Arena Hospitality, fatturato in crescendo

Rispetto al 2019, anno prepandemico, il colosso turistico-alberghiero ha fatto registrare un +20 p.c. in Croazia

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Arena Hospitality, fatturato in crescendo
L’Hotel Grand Biorni dell’Arena Hospitality Group riaperto nella primavea di quest’anno. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Quattro stagioni che più diverse non potrebbero essere: il 2019 ha fatto segnare un record di presenze e pernottamenti (che ormai sono diventati unità di misura della riuscita della stagione); il 2020 è stato preso a colpi di mannaia dal Covid; il 2021 ha riacceso le speranze e ora il 2022 ha polverizzato le aspettative, bruciando il tetto delle previsioni. In effetti, non ci servono di dati delle varie Pro loco per realizzare che le presenze sono andate alla grande. Vivere nelle località turistiche è stata un’impresa al limite dell’eroismo. Traffico congestionato, code infinite in strada e nei negozi, spiagge che i droni avranno preso per formicai abitati da insetti giganti e si potrebbe proseguire sempre in direzione dei non pochi disagi. O aggiungere almeno la violenta impennata dei costi. Quali? Tutti. Da quelli sulle bancarelle dell’ortofrutta, dai prezzi in pescheria, ai bar, nei ristoranti. Non sono stati e non sono causa diretta dell’aumento del costo di carburanti e affini. Avranno contribuito anche la voglia o la necessità di fare affari fin che si può. Probabilmente è così quando si punta tutto su un settore e quando tutti vogliono infilarsi a fare affari. Albergatori e affittacamere privati avranno mandato in tilt l’app e-visitor, probabilmente. Nulla da contestare, in genere, alla stagione e ai vacanzieri. Tanto da recriminare sulla scarsa organizzazione e sulla confusione. Dicono quelli che se ne intendono che la popolazione della penisola è risultata essere più che raddoppiata nei due mesi dell’alta stagione. Inutile dire che per fare lievitare così la popolazione senza sentire qualche scricchiolio serve una buona infrastruttura; non soltanto stradale.

I baristi promuovono la stagione (lamentando l’esorbitante importo delle bollette dell’energia elettrica), i ristoratori sono meno contenti e convinti (nonostante i costi dei loro piatti potrebbero rientrare nel novero dei trasferimenti del calciomercato, i posti al tavolo erano bene occupati)). Soddisfazione anche nella categoria degli albergatori. Sembra che trovare non un letto, ma anche una semplice branda sia stato impossibile.
La bontà della stagione, almeno per quel che riguarda il settore alberghiero, avrà ricadute sui titoli delle aziende quotate in borsa. Vediamo per quelle che lo sono com’è cambiata la situazione in confronto all’inizio dell’anno. Fermo restando che il mercato finanziario è categoria quanto mai dinamica e fluida e che in un amen tutto si può ribaltare o migliorare.
Iniziamo con l’arena Hospitality Group. L’azienda ha dichiarato che, dalla pubblicazione dei risultati semestrali (fatta il 28 luglio u.s.), nei mesi di luglio e agosto la gestione ha superato le pianificazioni della Direzione: se confrontato al 2019, il fatturato è lievitato del 20 p.c. in Croazia, in Germania ha raggiunto il 98 p.c. del fatturato di 3 anni fa, mentre nella regione CEE (Ungheria, Austria e Serbia) è cresciuto del 15 p.c. Ricordiamo che in Austria l’AHG ha acquisito l’albergo Franz Ferdinand di Nassfeld e in Serbia l’Arena 88 Rooms di Belgrado.
Per ora i dati in Borsa non riflettono l’andamento di cassa. Infatti, le azioni del gruppo, a inizio anno erano quotate 306 kune, ieri hanno chiuso a 262, dopo avere toccato il minimo di 246 kune a metà luglio. La rovignese Maistra ha chiuso il 25 agosto (dopo ci sono stati alcuni giorni di calma) a quota 302 kune, dopo avere iniziato l’anno alla stessa cifra.
Un’azione – 1.750 kune. Così la Plava laguna ha chiuso il mese di agosto. Dopo Capodanno era ripartita da 1.700 kune a titolo.
Modestissima oscillazione per la Valamar Riviera, partita a inizio anno con 32,60 kune e arrivata ieri l’altro a chiudere a quota 32,80 kune. Come detto, i titoli non riflettono ancora la stagione. Si vedrà in un secondo momento.

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