Brioni. Vita di elefantessa in cattività… comoda

Gli animalisti chiedono il trasloco in un Rescue park, ma non si può fare

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Brioni. Vita di elefantessa  in cattività… comoda

Le associazioni animaliste hanno espresso in varie occasioni preoccupazione per lo stato di salute e il benessere generale dell’elefantessa Lanka, unico pachiderma residente nello zoo di Brioni Maggiore, dopo la morte del compagno Sony, nel 2010. Ci sono state affermazioni secondo le quali Lanka mostrerebbe segni di squilibrio mentale, andando a sbattere il capo contro il recinto in metallo della sua abitazione, o continuando a compiere sempre lo stesso percorso circolare di pochi metri. Tutto ciò a testimonianza della sua prolungata condizione di cattività senza compagni o compagne della medesima specie, il poco spazio e l’assoluta mancanza di stimoli per un’esistenza perlomeno soddisfacente se non proprio felice. Gli attivisti delle associazioni per la protezione degli animali avrebbero proposto il trasferimento di Lanka in uno dei Rescue park per elefanti in Europa, ma l’operazione di salvataggio dell’elefantessa non sarebbe stata accolta come un’opzione favorevole dalla direzione del Parco nazionale.

 

Una vita alquanto agiata

Ora si fa sentire in proposito la direzione chiamata in causa, e lo fa per mezzo di un comunicato stampa con cui smentisce le accuse di cattivo accudimento del pachiderma e racconta per filo e per segno le sue condizioni di vita in seno al giardino zoologico di Brioni Maggiore. Intanto si afferma che Lanka dispone di regolari visite veterinarie, che ha condizioni di vita a dir poco eccellenti e cure giornaliere. Il programma del suo accudimento è stato messo a punto dai migliori esperti croati ed europei di medicina veterinaria con specializzazione in elefanti. Lanka è nutrita a regime alimentare specifico per pachidermi, con grandi quantità di frutta, verdura ed erbe fresche, con l’aggiunta di integratori alimentari a base di vitamine e minerali e in parte di cibo cotto. Contrariamente a quanto si sarebbe tentati a credere, non soffre di solitudine perché è sempre in contatto con gli altri animali del parco e inoltre segue un “programma di arricchimento” che include gioco, svago, esercizio ginnico e passatempi vari. Senza dire altro sulle pratiche igieniche giornaliere, che comprendono la doccia quotidiana e la regolare pulizia delle stalle, adeguate a condizioni stagionali mutevoli, sia invernali che estive. Non solo: Lanka segue anche sessioni di musicoterapia, che sembra trovare molto piacevoli, come trova conveniente interagire con gli umani che la visitano durante il loro Safari tour. Lanka dispone anche di una piscina privata e ci gioca con entusiasmo. Le sue condizioni di vita sono monitorate dagli Ispettorati all’ambiente e al benessere degli animali e finora non ci sono stati motivi di temere per il suo stato di salute, fisico o mentale che sia. Tant’è vero che vive la sua “terza età” serenamente.

Nell’ora di ricreazione

Trasferimento? Meglio di no

Perché il trasferimento di Lanka non è da considerarsi un’opzione? Innanzitutto, c’è il fatto che l’elefantessa non conosce altri spazi vitali che questo. Era poco più che un cucciolo quando è arrivata a Brioni Maggiore, dove ha trascorso gran parte della sua vita, con o senza il compagno Sony. I due elefanti sono stati “sposati” la bellezza di quarant’anni. Cambiare ambiente a questo punto, ed essere affidata alle cure di gente sconosciuta, sarebbe come condannarla a un nuovo esilio, perché un altro branco non accetterebbe mai un’elefantessa anziana e perché non sarebbe in grado di cibarsi con le sue proprie forze, in libertà. In siffatte condizioni di vita, l’elefantessa subirebbe l’aggressione di altri animali e a lungo andare (o forse anche in breve tempo) ne perirebbe certamente. Lanka è stata seguita dai migliori specialisti veterinari di Zagabria, Lubiana, Vienna e Londra e tutti hanno sempre affermato che dopo la morte del compagno, per la sua età avanzata, un nuovo accoppiamento non avrebbe avuto alcun esito. Inoltre, tutti hanno escluso un suo trasferimento in natura dopo la prolungata cattività. Lanka è ormai l’ultimo elefante vivente in Croazia e uno dei più longevi in cattività al mondo, sicché non si può assolutamente affermare che non sia stata trattata bene. Quanto al problema dello spazio, col tempo sono state impegnate diverse risorse per migliorarne le condizioni abitative. Negli anni Settanta la coppia aveva a disposizione solo un terzo dello spazio che oggi Lanka abita da sola. E se avrà la fortuna di vivere a lungo, ne avrà ancora di più, perché le iniziative a suo beneficio non mancano. Attualmente sono in via di allestimento una nuova piscina e un’altra sabbiera. L’iniziativa prevede anche una raccolta di fondi pubblica. Chi volesse versare un contributo in denaro prenda appunti del numero IBAN HR0523600001101435571 (Zagrebačka banka) con causale “Per l’elefantessa Lanka” (Za slonicu Lanku). Ulteriori informazioni sono disponibili al numero di telefono +385.(0)99 2655 058.

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