Castion. 28 milioni per la bonifica della vecchia discarica

Dopo la sanificazione il terreno verrà rivestito con una copertura della superficie di 5,5 ettari. In 51 anni sono stati interrati 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti

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Castion. 28 milioni per la bonifica della vecchia discarica

Sono entrati nel vivo i lavori di bonifica alla vecchia discarica pubblica di Castion, chiusa dopo l’entrata in funzione dell’impianto di trattamento omonimo nel suo immediato circondario. In questi giorni stanno volgendo al termine i lavori di movimento di terra e spazzatura residua, di livellamento del terreno e liberazione del biogas prodotto dalla decomposizione dei rifiuti nel suolo. Le linee di bonifica sono costituite da uno o più pozzi perforati all’esterno delle “vasche” dei rifiuti. La loro funzione è quella di contenere le migrazioni del biogas all’interno delle aree di servizio della discarica per poi eliminarle. I gas interstiziali si fanno dunque convogliare in superficie fino alle torce: la combustione consentirà così di consumarli fino all’esaurimento del combustibile. La bonifica viene effettuata in osservanza delle leggi nazionali e delle migliori pratiche attualmente disponibili. La sanificazione consente di ripristinare l’equilibrio naturale sul territorio in senso lato, e permette di creare le condizioni economiche e sociali di tutela del suolo, delle acque sotterranee, dell’atmosfera e della salute dell’uomo. In ultima istanza contribuisce a ridurre le emissioni dei gas serra che incidono direttamente sui cambiamenti climatici. La bonifica della vecchia discarica pubblica rientra infatti nel novero delle politiche ambientali che la Croazia si è assunta come obbligo per poter entrare nell’UE.

 

La storia di Castion è lunga esattamente quanto è profonda la fossa che ha inghiottito i rifiuti del Polese in mezzo secolo di storia urbana. Tutta la spazzatura delle utenze domestiche e commerciali, a esclusione dei rifiuti tossici e di risulta della Bassa Istria, si sono andati scaricando in questo luogo dal 1967 al 2018, quindi la bellezza di 51 anni. Si stima che in quest’arco di tempo siano finiti sotto terra (e un po’ anche sopra, visto che dalla fossa era cresciuta infine una collina) ben 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti domestici ovviamente non differenziati, come si usava un tempo.

L’area in cui sorgeva la vecchia discarica

La tecnologia della bonifica include lavori di ricomposizione del terreno, ricollocazione della spazzatura, canalizzazione e trattamento delle acque di falda, impermeabilizzazione dello strato di copertura, perforazione dei pozzi ed estrazione dei gas interstiziali diretti alla torcia, recupero paesaggistico dello strato superficiale, edificazione di una strada d’accesso ausiliare e altro ancora. Al termine dei lavori di sanificazione, il terreno verrà rivestito con una copertura della superficie di 5,5 ettari. Ma non finisce qui. La vecchia discarica così trattata sarà oggetto di ripetute ispezioni e monitoraggio continuo per i prossimi trent’anni. Occorrerà tenere sotto controllo i parametri meteorologici e idrogeologici, in particolare le emissioni atmosferiche, il rilascio delle acque e i cambiamenti di livello del terreno in seguito alla decomposizione del materiale organico e la (più lenta) degradazione del materiale inorganico.

Il progetto UE in corso è denominato “Bonifica della discarica di Castion a Pola “ (Sanacija odlagališta Kaštijun u Puli) e viene realizzato con il contributo del Programma operativo di coesione e concorrenza del Piano finanziario pluriennale 2014-2020. Il bando è stato pubblicato dal Ministero della Tutela ambientale e dell’Energetica per le opere di bonifica delle discariche aperte di rifiuti urbani (non tossici). Il valore dell’opera è stimato in 28 milioni di kune di cui 23,8 milioni (l’85 per cento) sono investimenti europei a fondo perduto mentre la rimanenza, ossia 2,8 milioni (il 10 per cento) sono a carico del Fondo nazionale per la tutela dell’ambiente e l’efficienza energetica. Il resto sono spese a carico degli enti locali.

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