Banda d’ottoni: ricominciamo

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Banda d’ottoni: ricominciamo

DIGNANO | La Città di Dignano è prossima alla realizzazione di un sogno serbato nel cassetto da tanti anni, ossia la (ri)costituzione della banda cittadina, che a suo tempo dava quel tocco di sollennità alle varie manifestazioni locali, ma che oramai da anni ha “rotto le file”.

Per la sua ricostituzione la Città ha previsto quest’anno un importo di 150mila kune, che serviranno per fare fronte agli onorari del dirigente e all’acquisto degli strumenti. L’incarico di arruolare i nuovi membri del futuro complesso bandistico è stato affidato all’Università Popolare Aperta, che ha esteso l’invito a tutti gli interessati, a prescindere dall’età e dall’esperienza in campo musicale. Alla chiamata hanno risposto una ventina di persone, tra bambini e adulti con una precedente esperienza strumentale. A detta del direttore dell’UPA, Sandro Manzin, un gruppo di tutto rispetto per l’avvio dell’attività, anche se l’invito rimane ancora aperto, sopratutto per quanti desiderino suonare le percussioni (grancassa, piatti e tamburello). Per informazioni si può telefonare al numero di telefono 512 540, consultare il sito www.pou-upa-vodnjan.com, oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo [email protected]. Le prove della banda cittadina dignanese potrebbero iniziare fra una decina di giorni. Per gli strumenti, all’inizio si ricorrerà a quelli di vari enti e istituzioni locali, mentre le prove si svolgeranno negli ambienti della locale Scuola elementare.
Il Maestro una garanzia
Come afferma ancora il direttore dell’UPA, a dirigere la banda cittadina sarà il Maestro Branko Sterpin, il cui nome è già una garanzia di successo del futuro complesso bandistico. Laureatosi nel 2007 all’Accademia di musica di Graz (tromba) nel Dipartimento di musica jazz nella classe del prof. Edvard Holnthaner, nei due anni successivi il Maestro Sterpin ha insegnato nelle Scuole di musica elementare e media di Pola. A partire dal 2005, per 12 anni ha fatto parte dell’”HGM-Jazz Orkestra” di Zagabria, affermandosi sulla scena jazz, Nel corso della sua carriera, ha aderito a numerosi ensemble, inclusa la Jazz orchestra dell’HRT (Radio-Televisione croata), con i quali ha partecipato a numerosi Festival jazz in Croazia e all’estero, riscuotendo grandi apprezzamenti. Nel 2017 è stato insignito del premio dell’Unione musicale croata in una delle categorie jazz e da circa 10 anni anni dirige la Big Band di Pola.

Una lunga tradizione

Come detto, a Dignano, la banda vanta una lunghissima tradizione. Come si legge in un articolo pubblicato sul Notiziario Dignanese nel settembre del 1975, l’allora Banda comunale cittadina nacque dal nucleo “Filarmonico“, fondato nel 1890. Negli ultimi due anni del XIX secolo fu diretta da don Antonio Marchesi, indicato come “uomo di profonda conoscenza musicale“, al quale subentrarono i Maestri Zanoli, Marchdesi, Borzi, Shubert, Caenazzo, lentini, Mariotti, Sbisà, Malusà, Magnarin, Comento, Candotti e Toffolo. “Questo benemerito sodalizio – si legge nell’articolo – nei primi tempi era formato da un modesto numero di suonatori, quasi tutti anziani, che con il progredire del paese e dei cittadini, andò trasformandosi, tanto che negli ultimi vent’anni i componenti erano saliti a più di settanta. Questo successo di deve anche alla fusione con la fanfara del Circolo Cattolico Cittadino, poichè due bande erano troppe per il paese“.

Un concerto per Giuseppe Verdi

Si apprende pure che “già nel 1899 i filarmonici di Dignano e Pola, unendo le loro bande, tennero un grande concerto per l’86.esimo compleanno di Giuseppe Verdi, prima a Dignano e il giorno successivo a Pola”, come pure che fece gli onori di casa nel 1919, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Palazzo comunale. Scioltasi durante la prima guerra mondiale, si ricostituì nel 1918, distinguendosi negli anni successivi durante tutti gli eventi locali di maggiore portata (come per il collocamento delle nuove campane sul campanile di Dignano nel 1922), ma anche in trasferta. “Per San Piero la banda si recava a Gallesano e così pure il primo di Quaresima a Fasana, dove veniva calorosamente applaudita. Nel 1938 tiene un grande concerto di musica smaregliana unitamente al Coro cittadino nel decennale della morte del M.o Antonio Smareglia”, riporta ancora il Notiziario.
Per quanto riguarda il periodo che va dal 1945 in poi, per quanto è dato sapere, la Banda cittadina operò fino alla fine degli anni Cinquanta. Dapprima fu guidata dal Maestro Giuseppe Moscheni, soprannominato “Belesa” e poi dal Maestro Hrelja. Negli anni Ottanta del secolo scorso venne fondata la Banda d’ottoni della Comunità degli Italiani di Dignano, che fu dotata degli strumenti e delle uniformi nell’ambito della collaborazione UI (allora UIIF) – UPT. Durante la sua attività fu diretta dai Maestri Edi Svich, Branko Bišćan, Marijan Stipančić, Branko Pernić e Blagoje Naumovski. Il complesso bandistico del sodalizio ha svolto la sua attività fino ai primi anni del 2000.
Dopo anni di “silenzio”, ora è in procinto di formazione una nuova compagine, alla quale andrà anche il compito di rendere onore alla lunga tradizione locale. In bocca al lupo.

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