Autunno ingrossa le file dei disoccupati

Dopo ottobre, anche novembre ha fatto registrare un aumento delle persone senza impiego (+ 15,2 p.c.)

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Autunno ingrossa le file dei disoccupati
La sede dell’Ufficio di collocamento al lavoro di Pola. Foto: DARIA DEGHENGHI

Dopo la crescita di ottobre (+28%), a novembre il numero dei disoccupati in Istria è ulteriormente lievitato (+15,2%) rispetto al mese precedente. Lo comunica l’Istituto nazionale per l’impiego, che spiega come tale crescita sia determinata dall’aumento dei lavoratori alle dipendenze, in prevalenza a termine. La stagionalità caratteristica dell’inverno, dunque, si fa sempre più sentire nel mercato del lavoro: minore domanda di lavoratori, ricerca più passiva e, di conseguenza, tassi più elevati di disoccupazione registrata. Nulla di nuovo per l’Istria, una delle regioni più turistiche della Croazia, e proprio per questo una delle regioni con la più alta stagionalità del lavoro. Con l’arrivo dell’autunno, tante aziende – soprattutto dei settori dell’ospitalità e della ristorazione – riducono le attività. Altre ancora chiudono proprio i battenti in attesa della stagione successiva. Non è, dunque, un caso se la disoccupazione, spurgata dagli effetti stagionali, è salita sia a ottobre che a novembre. E non di poco. Come evidenziato, soltanto lo scorso mese, il numero dei senza lavoro è aumentato del 15,2%: dai 2.397 di ottobre si è passati ai 2.771 di novembre. Presentati i numeri, l’Istituto per l’impiego informa che i disoccupati sono aumentati un po’ dappertutto in Istria. Soltanto nel Pinguentino e nel Pisinese il numero dei senza lavoro è diminuito. A Pinguente è dintorni si contano al momento 77 disoccupati, 5 in meno rispetto a ottobre. Le persone iscritte alle liste di collocamento dell’Ufficio locale per l’impiego di Pisino sono, invece 147, una in meno rispetto al mese precedente. La situazione nel Polese è senza ombra di dubbio non buona come quella nel Pinguentino e il Pisinese. Tra il primo e l’ultimo giorno di novembre, il principale centro urbano dell’Istria e le località limitrofe (Dignano, Fasana, Medolino, Lisignano…) hanno visto esplodere il numero delle persone rimaste senza un occupazione, passate da 1.224 a ben 1.400. Più o meno lo stesso è stato registrato anche a Parenzo, che oggi conta 433 disoccupati, un centinaio in più rispetto al mese precedente. Nel Rovigense, i disoccupati residenti sono oggi 221. Il mese scorso erano 167. Infine, l’Umaghese conta al momento 224 senza lavoro contro i 187 di ottobre.

Anche per novembre, accanto al dato generale sul numero complessivo dei disoccupati e sulla loro distribuzione sul territorio, l’Istituto nazionale per il collocamento al lavoro ha fornito come sempre una panoramica esaustiva sul grado di istruzione delle persone in cerca di un lavoro, dalla quale emerge che oltre la metà dei disoccupati possiede un titolo di studio di scuola media superiore della durata di 3 (845) o 4 anni (893). Per quanto riguarda l’età, i più rappresentati continuano a essere gli over 55 (604).
Illustrati dati e percentuali, l’Istituto nazionale per l’impiego ricorda che sul sito Internet dedicato www.burzarada.hr è disponibile una carrellata di offerte di lavoro (442), anche se decisamente inferiore rispetto ai mesi precedenti. Ad esempio, i posti di lavoro liberi nel settore dell’ospitalità e della ristorazione sono soltanto 67. L’offerta non è migliore nemmeno negli altri settori. Ad ogni modo, le figure professionali più ricercate sono i medici, gli infermieri e gli assistenti sociali, seguiti dagli economisti e dagli amministratori e, infine, i commessi.

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