«Amo Pola» contro le spiagge ai privati

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«Amo Pola» contro le spiagge ai privati

Continua la rivolta degli asciugamani in piazza contro la concessione (privatizzazione) delle spiagge, dei bagni e dei porti nautici pubblici. Questa volta i manifestanti si spostano da piazza Foro in piazza Primo maggio per occupare gli stand riservati agli incontri con la cittadinanza. Gli attivisti di “Amo Pola”, la piattaforma rivendicativa che unisce architetti, urbanisti, paesaggisti e ambientalisti indipendenti, contestano ogni passo della riforma promossa dall’amministrazione municipale: non solo la sostanza (“vergognosa e inaccettabile”) ma persino la forma, perché in questo caso sindaco e assessori hanno omesso di informare la cittadinanza sulle vere intenzioni dell’iniziativa, perché la stanno facendo “passare in sordina nel periodo di feste e di assenze prolungate per ferie, in modo che se ne parli il meno possibile, affinché il necessario dibattito pubblico imposto dalla legge finisca senza osservazioni e contestazioni”. Il fatto che il dibattito proceda solamente in rete è, per i manifestanti, uno stratagemma delle autorità studiato per negare alla gran parte dei cittadini di Pola il diritto di esprimere le proprie opinioni: “Si dà il caso che solo il 60 per cento della popolazione usi Internet (secondo i dati diffusi da Eurostat) per cui una platea enorme di cittadini rimane privata del diritto a esprimersi”, affermano i contestatori della manovra.

Insomma, “Amo Pola” non ci sta. Tanto per cominciare, domani mattina dalle 9 alle 13 i suoi attivisti saranno in centro città (Mercati) per distribuire ai polesi i volantini con tutte le informazioni pertinenti al caso, in modo da interessarli al dibattito pubblico ufficialmente in corso dall’11 dicembre all’11 gennaio 2019. Lo stesso si farà sabato 15 dicembre in piazza Re Tomislav (mercato ortofrutticolo) di Veruda. L’iniziativa di “Amo Pola” rinfaccia all’amministrazione Miletić il tentativo di privatizzazione di uno dei massimi beni pubblici rimasti ancora intatti della fascia costiera: le sette spiagge di maggiore attrattiva di Pola. “Le concessioni demaniali portano alla chiusura, parziale o totale che sia, delle spiagge al pubblico non pagante”, spiegano gli attivisti di “Amo Pola”, per i quali la manovra delle concessioni costituisce di fatto un’alienazione del demanio marittimo e un depauperamento delle risorse pubbliche a favore di interessi privati. Dei quali interessi privati si viene a sapere solo in seguito, a giochi fatti. In caso di pioggia, i due appuntamenti in città e a Veruda verranno posticipati di una settimana con gli stessi orari.

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