Allievi della Dante al campo europeo della bella Ulma

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Allievi della Dante al campo europeo della bella Ulma

Professori e allievi della Scuola Media Superiore Italiana “Dante Alighieri” di Pola più internazionali e viaggiatori che mai. Due docenti di lingua tedesca (Vito Paoletić e Antonella Puh) e due soli allievi (Mario Černja e Bartol Matošević) sono bastati a rappresentare e a difendere con onore i colori dell’istituzione scolastica della Comunità Nazionale Italiana, al campo estivo giovanile Donaujugendcamp, promosso presso la città di Ulma adagiata sulle rive del Danubio. Era bastata la sola permanenza nella località per trarre vantaggio formativo. Ulma (Ulm in tedesco) è considerata una delle città più ricche di cultura e di storia di tutta la Germania. Proprio qui è stata edificata la Chiesa più grande del mondo. Per antonomasia, è la città dei geni: ha visto nascere Albert Einstein, il più grande scienziato della storia, Max Bentele, pioniere nel campo delle turbine aeree e dell’ingegneria meccanica, Albrecht Berblinger, “sarto volante” e inventore del deltaplano, Ulrich Essinger costruttore della secolare cattedrale gotica, Jörg Syrlin, scultore di fama mondiale.

In ogni caso, la settimana di soggiorno appena conclusa non è stata certo un campeggio da boy scout, quanto una palestra culturale di allenamento europeo. Sottolinea Paoletić, la grande fortuna dell’essere riusciti ad accomodarsi nello spazioso campus tedesco, promosso dall’Assessorato dei Paesi danubiani, che ogni due anni fa convogliare i giovani dei 9 Stati sistemati sul lunghissimo percorso del fiume, che dalla sua sorgente alla foce bagna anche 4 importanti capitali. “È questa l’alta simbologia di un enorme corso d’acqua che – racconta Vito Paoletić – invece di tagliare l’Europa, diventa un
trait-d’union, non crea frontiere, ma funge da collante. In tutto 84 ragazzi sono arrivati a destinazione come team composti da due alunni e due accompagnatori. Assieme a noi, dalla Croazia sono giunte anche le istituzioni medie-superiori di Osiiek e di Zagabria, ben disponibili a dare vita ad un progetto di ampio respiro europeo, in un campus con lingua di comunicazione esclusivamente tedesca. Oltre all’aspetto del perfezionamento linguistico, vi sono pure i vantaggi dell’istituire una comunicazione di dimensione internazionale, di avvicinamento socio-culturale. E poi, ecco la grande occasione di apprendimento, si è entrati in medias res con l’intrigante storia dei Donauschwaben, gli Svevi del Danubio che durante il XVIII secolo, su invito di Maria Teresa d’Austria, emigrarono verso l’Europa centro-orientale e quella del centro-sud-est per colonizzarla e sostituire la popolazione originale dimezzata dall’Impero Ottomano”. Diremmo, che è questa la storia del multiculturalismo europeo, delle nazioni etnicamente impure, che impone il discorso della tolleranza e convivenza, valori che doverosamente devono venire trasmessi proprio da una scuola della minoranza italiana come la “Dante Alighieri” di Pola.
Il messaggio principe con il quale si era lavorato al Campus era la creazione di un’Europa giovane, senza oneri ingombranti trascinati dal passato e senza confini nel futuro. I ragazzi della Dante hanno introdotto in valigia un progetto al quale si era lavorato nel corso dell’anno scolastico assieme alla prof. Antonella Puh e a Ulma hanno presentato uno sketch proiettato in una dimensione europea aperta, democratica, libera di spaziare nell’aria come il loro drone immaginario, generato da genitori del futuro. Il prodotto finale dell’intero campus fatto di laboratori (di scenografia, musica, danza, arti marziali, dibattito politico, di presentazione di tradizioni dei luoghi di provenienza), guidati dai tutor, è stato il musical dal titolo emblematico “L’affondamento della nave Asburgo”, vale a dire l’affossamento dell’Europa delle disuguaglianze, delle discriminazioni, delle nazioni privilegiate e di quelle dei cittadini di secondo ordine, dalla dignità. La scoperta di Ulma e della bellezza del mitico fiume nibelungico, si è conclusa con la partecipazione del Festival del Danubio, famoso per le centinaia di bancarelle. Una vera facciata sul mondo europeo.
“Dante Alighieri” dalle risorse inesauribili – annuncia Vito Paoletić – e a fine agosto si risalirà in autobus per raggiungere l’Austria e partecipare a un altro progetto di politica ambientale, nell’ambito di “Erasmus plus”.

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