Ausili medico-sanitari. L’unione fa la forza

L’assistenza palliativa è assicurata dalle Case della salute. Si valutano le necessità dei pazienti e si cercano soluzioni adeguate. La nuova struttura garantirà una maggiore reperibilità degli strumenti, che saranno disponibili gratuitamente

0
Ausili medico-sanitari. L’unione fa la forza

Ieri, al 39 di via Zagabria, l’ente Case istriane della salute ha inaugurato un Centro prestiti di ausili medici e sanitari, attivo nell’ambito dell’assistenza palliativa, di cui si fa carico lo stesso ente. Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, il direttore delle Case della salute, dr. Ante Ivančić; la vicesindaco di Pola, Ivona Močenić, nonché la coordinatrice clinica dell’assistenza palliativa in penisola, dr. med. Julijana Franinović-Marković, che fa pure parte del team mobile di assistenza palliativa.

“L’assistenza palliativa nell’ente Case istriane della salute è un progetto attraverso il quale si valutano i bisogni dei pazienti che necessitano di cure palliative e si cercano soluzioni adeguate per lenire le sofferenze. Uno dei problemi individuati consisteva proprio nella scarsa reperibilità di ausili medici e sanitari, in primo luogo letti ospedalieri. In Istria già un buon numero di associazioni e istituzioni si occupa del prestito di tali presidi, resta però il fatto che i pazienti palliativi non ne hanno potuto usufruire nei tempi di necessità. Da qui la decisione di aprire un centro prestiti facente parte del servizio d’assistenza palliativa, in modo da garantire agli ammalati l’ottenimento del presidio necessario in un paio di giorni”, ha detto il dr. Ivančić, spiegando che il servizio di assistenza palliativa nella Regione istriana è nato ancora nel 2005, grazie all’impegno di pochi entusiasti; fino al 2011 si è svolto su basi volontarie, per venire inglobata, in quell’anno, nelle Case istriane della salute quale attività a sé stante.

L’unione fa la forza
In tutte le cose l’unione fa la forza e quindi anche in questo caso si è proceduti affiancati dalla Città di Pola e dalla Regione istriana. La Città ha messo a disposizione gratuita per un periodo di 10 anni lo spazio al 39 di via Zagabria e ha recuperato la facciata e il tetto. La Regione istriana si è inserita nel progetto facendosi carico delle spese di messa a punto degli spazi interni.

“Il riatto e l’arredo sono venuti a costare 213mila kune, di cui 162mila a carico della Regione istriana e 51mila a carico dell’ente Case istriane della salute”, ha specificato il dr. Ivančić.

Lo zupano, Boris Miletić, ha ringraziato per l’impegno tutto il team del servizio palliativo, con in testa la dr. Franinović-Marković, cogliendo l’essenza delle cure prestate: si tratta in primo luogo di amore verso il prossimo.

“La materia, purtroppo, non è bene regolamentata a livello nazionale, quindi il ruolo della comunità in questo è essenziale. Si parte dal volere aiutare chi ne ha bisogno. Questo mi ha spinto a decidere, quando ero sindaco di Pola, l’assegnamento in uso gratuito di questo spazio all’ente Case della salute. Negli ultimi quattro anni hanno fatto uso di presidi e ausili medici 996 concittadini. Vorrei ringraziare in questo frangente, oltre alle Case della salute, anche la Diocesi si Parenzo e Pola, assieme alla quale siamo impegnati nel progetto dell’hospice. L’edificio è finito e presto verrà arredato, dopo di che fonderemo un’istituzione comune”, ha detto lo zupano, rammentando che la comunità, sia che si tratti di Comune, Città o Stato, deve prendersi cura dei giovani, ma anche delle persone della terza età.

Alleviare il peso alle famiglie
“In Regione si registrano a livello annuo circa 2.400 decessi di persone ammalate; il 75 p.c. di queste necessita di cure palliative. Attualmente si tratta di 1.830 persone e dobbiamo pensare ad alleviare il peso alle famiglie che di questi ammalati si prendono cura. Abbiamo fatto realmente tanto per venire incontro alle loro necessità e sono orgogliosa di appartenere a una comunità così sensibile”, ha detto la dr. Julijana Franinović-Marković. Il centro prestiti non sarà in funzione esclusiva degli ammalati palliativi, che pure avranno la precedenza. Chi dovesse necessitare di un presidio deve annunciarsi al medico di famiglia; se si tratta invece di cure palliative allora bisognerà rivolgersi al servizio per l’assistenza palliativa. L’uso dei presidi e ausili è gratuito. Nel suo intervento, la dr. Franinović-Marković ha ringraziato la Lega tumori, la Società distrofici dell’Istria e Serđo Jedrejčić, il “cuore del centro prestiti”, incaricato della manutenzione e riparazione dei presidi.

Soddisfazione per voce della vicesindaco, Ivona Močenić: “Sono felice che a Pola apra un centro prestiti di presidi medici, per le necessità non solo dei cittadini di Pola bensì di tutta l’Istria. La possibilità di ottenere in uso un ausilio medico facilita le cure e l’assistenza di questa specifica categoria di ammalati”.

Appena aperte le porte, il centro dispone di 81 letti elettrici, 48 sedie a rotelle, 10 concentratori di ossigeno, 12 aspiratori e di un gran numero di presidi “minori” (stampelle, carrelli di deambulazione, sedie wc e altro). La maggior parte è stata acquistata grazie a donazioni; in questo va messa in risalto quella della diocesi di Parenzo e Pola, che ha messo a disposizione 93mila kune.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display