuti conferiti dalla municipalizzata 1.Maj di Abona, che a gennaio di un anno fa aveva scaricato al Centro 201 tonnellate. Infine dall’Umaghese (con i camion della municipalizzata 6. Maj) sono giunti in discarica 608 tonnellate di scarti; l’anno scorso i camion ne avevano consegnate 571.

Curiosando nella statistica del 2021, risulta che a gennaio Castion aveva trattato 3.719 tonnellate. In una libera interpretazione, quindi, siamo stati più bravi nel 2022 rispetto a quest’anno. Nei tre anni in esame, infatti, è proprio nel mese di gennaio 2021 che le municipalizzate della penisola hanno conferito le quantità minori di rifiuti.
Certo, giochiamo troppo d’anticipo se ci facciamo venire qualche dubbio accompagnato al mal di testa per quello che succederà o che potrebbe succedere nei mesi estivi. Ma se già ora abbiamo sforato, con una stagione alla carta carbone a quella dell’anno scorso, i dolori potrebbero essere più che seri, atroci. L’anno scorso, nell’alta stagione o giù di lì, avevano pesato e molto le avarie all’impianto. Adesso i conti non tornano per i costi dello smaltimento, maggiorati non di poco e che le Città di Dignano, Pisino e Pinguente non sono intenzionate ad accettare. Sostanzialmente perché il modello della solidarietà non regge e nel caso non sarebbe solidarietà tra pari, ma chi produce meno rifiuti si vedrebbe costretto a pagare bollette superiori per venire incontro a chi di rifiuti ne produce di più, provenienti da un settore redditizio che i costi maggiorati li potrebbe anche affrontare: il turismo. Chi di turismo non campa, si vedrebbe costretto a infilare le mani nelle tasche ormai sempre più vuote dell’utenza domestica. Da che parte la si guardi, intorno alla discarica aleggia un cattivo odore, O è quello dei rifiuti o è quello dello scontento finanziario.

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