
Ancora una volta la massima assise cittadina non si compatta intorno a Filip Zoričić. La maggioranza dei consiglieri ha bocciato – senza un valido motivo, verrebbe da aggiungere – la delibera proposta dal sindaco che avrebbe impegnato la prossima amministrazione e il futuro nuovo/vecchio primo cittadino a proseguire le negoziazioni con la SBE Rijeka (proprietaria dell’area) e la “Salvador Village” (assegnataria dell’investimento) dell’imprenditore Ivica Salvador in merito alla (non) costruzione di un complesso residenziale a ridosso del porticciolo Delfin, una delle aree più attrattive del Polese. Contro l’iniziativa hanno votato 12 consiglieri. I voti a favore sono stati, invece, soltanto 4. Ma procediamo con ordine, ricordando che l’assemblea (straordinaria) è stata convocata per discutere, quale unico argomento all’ordine del giorno, proprio la proposta del primo cittadino. L’onere di illustrarla ai consiglieri – partendo dai motivi che avrebbero portato il primo cittadino a proporla – è spettato all’assessorA al Patrimonio immobiliare e gli Affari giuridici e patrimoniali, Nataša Simonelli. La responsabile ha così ricordato che lo scorso primo marzo si è tenuto a Palazzo Municipale un incontro tra i vertici della Città e gli assegnatari dell’investimento per discutere della volontà dell’amministrazione cittadina di bloccare il progetto e tentare di trovare un punto d’incontro. Ai consiglieri è stato quindi spiegato che già il giorno successivo la Città avrebbe elaborato e presentato agli investitori una bozza d’intesa che, tra l’altro, prevedeva il divieto di costruire (ad esclusione di strutture ristorative) nell’area a ridosso del porticciolo e la possibilità di uno scambio reciproco di terreni. La parola è stata poi ceduta al sindaco Zoričić, che ai rappresentanti dei cittadini ha annunciato che “le posizioni della Città e degli investitori si sono avvicinate”.
Zoričić: «Ora è tutto chiaro»
Le spiegazioni dell’assessore e del sindaco non sono, tuttavia, servite granché. Infatti, come rilevato, la maggioranza dei consiglieri ha bocciato la proposta del primo cittadino, decretando di fatto la conclusione delle trattative con la “Salvador Village” e l’impossibilità di procedere con lo scambio reciproco dei terreni. Ovviamente, la presa di posizione dell’Assemblea ha sorpreso il sindaco, secondo cui la risoluzione del contratto di finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale dell’area del porticciolo e lo scambio dei terreni (entrambi oggetti di discussione tra le parti) avrebbe contribuito a “salvare” la zona dalla cementificazione. “Ora è tutto molto più chiaro. Sono colpito dal mancato coraggio di alcuni singoli che oggi non hanno nemmeno votato”, è stato il commento post voto di Zoričić, che ha poi sfogato tutta la sua amarezza sui social. Con un lungo post su Facebook ha ribadito che la volontà era quella di evitare attraverso la negoziazione la costruzione a ridosso del porticciolo. “Negoziazione – continua il primo cittadino – che tra l’altro stava andando nella giusta direzione. Purtroppo è andata come è andata. Ora, la cosa più importante è che i cittadini, soprattutto i residenti del quartiere di Nuova Veruda (contrari alla cementificazione dell’area) aprano gli occhi perché nemmeno un’eventuale variante ai piani urbanistici impedirà la trasformazione della zona in un villaggio residenziale. Se gli investitori richiederanno il permesso di costruire prima delle modifiche ai piani, la Città sarà costretta a rilasciare la licenza”.
Le reazioni
Il sindaco non è l’unico sorpreso dal voto del Consiglio. Lo sono, infatti, lo stesso Salvador e il suo rappresentante legale, Marino Folo, il quale ha detto chiaro e tondo che la decisione di troncare le trattative favorisce il suo cliente, poiché i terreni del porticciolo Delfin sono molto più attrattivi di qualsiasi altro che la Città di Pola avrebbe potuto concedere in scambio. “Inoltre, ora, sulla base dei precedenti contratti e progetto, la Salvador Village può dare il via ai lavori”, ha spiegato il legale.
A margine della seduta della massime assise cittadina si sono espressi anche i consiglieri dell’SDP, secondo cui la proposta (bocciata) del sindaco sarebbe stata soltanto una farsa, un tentativo di raccogliere consensi in vista delle elezioni e di coprire il fatto che in quattro anni non sia riuscito a fermare (nonostante le promesse) la costruzione nel porticciolo Delfin.
Ardemio Zimolo saluta il Consiglio dopo 20 anni
La riunione della massima assise cittadina – l’ultima del mandato 2021-2025 – si è conclusa con l’intervento del consigliere Ardemio Zimolo, che ha di fatto annunciato la sua volontà di non ricandidarsi alla stessa carica. “Il mio viaggio si conclude qui. Sembra ieri il giorno i cui, per la prima volta, ho varcato la soglia di quest’Aula. Eppure sono passati 20 anni. Ringrazio la Dieta Democratica Istriana e la Comunità degli Italiani di Pola per avermi concesso l’opportunità e l’onore di occuparmi di politica. Oggi posso dire che ne è valsa la pena”, ha detto il consigliere, aggiungendo di essere orgoglioso del suo contributo, seppur piccolo, alla città. Contributo che, a quanto pare, Zimolo desidera continuare a dare. Lo lasciano intendere le sue successive parole: “Oggi si chiude un capitolo della mia vita… A presto”. Parole che lasciano presagire come l’esperienza amministrativa di Ardemio Zimolo sia tutt’altro che conclusa e che confermerebbero le voci sempre più insistenti circa una sua, ora sempre più concreta, presunta candidatura a vicesindaco in quota Comunitàa Nazionale Italiana di Pola.

Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL
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