
Perché si guastano il pane, il latte e la pizza ma non il miele? Perché la muffa ha un aspetto sgradevole e un gusto pessimo? Perché le allergie vengono proprio in primavera e perché in inverno ci fa male la gola? Come spiegare a un bambino di appena tre anni l’esistenza di uno streptococco e i danni che causa alla salute? Come insegnargli a distinguere gli insetti nocivi e molesti da quelli virtuosi, senza indurlo a temere tutta la categoria? E come spiegargli che la bevanda gassata preferita fa male alla salute mentre i fermenti lattici fanno bene? Le risposte vengono dall’Istituto regionale di salute pubblica che oltre a occuparsi di igiene e profilassi dedica una parte considerevole del proprio tempo e delle proprie risorse alla divulgazione scientifica, alla formazione del personale scolastico e pedagogico e alla sensibilizzazione dei giovani alla salute. Ieri mattina l’ente ha ricevuto i bambini di tre scuole materne pubbliche (Rin Tin Tin, Pula e Mali svijet) e messo a loro disposizione gli esperti di microbiologia, entomologia, salute alimentare, prevenzione dell’obesità, prevenzione delle allergie, profilassi delle malattie contagiose ecc.
Conoscere la salute
A coordinare l’evento Tamara Brussich del Dipartimento di promozione della salute che ha spiegato le finalità del progetto dal titolo esteso “I bambini esplorano la salute – A piccoli passi verso la salute”: “Da diversi anni Istituto e Città di Pola collaborano per promuovere stili di vita salutari, e generalmente siamo noi che andiamo a scuola e o all’asilo. Questa volta abbiamo scelto di fare il percorso inverso e portare i bambini in sede perché qua abbiamo la possibilità di riunire tutti i nostri specialisti di tutti i dipartimenti, e infatti abbiamo con noi il Dipartimento di Disinfezione, derattizzazione e disinfestazione, Microbiologia, Tutela ambientale, Salute alimentare e Salute pubblica. Siamo del parere che laboratori multidisciplinari come questo andrebbero riproposti regolarmente per abbracciare un numero quanto maggiore di bambini perché l’Istituto non è solo un luogo dove si vanno a fare i tamponi e gli esami ma anche un istituto che promuove stili di vita salutari” per dire che la salute, per praticarla, bisogna prima di tutto conoscerla.
Zecche, ragni e zanzare
La biologa Vesna Kauzlarić (Tutela dell’ambiente) e il suo staff hanno spiegato ai bambini che cosa sono il polline e le allergie, perché chi è allergico starnutisce o tossisce, quali sono le piante che creano più disagio, come si fanno i campionamenti dei pollini (in Istria il monitoraggio abbraccia quattro città: Pola, Pisino, Parenzo e Albona) e come si redige un calendario dei pollini in circolazione. La biologa Maja Cvek (Disinfestazione) ha illustrato il lavoro del suo reparto che contrariamente a quanto si crede, non è solo quel servizio che somministra esche per topi e scarafaggi ma un laboratorio di entomologia che studia gli insetti nocivi e molesti, come si evolvono, quali malattie trasmettono a seconda delle annate e come tutelarsene, senza però danneggiare gli animali protetti, per esempio i serpenti. Inutile dire che la bancarella di entomologia con la sua collezione di coleotteri, farfalle, scorpioni, ragni, zecche, zanzare, api e altri insetti virtuosi o molesti e nocivi, ha suscitato più interesse degli altri, fatto peraltro inevitabile perché un insetto è organismo più facile a percepirsi che un bacillo, almeno fino a quando i ragazzi non avranno imparato a maneggiare un microscopio.
Tamponi faringei e cutanei
La dottoressa Lorena Lazaric Stefaović (Microbiologia) ha mostrato ai ragazzi come si fanno i tamponi faringei o cutanei e come disinfettare correttamente le mani: il gruppo di 20 bambini è stato diviso per gioco in “pazienti” e “medici”, i primi si sono fatti visitare, gli altri hanno fatto finta di disinfettarsi le mani, aprire il tampone sterile, fare il prelievo e depositarlo nella provetta, gettare lo scarto infettivo nel contenitore apposito per evitare la “propagazione dei microbi” e quindi tornare a disinfettare le mani per “evitare la diffusione involontaria del contagio”. Un gioco molto divertente e istruttivo al tempo stesso, con attrezzi e strumenti sterilizzati autentici.
La salute vien mangiando
Infine Nina Penezić Blažević e Katja Pilar del Consultorio per la salute alimentare hanno trasmesso al piccolo pubblico nozioni sulla frutta e la verdura che coltiviamo per nutrirci, sull’importanza di una dieta ricca di ortaggi, legumi e cereali e gli svantaggi di una dieta povera di nutrienti ma ricca di calorie (farine, grassi e zuccheri raffinati) come quella che pratichiamo frequentando le panetterie, le creperie e i fast food. Quindi hanno portato i bambini nella cucina didattica del Consultorio per illustrare le quantità assurde di zucchero “nascosto” o aggiunto in una bevanda gassata di produzione industriale e tessere le lodi di una comunissima spremuta di agrumi fatta in casa con poca o nessuna aggiunta di zuccheri.

Foto: DARIA DEGHENGHI
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